3. Importava

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"Ma perchè non c'è nessuno?"
Sono davanti alla palestra per gli allenamenti mattutini, trovo la porta chiusa e non sento nessuno dentro. Sbircio dalla finestra e, come immaginavo, la rete è abbassata e il campo deserto. Sbuffo, beh sono in tuta, ho un pallone nella sacca, tanto vale allenarsi un po' da soli.
Palleggio da sola sul muro della palestra, non rendendomi conto del tempo che passa.
"Mei buongiorno!" mi giro e mi trovo Hinata salutarmi con un gran sorriso.
"Buongiorno a te, state per iniziare l'allenamento?" vedo dietro di lui gli altri ragazzi cambiarsi le scarpe davanti alla porta, li saluto con la mano e quelli che mi vedono ricambiano.
"Si esatto, dobbiamo rimanere in forma se vogliamo continuare a vincere, ma che ci fai qua fuori da sola?"
"Aspettavo le mie compagne per l'allenamento, mi hanno dato il foglio con gli orari ma probabilmente l'ho letto male" rido imbarazzata, sicuramente ho sbagliato qualcosa.
Il suo sorriso si spegne e mi guarda mortificato "Non lo sai?"
"Cosa non so?"
"Gli allenamenti femminili mattutini non vengono più fatti da quando la squadra è stata eliminata dopo un solo incontro l'anno scorso, non che prima ne facessero..."
"Ah... grazie dell'informazione" metto via il pallone e mi incammino verso la scuola.
Passo davanti alla porta della palestra, sento i passi e le voci dei ragazzi... e anche la sensazione che qualcuno mi stia fissando. Mi giro verso la palestra e il ragazzo con gli occhiali mi fissa, non finge nemmeno di nascondersi e mi fissa inespressivo. Io lo guardo a mia volta, sempre camminando, finchè il ragazzo con le lentiggini non lo richiama e sparisce dalla mia visuale.

All'intervallo decido di cercare il capitano, devo chiarire delle cose.
La trovo nel corridoio delle classi del terzo anno "Ehi Mishimiya, hai un secondo?"
"Certo Mei" mi guarda sorridendo, cerco di frenare il nervosismo.
"Perchè non ci sono allenamenti mattutini? Sta mattina ero da sola davanti alla palestra"
"Ah... Ehm sì non ne abbiamo. Prima del torneo le ragazze non avevano voglia di venire prima per allenarsi, poi dopo l'eliminazione hanno perso completamente interesse, quest anno vengono perchè ormai si sono iscritte. Per non parlare del fatto che l'unica primina iscritta sei tu"
"Non capisco davvero, non dovrebbe esserci più voglia di fare per migliorarsi? Poi non abbiamo un allenatore, un manager, programmi... che senso ha? A nessuno importa?"
A questo punto abbassa lo sguardo "A me importava, e importa ancora. Sono il capitano, ma non posso fare da sola. Nessuna ha più voglia di mettersi in gioco, l'anno prossimo dopo che sarò andata via non sono neanche sicura che ci sarà ancora una squadra. Ho rinunciato anche io, questo fine settimana abbiamo un'amichevole, ce le chiedono ancora probabilmente per vincere facile e tenere alto il morale, per sperimentare nuove tecniche e non so che altro..."
"E allora dobbiamo allenarci duramente!"
"Mei, come ti ho già detto è inutile. Se volevi una squadra a cui importasse davvero, dovevi andare in un'altra scuola"
La campanella suona "Ci vediamo più tardi" mi saluta e torna nella sua classe.

L'allenamento è la copia di ieri, zero impegno o interesse. Io però non mi arrendo, mi alleno meglio che posso. Abbiamo un'amichevole e voglio fare del mio meglio, a costo di portare avanti la squadra da sola.

Una coppia di centraliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora