Una coppia di centrali

28. Partita

Io e Mishi ci troviamo fuori dalla scuola, ci siamo messe d'accordo con Akiteru, che ci verrà a prendere e ci porterà alla partita.
"Fatemi un favore però, non dite a Kei che sono venuto a vederlo ok? Dite che siete arrivate con i mezzi per favore. Non voleva che venissi a vederlo oggi"
"Va bene" diciamo in coro.
È stato un colpo di fortuna vederlo a pochi passi dalle nostre vie qualche giorno fa, così ho subito preso occasione di chiedergli di accompagnarci.
Arriviamo al palazzetto, Akiteru si mette un cappellino e degli occhiali da sole "Non voglio farmi riconoscere".
Ci mettiamo in piedi dietro alla scritta "Vola", questa volta Tsukki mi ha detto in che campo giocavano così siamo arrivati senza difficoltà. C'è decisamente più gente oggi, vedo il vicepreside e molti studenti. Accanto a noi ci sono la nuova manager, la sorella di Ryu e i due ragazzi dell'altra volta.
I ragazzi in campo vengono presentati uno a uno dalla presentatrice, quando Daichi entra in campo Mishi sorride raggiante. Anche io senza rendermene conto sorrido quando vedo Tsukki. Guarda per un attimo sugli spalti, poi si rigira e incenerisce con lo sguardo suo fratello.
"il travestimento non ha funzionato temo" rido mentre Akiteru, sconsolato, si toglie il cappellino e gli occhiali "C'ho provato".

Inizia il primo set "Quello è Ushiwaka, il nostro problema più grande. Il secondo problema è il tizio con i capelli rossi centrale, con i suoi muri a intuito è molto forte" ci spiega il fratello di Tsukki. Vediamo molto velocemente la potenza di Ushiwaka, la schiacciata è fortissima e, appena ricevuta da Nishinoya, schizza via.
"Ma è mancino!" esclama Mishi "Questo è un problema enorme, altro che grande"
Velocemente arriviamo diciassette a otto per gli avversari "Forza ragazzi!" provo a incoraggiarli, alla fine purtroppo il set è perso venticinque a sedici.
Cambio campo e si passa al secondo set, questa volta la differenza di punti è minima. Quando arriviamo diciassette a sedici, Tsukki viene sostituito da Suga.
Provano una nuova strategia: all'ultimo gli alzatori si scambiano e Suga palleggia. Sembra funzionare ma per poco, così Suga viene sostituito e Tsukki rientra in campo.
Quando era fuori dal campo lo guardavo, vedevo il suo sguardo concentrato che studiava l'altra squadra.
Un altro cambio e Yamaguchi entrea al posto di Hinata "Ottimo, la sua battuta ci farà guadagnare un po' di punti". Purtroppo però viene subito ricevuta e poi schiacciata, Tsukki riesce a toccare la palla ma non è efficacie, vola via e nessuno la prende.
"Solo questo può fare una grande differenza" dice Akiteru
"Che intendi?" chiede Mishi
"Il muro fa una grande pressione psicologica, se riesce ad essere costante".
Il set prosegue, arriviamo ventiquattro pari, andiamo così ai vantaggi.
"Lo vedo diverso" mi dice Akiteru "Non ti sembra, non so, più concentrato?"
"Vedo più luce nei suoi occhi" sorrido
"Ti ringrazio per questo" mi sorride a sua volta "Mi parla spesso di te e degli allenamenti, gli hai dato passione per questo sport e si vede tutta adesso"
Io non so come rispondere, non è il primo che me lo dice.
Arriviamo trenta a ventinove, Tsukki è sempre riuscito a toccare qualsiasi attacco.
"Forza!!" urlo ancora.
Il mancino tenta un'altra schiacciata, Asahi e Tsukki saltano insieme.
"Ti prego" sussurra Mishi
Tsukki tocca la palla, riesce a murarla del tutto e cade nel campo avversario. Segue un secondo di silenzio, poi tutti urliamo. Abbiamo vinto il set!
Il biondo è fermo sotto rete, poi alza il braccio sinistro, stringe il pugno, e lancia un urlo come non l'avevo mai sentito. Sorrido raggiante, urlo ancora più forte.
Suo fratello accanto a me ha un brivido. Tsukki alza la testa e attraverso la rete mi guarda, io lo guardo più orgogliosa che mai.
"Siamo uno pari!" Mishi saltella "Bravi continuate così"
"La partita è ancora lunga, potremmo arrivare a cinque set, e spero proprio che non succeda" il fratello guarda serio davanti a sè adesso.
Guardo i ragazzi che cambiano di nuovo il campo, potete farcela!