La luna non era piena neanche questa volta. Mancava un pezzo.
Mancavamo noi.Timothè
Nella mia testa rimbomba il rumore del suono dell'ambulanza.
Il mio cuore è segnato dagli ultimi avvenimenti di questi ultimi giorni.
Fa tutto così dannatamente male.
Ripenso a quello che è successo in queste ultime ore che non hanno fatto altro che rendermi incapace di intendere e di volere.
"Quando capisci quanto vale una persona per te?"
Semplice.
Una riposta futile e rapida.
Capisci l'importanza che una persona ha per te...soltanto quando stai per perderla. Soltanto qua sta ler abbandonarti. Qualunque siano le cause.
Quando stai per perdere una persona a cui tieni tanto, allo stesso tempo anche un pezzo di te va via lasciandoti incompleto.
Vedere Anth svenire sotto i miei stessi occhi mi ha distrutto dentro.
In questo momento so che siamo legati entrambi attraverso le nostre anime. Il loro legame è sempre stato indissolubile.
Gli infermieri mi hanno detto che Anth è vivo, e questo mi rassicura, ma allo stesso tempo ho paura perché in tutto il tragitto che abbiamo percorso fino ad ora, Anth ancora non si è risvegliato.
L'ambulanza entra in un cancello tutto nero. Riconosco quel posto.
È l'ospedale nel quale mi sono trovato a combattere con la vita il primo anno in cui mi sono trasferito alla London University.
Ricordi che annebbiano la mia mente.
Ricordi che spezzano il mio cuore.
Ricordi che vorrei dimenticare.
Ricordi che non vorrei aver mai vissuto.
"La prego di scendere." Mi dice l'infermiere con gentilezza.
Allungo la mano sul petto di Anth prima di scendere e sento che il suo cuore è ancora lì che batte.
Una lacrima mi riga il viso.
Scendo dell'ambulanza e questa volta a salire sono gli infermieri che con cautela prendono la barella sulla quale è caricato Anth e lo aiutano a scendere.
Li vedo correre mentre io resto fermo lì davanti le porte d'ingresso dell' Hospital London.
Sento il mondo crollarmi addosso.
"Quante possibilità c'erano che ritornassi in questo posto?"
Voci di paura mi rimbombano nella testa.
Inizio a camminare a piccoli passi.
Anth ha bisogno di me.
Non posso permettere alle mie paure di prendere il sopravvento.
Così dopo qualche minuto entro anche io e dopo essere arrivato nella sala d'attesa, mi siedo ed inizio nuovamente a piangere.
Silenzi che fanno male.
Silenzi che aiutano a risanare.
Silenzi che permettono di dissolversi dalla realtà.
Silenzi che dilaniano.
Silenzi che non fanno altro che rendere più reale il momento devastante che sto vivendo in questo momento.
Anth in questo momento è soggetto a diversi analisi.
Analisi che servono per vedere in che stato è la sua salute.
Analisi che servono per donare speranza.
Incrocio le dita sperando che le prossime notizie che riceverò saranno positive, invece non è così, anzi tutt'altro.
"Signor Timothè." Sento la voce dell'infermiere chiamarmi.
Mi alzo e raggiungo la sala dalla quale proveniva la voce.
"Abbiamo una notizia da darle." Mi dice lui.
'Fa che sia andato tutto bene.' Penso tra me e me.
"Le analisi riportano valori sballati. Il suo ragazzo è svenuto a causa di una malattia che possiede. E questa malattia ha riportato delle complicazioni nel corso delle analisi. Mi dispiace." Esclama l'infermiere.
Scoppio a piangere.
Nel silenzio si sentono soltanto i miei lamenti.
Piango senza fermarmi.
Questa non ci voleva.
No. Non può essere questo il nostro finale. Non sarà questo.
L'infermiere mi guarda negli occhi e riesce a percepire tutto il dolore che sto provando.
"Il suo ragazzo è andato in coma. Il suo risveglio, se avverrà dipenderà soltanto da lui e da nessun altro." Esclama l'infermiere provando a darmi qualche briciolo di speranza.
"Quante possibilità ci sono che questo accada?" Chiedo in un sussurro sottile.
"Le possibilità che il suo ragazzo si risvegli dal coma sono pari al 10%. Una percentuale molto piccola rispetto al normale. Ma non perda le speranza. Nella vita tutto accade." Mi dice nuovamente l'infermiere.
Mi accascio sul pavimento.
Ho paura.
"Lei crede in quel 10%?" Chiedo cercando di trovare supporto nelle parole degli altri come ho sempre fatto.
"Si. Io ci credo. E voglio che lo faccia anche lei." Dice l'infermiere dandomi una pacca sulla spalla prima di uscire dalla sala.
"Ci credo. Sono sicuro che Anth ritornerà da me." Dico nel silenzio che ha ritornato ad occupare la stanza.
Mi sento debole.
Senza Anth al mio fianco la mia vita non avrebbe alcun senso di esistere.
Anth è tutto per me.
Mi alzo dal pavimento dopo qualche minuto.
L'ansia si impadronisce del mio corpo.
"Respira. Respira. Respira." Mi dico tra me e me per non andare nel panico.
Sono sempre stato una persona che ha sempre avuto bisogno di tante rassicurazioni per non andare in paranoia.
In questo momento sono l'unico che può darmi supporto.
Io credo in Anth.
Credo nel suo risveglio.
Credo nel suo ritorno.
Credo nel nostro ritorno.
La vita ha scelto di far incontrare le nostre strade per un motivo...
Ne abbiamo superate tante insieme e questa situazione di certo non creerà distacco fra noi.
Se necessario resterò qui tutti i giorni per fargli sentire la mia presenza.
Mi avvicino al letto sul quale Anth è situato e lo noto ricoperto di tanti tubicini che lo aiutano a rimanere in vita.
"Amore mio. Spero che mi sentirai. Io ci sono. Sono qui al tuo fianco perchè è l'unica cosa di cui entrambi abbiamo bisogno. Uno accanto all'altro. Sempre. Sono sicuro che arriverà il nostro lieto fine. Ti amo, Anth. Sarò per sempre la tua piccola calla nel bene e nel male." Gli dico in un sussurro.
È una situazione più grande di me.
Mai avrei immaginato di trovarmi a dare supporto alla persona che amo.
Mai avrei pensato di trovarmi accanto al mio uomo in un letto d'ospedale.
Ma alla fine non importa il luogo.
Importa con chi sei in quel luogo e come ti ci trovi.
Ed io in questa stanza d'ospedale, accanto ad Anth sto bene, nonostante tutto.
Mi allontano per prendere una sedia sulla quale passerò l'intera nottata.
Non lascerò Anth da solo nemmeno un minuto.
La battaglie vanno affrontate insieme, ogni volta che arrivano.
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My Art Mistake
Fanfiction"Non esiste amore senza passione. Non esiste passione senza amore." Un nuovo insegnante. Un alunno in conflitto con sè stesso. Una passione senza rivali. Timothè è un alunno diverso dagli altri; costantemente in conflitto con sé stesso, a causa del...