Dolce imprevisto

269 10 8
                                    

Ti amo con un amore
che è più dell'amore.
Edgar Allan Poe

Timothè

Questa gita è stata un misto di emozioni incredibili.
Mr. Veila continua a sorprendermi giorno dopo giorno.
Ora dopo ora.
Minuto dopo minuto.
Secondo dopo secondo.
Non avrei mai pensato di ritrovarmi a fare sesso con un uomo più grande di me, nel bagno di un Museo.
È stato incredibile e allo stesso tempo era forse l'unica cosa di cui avevo realmente bisogno.
Ieri quando siamo usciti dal Museo, Mr. Veila mi ha preso a sè e mi ha baciato per qualche minuto. Poi siamo usciti per la città e come se nulla fosse, ci siamo comportati come se fosse stata la nostra prima volta, il nostro primo appuntamento.
È questo non ha fatto altro che renderlo più autentico.

*

Oggi è una giornata molto speciale. È il compleanno di Mr. Veila.
20 Maggio.
Oggi Mr. Veila compie ben quarantaquattro anni e gli anni di distanza fra noi sembrano soltanto aumentare, come un atleta che non arriva mai in vetta.
Con i tempi, non sono riuscito a prendergli neanche un regalo ma sono riuscito a preparagli qualche piccola sorpresa.
Gli mando un messaggio in fretta.
Da quando ci siamo scambiati i numeri, abbiamo iniziato a sentirci in maniera più frequente.
Ci sentiamo a tutte le ore.
I momenti in cui ci sentiamo sono davvero tanti. Quando non ci sentiamo è soltanto perché Mr. Veila è impegnato con la preparazione delle ultime lezioni, oppure con i vari consigli che deve svolgere.
Ricordo ancora il giorno in cui ebbi il suo numero così per caso.
Le emozioni che provai.
Le emozioni che provo ancora, tutt'ora come uno sciocco.
D'altronde lo sono.
L'amore rende stupidi questo è vero.
Amare qualcuno significa fare anche quello che ti mette in ridicolo e tu te ne freghi perché l'hai fatto per la persona che ami più di stesso, più della tua stessa vita.
L'amore che riverso nei confronti di Mr. Veila è incondizionato.
Se dovessi trovare un termine, un aggettivo per definire il modo in cui inizialmente amavo Anth direi: platonico.
Si perché ancor prima che ci mettessimo insieme, l'amore che provavo per Mr. Veila era un amore del tutto platonico, quasi impossibile.
Ma alla fine è diventato reale perché nulla è impossibile se lo si vuole davvero.
Nulla è impossibile se c'è in noi la grinta di volere una determinata cosa.
Sono passate ormai quattro settimane da quando Mr. Veila è arrivato sia alla London University, sia nella mia vita.
Oggi devo andare a lezione, come mio solito.
La prima cosa che faccio da routine è sistemarmi, nonostante la stanchezza che si è impadronita da tempo del mio corpo.
Questo è il periodo peggiore dell'anno.
Il periodo in cui vorrei che tutto si concluderebbe il più in fretta possibile.
L'ansia.
Lo stress.
È tutto un continuo loop che mi distrugge ogni qualvolta che arriva.
Dopo essermi sistemato, chiudo la porta a chiave e sono pronto per scendere.
Quanto vorrei avere un superpotere che mi permettesse dunque di arrivare a scuola con un semplice teletrasporto al posto di camminare per le lunghe strade trafficate della mattina.
Svolto l'angolo con fare affaticato.
Dunque, continuo a camminare senza fermarmi.
Nonostante le difficoltà, io faccio sempre finta di niente.
Alla fine è da tempo che non mi prendo più cura di me stesso.
Niente è in grado di fermarmi, nemmeno la peggiore delle cose.
Dopo qualche minuto arrivo davanti il cancello della London University.
Rimango fermo a guardarlo qualche minuto prima di entrare.
È così maestoso da sembrare quasi surreale.
Il telefono inizia a vibrare nella mia tasca.
È Mr. Veila.
Rispondo quasi senza sapere cosa dire. Faccio finta di non ricordarmi che oggi sia il suo compleanno e inizio a parlare.
"Anth, tutto bene?" Gli chiedo con fare vago.
"Vorrei dirti di sì, ma in realtà no." Mi risponde dall'altro capo del telefono.
"Perché?Cos'è successo?" Gli chiedo preoccupato.
"La macchina ha scelto di abbandonarmi proprio questa mattina. Forse non riesco nemmeno ad arrivare a scuola oggi." Esclama Mr. Veila dispiaciuto.
"Non riesci a trovare una soluzione?" Gli chiedo.
"Forse. E se non dovessi trovarla?" Mi chiede Mr. Veila stuzzicandomi.
"Cerca di riuscirci!" Gli dico trattenendo il vero motivo di tutto questo mio interesse nell'averlo al mio fianco in questo momento.
"Perché sei così deciso, piccolino?" Continua Mr. Veila.
"Perchè ho voglia di vederti." Mi limito a dirgli.
"Adesso devo andare!" Gli dico pronto a staccare la chiamata.
"Dove avresti intenzione di andare senza di me?" Mr. Veila accenna con fare soddisfatto.
"A cercare un nuovo fidanzato se non la smetti di fare domande." Gli dico ricambiando il gioco che lui stesso ha iniziato.
"Capriccioso oggi!" Esclama Anth.
"Mai come te!" Ribatto io.
"Ne sei proprio sicuro?" Mi chiede Mr. Veila in un sussurro.
"Mai stato più sicuro." Controbbato deciso.
"Ti amo proprio per questo, mio piccolo Timothè." Annuncia Mr. Veila prima di staccare definitavamente la chiamata.
Mi avvio verso l'ingresso.
Di corsa arrivo nella biblioteca ed inizio a sistemare le varie cose.
Un book bouquet formato da tre classici e tante, tantissime calle.
Sono sicuro che Mr. Veila se ne innamorerà.

