12. Stanchezza

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Mi sento le gambe di gelatina. Quando cammino, salto, corro, sento come se potessi cadere da un momento all'altro.
L'allenamento della mattina è finito, sento gli sguardi delle mie compagne mentre trascino i piedi fuori.
"Mei tutto apposto?" il capitano mi affianca preoccupata.
"Tutto apposto, non sono ancora abituata ad allenarmi così tanto" la tranquillizzo.
"Forse è meglio che riposi oggi..."
"No!" mi giro quasi urlando "Scusa non volevo urlare, ma il torneo è lunedi e non voglio saltare nemmeno un allenamento" ormai mancano pochi giorni, abbiamo perso molto tempo senza allenarci davvero, poi senza allenarci del tutto. Però in questi giorni ho visto dei grandi miglioramenti da parte di tutte, forse possiamo farcela... almeno credo.
"Come preferisci, ma ricorda di non sottovalutare il riposo. A dopo allora"
"Si a dopo" e si incammina.
Mi fermo fuori dalla palestra, davvero possiamo farcela? Mi giro e vedo l'allenatore che sta prendendo le sue cose.
"Scusi signor Watanabe, ha un momento?" rientro in palestra e lo raggiungo.
"Certo, ma fai presto o arriverai tardi alle lezioni"
"Sarò veloce, ecco..." non so come iniziare il discorso.
"Il torneo è tra poco, mi chiedevo... insomma, vorrei sapere sinceramente da lei che ci sta allenando..."
"Potete farlo" mi sorride rassicurante "Potete affrontare queste qualificazioni, non posso prometterti che vincerete, ma siete all'altezza anche solo per provare. E poi qual è la cosa peggiore che può capitare?"
Ci penso un attimo "Ha ragione, grazie" cerco di convincermi, anche se non lo sono ancora del tutto...

Finito anche l'allenamento del pomeriggio, con non poca fatica, incrocio i ragazzi arrivare. Durante questi giorni mi sono impegnata per imparare i loro nomi, mi sembrano davvero simpatici e voglio farci amicizia.
Daichi e Asahi sono i primi e mi salutano, poi dietro di loro i ragazzi stanno ridacchiando guardando qualcosa dietro di loro.
"Devo portarti in braccio?" Kageyama sta ridacchiando come non mai, si riferisce a qualcuno che ancora non vedo.
"Prendiamo una barella, facciamo prima" questo è Nishinoya.
E dietro di lui, uno Tsukki tutto curvo che quasi non cammina.
"Coraggio ragazzi basta, Tsukki aggrappati a me ti aiuto" Sugawara si avvicina per sorreggerlo.
"Non mi aiuti se ridi anche tu" e lo guarda male.
Suga non riesce più a trattenersi e si lascia andare ad una grande risata, come praticamente tutti.
"Mei ma che hai combinato? Non cammina più" Hinata è piegato in due dalle risate, ha quasi le lacrime agli occhi.
"Ieri pomeriggio voleva andare a correre e così abbiamo fatto, se ti consola sono stanca anche io" cerco di non ridere, Tsukki ci fulmina tutti.
"Cioè lui ha voluto di sua spontanea volontà allenarsi ancora? Sei per caso una strega?" il capitano si gira sgranando gli occhi.
"E non è tutto, ha proposto di allenarla per diventare più forte come centrale, la aiuta ogni pomeriggio" aggiunge Kageyama.
"Si, è una strega" Asahi se la ride.
"E tu chi sei dove sta Stanchi-shima?!?" Hinata si alza e gli corre praticamente addosso.
"Levati o ti uccido"
"Ok è il nostro Tsukki"
"Basta adesso, dentro ad allenarsi" il capitano interrompe questo fantastico momento, si mette accanto alla porta così da far passare tutti.
"Non so che hai fatto e come l'hai fatto" si avvicina sussurando quando tutti sono andati "Ma non ho mai visto Tsukishima con così tanta voglia di fare. Continua il tuo incantesimo il più possibile" e mi fa l'occhiolino. Non ho il tempo di replicare che corre dentro, sento una strana sensazione e non so perchè mi sento davvero felice.

Aspetto fuori come sempre, saluto la squadra, ma Tsukki non accenna ad arrivare.
"Vallo a prendere, non ha un briciolo di forza in corpo" Suga mi chiama e io mi affaccio dentro la palestra.
Hinata e Kageyama come sempre sono ancora dentro, Tsukki è in un angolo seduto in terra.
Mi avvicino e mi siedo accanto a lui "Ti va una corsetta? Io mi sono riposata" Dico ironica.
"Non ho neanche la forza di rispondere" e beve dalla sua borraccia.
"Direi che possiamo andare allora" mi alzo.
"Sai metterti i nastri alle dita?" non mi aspettavo la domanda, pensavo che ci saremmo salutati e basta.
"Ehm... no mai fatto" mentre lo dico tira fuori dalla tasca della felpa il nastro arrotolato.
"E ti definisci un centrale?" commenta sarcastico.
Lo guardo male "Siediti, sarà la tua lezione di oggi"
Hinata e Kageyama intanto continuano le loro schiacciate, cavolo sono davvero forti.
"Prima fai passare qui" Tsukki comincia a fasciarsi medio e anulare insieme, mi spiega che lo si fa per rafforzare le dita o, in caso di una piccola storta, evitare che mi faccia ulteriorimente male. Seguo con attenzione i movimenti.
"E questo è tutto" mi fa vedere le dita "Ora tu" mi passa il rotolo e si toglie la fascia dalle sue dita.
"Ok non mi sembra complicato. Prima qui" comincio, ma trovo delle difficoltà e il suo sguardo mi lascia un po' in soggezione.
"Non mi sembra complicato, disse prima di slogarsi due dita" mi prende in giro lui.
"Piantala credo di aver capito" ma nel momento in cui lo dico il rotolo mi cade dalle mani.
"Lo vedo quanto hai capito" raccoglie il rotolo "dammi la mano"
Esito un attimo imbarazzata ma poi lo faccio.
Mi fa rivedere i passaggi sulle mie dita, me lo rispiega con calma, ma io sento solo il contatto delle sue mani con la mia. Sento una strana sensazione, però piacevole.
"Ecco qui. Capito ora?" guardo le mie dita fasciate ancora nella sua mano.
"Ehm, si credo, si." Lo guardo negli occhi e la strana sensazione cresce. Le mani che si toccano, i nostri occhi che si guardano, rimaniamo così immobili per quelle che sembrano ore.
"Waaa siete adorabili" un urlo fa sobbalzare entrambi, Hinata ci sorride a trentadue denti dall'altra parte della palestra.
Ritiriamo subito le mani e guardiamo altrove
"Una bella coppia, e bravo Tsukki" continua Hinata
"Non siamo una coppia" gridiamo all'unisono. Questo fa ridere ancora di più Hinata e Kageyama
"Io... ehm, vado" sono sicura di essere totalmente rossa in faccia, mi alzo come un fulmine e corro fuori dalla palestra.

Una coppia di centraliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora