My Art Mistake

Una cena per niente romantica

Impazzisco ogni volta che nei tuoi occhi vedo il riflesso della mia anima.

Mr. Veila

Ho parlato a Timothè di quello che provo nei suoi confronti.
Era come un macigno sul mio petto.
Un peso troppo grande da sopportare.
La verità è una, ed è innegabile.
Timothè mi piace.
Ha rapito ogni singolo frammento della mia anima e l'ha reso suo.
Non c'è stata una volta in cui quello che sentivo per lui non fosse vero. Ha risvegliato in me, sentimenti che non pensavo nemmeno di riuscire più a provare.
Assurdo eh.
Un ragazzino è riuscito a riaccendermi dentro.
Anche a quarantatrè anni è possibile provare sentimenti.
Sono dell'idea che non c'è un momento in cui si smette di provare sentimenti.
L'amore non è eterno, è una gioia momentanea, ma il piacere dell'amore, quello si che è eterno.
Non si smette mai di amare.
L'amore rende vivi.
E questo caso è uno di quelli.
Io e il mio piccolo Timothè ci diamo dati un'esclusiva.
Abbiamo scelto di conoscerci, per capire se realmente le sensazioni che proviamo sono vere.
Perché anche se lui non l'ha ammesso del tutto, me ne sono accorto dai suoi occhi che sente qualcosa verso di me.
Ogni volta che mi guarda, i suoi occhi assumono una luce diversa.
Un valore diverso.
Mi guarda come se fossi io la sua preda.
La lezione è finita da poco, ed io me ne sono ritornato in quello che è ormai diventato il nostro posto: la biblioteca.
Un luogo che potrebbe sembrare banale.
Ma è il luogo che ospita i nostri momenti più intimi.
Nessuno può togliercelo.
Nessuno potrà giudicarci quando siamo soli, chiusi lì tra quelle pareti divise da tanti libri.
La biblioteca è il luogo che ha visto il nostro primo approccio.
È il luogo che ha sentito il momento in cui, io e Timothè ci davamo l'esclusiva.
Dunque la biblioteca è il mio, anzi il nostro, luogo preferito.
Perché sono qui?
Per trovare un libro da prestare a Timothè. Da quando ho scoperto che abbiamo gusti simili riguardo la letteratura non faccio altro che consigliarli libri su libri.
Quelli che gli ho consigliato per ora, mi ha detto che gli sono piaciuti.
Ma quello che voglio scegliere in questo momento...beh è diverso dal solito.
Con questo libro, voglio chiedergli se è disposto a venire ad un appuntamento con me.
Inizio a girovagare per gli scaffali.
Letteratura contemporanea
Mi avvicino allo scaffale ed inizio a sfogliare fra i vari libri presenti.
Nessuno mi convince del tutto.
Bukowski.
Oscar Wilde.
Dorian Gray.
Tutte cose già viste e riviste.
La mia attenzione viene catturata in particolar modo, da un libro con un dorso giallo.
Lo tiro fuori.
Leggo il titolo.
"La vita intima" di Niccolò Ammaniti.
La mia attenzione viene catturata da una frase in particolare: <<la paura finisce dove comincia la verità>>.
Bingo.
È il libro perfetto.
La paura nel nostro rapporto è dettata verso la differenza che abbiamo d'età. La verità inizia nei nostri sentimenti.
Dopo aver inserito il libro nella mia borsa, prendo un post-it giallo e sopra ci scrivo:

"Caro Timothè,
La differenza finisce dove iniziano i sentimenti.
Una cena noi due, da me.
Ti va?
Baci, il tuo prof preferito!"

Incollo il post-it sulla prima pagina e mi dirigo verso l'uscita della biblioteca.
Vedrò Timothè alle 14, alla fine delle lezioni e gli darò questo libro, lasciando che sia il suo istinto a cercare il bigliettino.

*

Timothè

Sono le 14 in punto.
L'ultima lezione si è appena conclusa.
È arrivato il mio momento preferito della giornata: quello di tornare a casa.
Vengo bloccato all'uscita da un tocco che ormai riconoscerei tra un milione di persone.
Mr. Veila mi ha appena afferrato la spalla.
Mi giro di scatto.
"Anth, che sorpesa!" Esclama sorridendo.
"Timothè, questo non è il luogo adatto per attirare l'attenzione altrui. Ti ho fermato per lasciarti questo." Dico guardando il mio piccolo Timothè negli occhi.
Mr. Veila mi porge un libro, e dopo avermi salutato ritorna nella London University per i consigli che si terranno oggi pomeriggio.
Guardo il libro confuso.
"La vita intima - Niccolò Ammaniti"
Apro la prima pagina per leggere la trama, ma la mia attenzione viene catturata da un post-it giallo.
Dopo averlo inizio a sorridere come uno sciocco.
Mr. Veila mi ha invitato a cena a casa sua.
Ovvio che accetto.
Prendo il telefono dalla tasca.
Apro la posta della mail e scrivo un email.