*

Mr. Veila arriva dopo qualche minuto.
"Buongiorno piccolino. Scusami per il ritardo." Accena dopo avermi dato un bacio sulla guancia.
"Potresti girarti?" Gli chiedo ridendo.
"Non avresti mica voglia di impossessarti del mio sedere in questo momento?" Mi chiede Mr. Veila con fare ironico.
"Ma no, cretino." Gli dico dandogli a prescindere una pacca sulla natica destra.
Così soda da farmi venire voglia di mordergliela.
"Auguri, amore mio!" Affermo.
Mi sento uno stupido. Non sono mai stato così tanto innamorato nella mia vita.
"Ti sei ricordato che oggi è il mio compleanno?" Annuncia Mr. Veila.
"Come potevo non ricordamene." Gli dico avvicinandomi a lui, lasciandogli dapprima un bacio sulle labbra e poi successivamente porgendogli il mio regalo che ho creato stamattina con alcuni volumi che avevo a casa.
"Che meraviglia!" Esclama Mr. Veila dopo aver preso il mio regalo fra le braccia.
"Posso darti un altro bacio?" Mi chiede.
"Tutti quelli che vuoi." Gli dico con fare soddisfatto.
"Ti amo solo come i bambini sanno fare. Con ingenuità e senza alcuna malizia!" Afferma Mr. Veila poco distante dalle mie labbra.
"Sei la mia luna, Anth!" Gli dico abbracciandolo, grato alla vita per avermelo donato.
"Penso che questo sia il regalo migliore che qualcuno mi abbia fatto negli ultimi anni." Dice Mr. Veila felice.
"Tu invece sei il regalo migliore di tutta la mia vita." Gli dico.
Mr. Veila mi prende per mano.
Da rituale ormai gli stringo le vene e mi sento parte anche se solo per qualche minuto...dell'iperuranio.
Mr. Veila mi fa sentire leggero, come una farfalla che è riuscita a spiccare il volo.
Lui è il mio dolce imprevisto in una vita dove tutto sembrava essere futile. Senza alcun valore.

My Art MistakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora