Vivere a colori

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Dove esistono le sfumature
senza alcuna paura.

Timothè

Due anni dopo

Quante cose sono cambiate nella mia vita.
Niente è rimasto uguale, tranne l’amore.
Il quinto anno alla London University si è appena concluso ed io ed Anth stiamo ancora insieme.
Potrebbe sembrare scontato ma non lo è affatto.
L’esame di maturità è alle porte, e devo dire di essere stato ammesso con il massimo dei voti.
Se questo è successo, è stato possibile soltanto grazie ad Anth che mi ha aiutato tutte le volte che mi trovavo in difficoltà avendo sempre tanta pazienza con me.
“Piccolino.” Mi chiama Anth dal corridoio.
Questa è un’altra delle cose che è cambiata nel corso del tempo.
Qualche mese fa, io ed Anth abbiamo scelto di rendere pubblica la nostra relazione e devo dire che pensavo andasse tutto a rotoli, invece no.
È andato tutto per il verso giusto.
Tutti gli alunni della London University si sono complimentati con noi, rassicurandoci dicendo a gran voce che l’amore non ha età, l’importante è che insieme stiamo bene.
Su questo posso scommetterci tutto me stesso.
Il bene che ci facciamo a vicenda è un qualcosa di irraggiungibile.
Non è comparabile a niente che non siamo noi.
Io e lui contro il mondo a testa alta.
“Mi dica, Mr. Veila.” Gli dico.
Alla base del nostro amore c’è sempre stato quel continuo giocare l’uno con l’altro. Se le cose non sono cambiate è anche grazie a questo.
“Ancora con questa storia del lei. Pensavo l’avessimo superata già da un po'.” Sbuffa Anth.
“In questo luogo preferisco comportarmi con una certa distanza.” Gli dico ridendo.
“Ormai lo sanno tutti che stiamo insieme.” Sottolinea Mr. Veila.
“Lo so, ma ciò non toglie che la chiami ancora come facevo le prime volte.” Gli dico con fare soddisfatto.
“Perché?” Mi chiede lui.
“Perché mi eccita di più.” Dico a bassa voce.
“Giocare, ti piace sempre, eh?” Mi fa notare Anth.
“Sempre.” Rispondo io.
“Ti conviene comportarti bene se vuoi arrivare all’esame con le tue gambe.” Mi istiga lui.
“Ah si?” Ribatto io.
“Potrei scoparti così forte da farti perdere l’abilità di camminare.”
“Romantico da parte sua.” Sottolineo io.
“Ancora più romantico se la mia lingua è tra le tue labbra.” Dice Anth poco prima che la campanella suona.
“Allora fottimi. Fammi tuo come soltanto tu sai fare.” Gli dico prima di uscire.
Usciamo dalla London University insieme.
Per la prima volta a testa alta.
“Ciao ragazzi!” Ci saluta John che ormai non è più solo.
Da qualche settimana si è fidanzato con un ragazzo che emana le mie stesse vibes.
È dell’ultimo anno anche lui.
Si chiama Thomas ed è davvero il ragazzo perfetto per John.
Scendiamo le scale e come due ragazzi alla loro prima volta corriamo verso la macchina.
“Andiamo a casa.” Dice Anth.
“Preferisco. In macchina è scomodo.” Dico io ridendo.

*

L’appartamento di Anth è diventato la nostra casa. Da quando l’anno scorso abbiamo scelto di unire le nostre vite andando a convivere insieme tutto è diventato migliore.
Le nostre abitudini sono cambiate e la nostra routine è diventata talmente frenetica da essere considerata una telenovela.
“Spogliati per me.” Mi dice Anth.
Come un ordine, afferro la mia t-shirt bianca e me la sfilo con una velocità incredibile.
“Fottimi Anth.” Esclamo mentre con fare sexy mi slaccio la cintura dei pantaloni.
Anth si avvicina al mio corpo. Mi cinge i fianchi e si impossessa della mia bocca alla velocità della luce.
La passione tra noi due, con il tempo è aumentata sempre di più.
Anth continua a baciarmi mentre con la mano sinistra mi scompiglia i capelli.
“Baciami con foga. Ti prego.” Dico ad Anth quasi come se fosse una supplica.
Anth, ne approfitta per infondere la sua lingua nella mia bocca. Inizia così tra noi un gioco di lingue che si scatenano fra loro come se stessero lottando.
D’un tratto Anth si abbassa le mutande e capisco subito cosa desidera.
Ormai ho imparato i suoi gesti.
Gli prendo il membro tra le mani ed inizio a giocarci. Lo afferro tra le mie labbra ed inizio a fare su e giù con la testa.
Dopo cinque minuti circa, lascio andare il membro di Anth ormai duro.
Lui ritorna ad appropriarsi dei miei fianchi e mi piega contro il divano.
Mi da uno schiaffo sulla natica destra ed inizia a spingere dentro di me con fare prorompente.
“Il tuo corpo è la mia droga.” Esclama Anth in un gemito.
Ansimo. Gemo. Sussurro.
Il silenzio è riempito dai miei gridolini soffocati.
“Se ti faccio male, dimmelo.” Mi dice Anth.
“Se mi fai male, ti chiederò di fare peggio.” Lo correggo io.
“Il mio principino perverso non è mai cambiato.” Dice Anth mentre continua a spingere il suo membro dentro di me.
“Ti amo, piccolino.” Mi dice Anth.
“Ti amo anche io, Mr. Veila.”
Al suono delle mie parole Anth spinge ancora di più.
“Sei il mio insegnante preferito.” Gli dico dandogli l’adrenalina di cui ha bisogno.
“Sono anche l’unico.” Dice Anth.
“Non fare il geloso.” Gli dico gemendo.
“E tu non farmi arrabbiare altrimenti potrei non lasciarti più.” Dice Anth in un sussurro sottile.
“Non ho mai visto nessuno litigare in un momento intimo.” Dico preso dal momento.
“Infatti non stiamo litigando. Stiamo soltanto vivendo a colori.” Ribatte Anth.
“Da quando fottermi è diventato vivere a colori?” Gli chiedo confuso.
“Da quando il rosso è il colore che ti si addice di più.” Ride Anth.
“Rosso?” Dico io.
“Rosso significa passione.” Mi spiega Anth.
“Continuo a non capire.” Dico io.
“Il rosso è sesso, piccolino.” Dice Anth senza peli sulla lingua.
Ci spostiamo nella camera dove sfiniti cadiamo entrambi sul letto.
Nudi fissiamo il soffitto.
“Sarebbe meglio vedere un cielo di stelle!” Dice Anth.
“Qualsiasi cosa, con te al mio fianco, assume un sapore paragonabile ad un cielo stellato.” Gli dico.
“Sei la piccola calla.” Mi dice Anth.
“E tu sei la mia luna.” Gli dico appoggiando la testa sul suo petto.
“Sei terribile.” Esclama Anth.
Continuiamo a parlare, a stuzzicarci e a viverci perché alla fine questo siamo noi.
Due vite incasinate che insieme hanno trovato il giusto modo di incastrarsi.

NOTA DELL'AUTORE
Ed eccoci con l'ultimo aggiornamento.
Il 15 Giugno è arrivato e con sè si porta la fine della storia di Anth e Timothè.
Vi voglio bene.
~manny🤍

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