4. Disastro

115 5 0
                                    

Il fine settimana arriva, e mi sento super nervosa. Ho la mia divisa, il mio numero, e sono più carica che mai.
Arriviamo alla palestra e ci prepariamo, quando l'altra squadra arriva iniziamo l'amichevole.
Mi posiziono nel campo e prendo un bel respiro, devo far vedere di cosa sono capace.
L'altra squadra batte, il nostro libero sbaglia completamente la difesa e non riesce nemmeno a toccare la palla.
"Scusate!"
"Tranquilla prenderai la prossima" Mishimiya è l'unica che si fa sentire.
La palla successiva non viene presa di nuovo, poi di nuovo, e di nuovo ancora. Nel giro di pochissimo siamo già 4 a 0.
"Forza ragazze dobbiamo smuoverci da quello 0!" urlo, mi arrivano dei si ma nessuno è davvero convinto.
La battuta successiva viene miracolosamente presa, l'alzatore riesce in qualche modo a riceverla, ma non riesce ad alzarla per una schiacciata, il nostro schiacciatore laterale è costretto a fare il terzo tocco in bagher.
La palla va dall'altra parte della rete e la squadra avversaria è nettamente più organizzata, fa delle azioni pulite e sono pronte ad attaccare.
.Concetrati, guarda la palla e preparati a saltare. Leggo le loro azioni e capisco che la palla andrà a sinistra. Perfetto, proprio sul mio lato, mi posiziono non staccando mai gli occhi dalla palla. Prendo un bel respiro e salto, però non abbastanza e la palla mi passa sopra le mani senza alcuna difficoltà. Dietro di me nessuno difende e la palla tocca terra.
"Maledizione!" ero esattamente nel punto giusto, bastava che saltassi un po' più in alto.

"Forza Mei c'eri quasi!" un urlo a sinistra mi fa sobbalzare, mi giro e vedo la squadra maschile sulla porta.
"Grazie Hinata, la prossima la prendo"
"Non vi dispiace se assistiamo all'amichevole vero?" il capitano chiede il permesso a Mishimiya.
"N-No affatto.. fate pure Daichi" il nostro di capitano diventa tutto rosso e improvvisamente nervoso.
"Grazie mille! Saliamo sulle tribune per non disturbare"
Perchè venire ad una partita che si sa che perderemo? Non avranno nulla da fare, penso. Ora però mi sento più nervosa, voglio fare bene davanti a loro.

Il primo set finisce 25 a 9, ci hanno stracciate senza difficoltà.
Il mio umore è a terra, non ci sono stati scambi interessanti e sono stati per la maggior parte errori nostri.
Il secondo set inizia con la nostra battuta, passa toccando il bordo della rete, viene presa e alzata egregiamente, mi preparo a murare.
Capisco però che si tratterà di una veloce da parte del loro centrale, mi sposto velocemente e salto. Riesco a toccare la palla, ma è così potente che il mio braccio si piega indietro e la palla è come se non avesse perso un briciolo di potenza. Riesco a toccare altri palloni, ma il risultato non cambia, per quanto provi a mettere forza nelle braccia sono troppo debole.

I due set successivi finiscono 25 a 10 e 25 a 4, e così finisce l'amichevole.
Ho il fiatone e le mani mi fanno male, ho fatto tutto il possibile, sono riuscita quasi a murare qualcosa, ma non posso combattere da sola.
Ringraziamo e noi ragazze cominciamo a sistemare la palestra, i ragazzi ci salutano e le avversarie se ne vanno.
Una volta finito di sistemare chiedo di potermi allenare un po' da sola, mi viene consentito a patto che poi sistemi tutto.
Quando mi ritrovo da sola comincio a fare delle battute, poi mi metto sotto rete e comincio a saltare come per murare qualcuno.
"La tua tecnica è un disastro"

Una coppia di centraliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora