31. Finale

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Guardo orgogliosa lo striscione gigante appeso fuori dalla scuola, i ragazzi hanno davvero vinto, andranno davvero ai nazionali.
Entro per gli allenamenti mattutini, con mia sorpresa vedo Tsukki fuori dalla palestra.
"Ehi, che ci fai qua fuori?" i suoi allenamenti iniziano dopo i nostri. Le altre non sono ancora arrivate, per il momento siamo solo io e lui.
"Mi andava di salutarti" mi risponde tranquillo, appoggiato al muro.
Mi viene un brivido "Ma... cioè, ci siamo visti ieri sera" mi imbarazzo un po', però ammetto che mi fa piacere.
"Hai freddo?" si avvicina, probabilmente notando il mio brivido.
"Un pochino" non voglio ammettere che il brivido me l'ha causato lui. E poi si, faceva freddo.
Si sfila la sciarpa che ha attorno al collo e me la porge "Mettila". Ammetto di non essermi ancora abituata al suo modo di fare, sempre come se si annoiasse e sempre dando "ordini", però in qualche strano modo mi piace.
"No, non serve grazie" gli sorrido. Alza gli occhi al cielo e mi arrotola la sciarpa attorno al collo. E' nera e ha un buon profumo.
"Ecco, non voglio che ti prendi un raffreddore" me la sistemo un po' meglio e gli sorrido.
"Ti lascio ai tuoi allenamenti, a dopo" guarda dietro le mie spalle e vedo Mishi avvicinarsi, lei ci rivolge un gran sorriso. Tsukki si incammina senza dire una parola.
"Guarda guarda, che scena sdolcinata già di prima mattina" mi stuzzica mentre gira la chiave dentro la porta.
"In effetti ho da raccontarti un paio di cose..." arrossisco un po'.
Apre la porta "E pure del sano gossip! Ma che bella mattinata. Sono tutta orecchi"
Mentre sistemiamo le cose le racconto del nostro incontro del weekend, del nostro tenerci per mano e, infine, della nostra confessione di ciò che proviamo.
Lei sorride e ridacchia tutto il tempo, con ogni tanto qualche "Wow", "Ooh" oppure "E chi se lo aspettava da Tsukki?"
"Quindi si può ufficializzare la coppia?" mi chiede a fine racconto. In effetti non ci siamo mai detti di essere una coppia. Non so bene come rispondere, per fortuna prima che possa dire qualcosa arrivano le altre ragazze e cominciamo ad allenarci.

"Anche io in effetti devo confessarti qualcosa" ci incamminiamo verso la scuola, guardo Mishi interrogativa.
"Beh... sai che Daichi mi piace" abbassa lo sguardo.
"Aspetta, dammi almeno un paio di minuti per metabolizzare la notizia. Sono completamente sotto shock" rispondo sarcastica, mi merito una gomitata su un fianco.
"Ho preso coraggio e gliel'ho detto" mi dice tutto d'un fiato. Io quasi inciampo nei gradini, ora sono davvero sotto shock.
"Cosa? Quando? E lui che ha detto?"
"Il giorno dopo aver perso, quando noi uscivamo dalla palestra il pomeriggio" in effetti pensandoci meglio li ho visti parlare fuori, ma non credevo fosse quello!
"Mi sono detta che dopo una delusione come la nostra sconfitta, in caso mi avesse rifiutata, non potessi intristirmi ancora di più" fa una pausa e la vedo fare un sorriso amaro "Ha detto che non aveva mai pensato a me in quel modo, come a nessun'altra in fondo. Mi ha detto che il suo unico pensiero ora è la squadra"
Mi avvicino per abbracciarla "Mi dispiace davvero tanto" mi sento anche in colpa per averle raccontato le cose successe con Tsukki.
"Non importa, mi aspettavo un no, ma almeno ho preso coraggio" il suo sorriso si fa meno triste, ma solo di poco.
Ci salutiamo e andiamo nelle nostre rispettive classi.

Negli allenamenti pomeridiani ritorna la Mishimiya di sempre, ammiro come superi così bene le difficoltà.
Finalmente posso allenarmi anche io, a patto che comunque non esageri.
Una volta finito, esco mettendomi la giacca e la sciarpa di Tsukki. I ragazzi mi passano accanto salutandomi, finchè Hinata non si ferma a guardarmi.
"Ma non è di Tsukishima quella?" indica la sciarpa, poi Tsukki che sta camminando verso di noi.
"Me l'ha prestata sta mattina perchè avevo un po' freddo" a quanto pare ho attirato l'attenzione di tutta la squadra, perchè partono esclamazioni da tutte le parti. Tsukki risponde alzando gli occhi al cielo.
"Allora sai essere gentile!" Hinata si rivolge al biondo, che lo guarda male "Ok, a quanto pare sei gentile solo con chi vuoi tu" se la ride.
"Ma non vedi" Kageyama si avvicina a Hinata, Tsukki coglie occasione per levarsi e posizionarsi accanto a me. Kageyama continua il suo discorso sorridendo a entrambi "Tsukishima è gentile e disponibile solo con la sua ragazza" lo provoca.
"Non è la mia... la mia..." Tsukki risponde scocciato, per poi esitare all'ultimo e non continuare la frase. Mi giro a guardarlo, sembra che stia riflettendo. Tutti ci fissano, pian piano arrivano alla mia stessa conclusione e i loro occhi si illuminano.
Non sta negando? Sono davvero la sua ragazza?
"Lo sapevo che avevi un cuore!!" Nishinoya sbuca dal nulla e tira un pugno in pancia al biondo. Si alzano urla e fischi, tutti ridono e ci fanno i complimenti.
"Siete più euforici di ieri..." tento di ridere, in verità vorrei solo sprofondare.
"Hai visto!? Ho vinto io!" Hinata punta il dito contro Kageyama "Mi devi offrire un succo!"
"Vinto?" chiedo.
"Avevo scommesso che vi sareste messi insieme prima della fine dell'anno, Kageyama pensava ci volesse di più, quindi ho vinto!"
"Scommettevate su di noi? Siete proprio idioti" Tsukki a suo solito li insulta, questa volta rido davvero.

"Andiamo a casa?" Tsukki mi aspetta in palestra. Ovviamente non può allenarsi con il mignolo in quelle condizioni, l'ho aspetto dentro la scuola per fare poi il tragitto insieme.
"Fa tanto male?" gli chiedo, usciamo dal cancello e lui mi prende la mano con la mano non fasciata "Non più di tanto, per le nazionali sarò come nuovo"
"Ti vedrò in tv tutti i giorni, promesso" non vedo l'ora di vedere la Karasuno battersi e, chi lo sa, vincere davvero.
Camminiamo in silenzio fino all'incrocio.
Non so se chiedergli la domanda che ho in testa da tutto il tragitto, poi prendo coraggio "Quindi... siamo... una coppia?"
Non lo guardo ma sono sicura che sia in imbarazzo quanto me "Direi... di si" risponde poi.
Alzo lo sguardo "Ne sono felice" non mi guarda ancora, è tutto rosso in faccia.
"Posso fare una cosa?" mi chiede dopo un po' "Sai visto che... siamo una coppia"
"Un altro esperimento?" sorrido.
"Si può dire così" mi guarda per un secondo, poi distoglie di nuovo lo sguardo.
"Puoi chiudere gli occhi, per favore?" diventa ancora più rosso.
Non ci vuole un genio per capire cosa voglia fare, sento la faccia andarmi in fiamme. Vorrei fare una battuta, sdrammatizzare in qualche modo, magari dicendo quanto sia strano sentirlo dire "Per favore", ma non mi esce una parola. In silenzio chiudo gli occhi.
Passano pochi secondi dove non succede niente, dove mi concentro solo sulla mia mano che tiene la sua.
Poi, dopo aver sentito un lungo respiro, forse per prendere coraggio, sento finalmente le sue labbra sulle mie. La mia mano stringe più forte la sua, mi sento mancare e il mio respiro si blocca per un secondo.
E' un bacio di pochi attimi, quando si stacca da me tengo ancora gli occhi chiusi per un paio di secondi. E' stata una sensazione troppo bella durata troppo poco.
Lo guardo, mi sta fissando come aspettandosi una mia reazione. Gli sorrido, non penso di essere mai stata più felice di così.
Lui sembra rilassarsi poi mi sorride a sua volta.
"Ci vediamo domani?" mi chiede
"Ci vediamo domani" lascio la sua mano e comincio a camminare verso casa, con il cuore che sento battermi all'impazzata.
Mai avrei pensato che questo ragazzo così arrogante, sgarbato e a cui piace tanto farmi innervosire, potesse diventare il  mio ragazzo.

Una coppia di centraliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora