25. Emozioni

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I ragazzi cambiano il campo e tornano nel nostro lato. Quando cammina Tsukki mi guarda serio, io gli sorrido e mimo con le labbra "puoi farcela".
Lui mi sorride sicuro, questo è il momento in cui ha studiato l'avversario e sa che può batterlo.
Il terzo set è un continuo testa a testa, sento che potrebbe venirmi un infarto in qualsiasi momento.
La Seijo arriva al match point proprio nel momento peggiore, perchè l'alzatore è alla battuta. Se non riescono a difendersi la partita finisce qui.
Per fortuna i ragazzi riescono a riceverla, ma cane rabbioso si prepara ad una delle sue schiacciate. In questi set non si è dato scrupoli, ha buttato a terra dei suoi compagni  e ha fatto battute parallele alla rete. Tsukki però si è difeso bene, è riuscito a murare persino cane rabbioso, ma adesso è fuori dal campo.
Kageyama salta per murare, Hinata prende la rincorsa ma si da troppo slancio e sbatte contro l'alzatore. Fanno un muro a due dove riescono a fermare cane rabbioso.
"Siete grandi!" urliamo tutti, anche i ragazzi in panchina. Tranne Tsukki, lui borbotta qualcosa da solo. Sempre il solito, penso sorridendo.
Siamo di nuovo ai vantaggi, Kageyama esegue un pallonetto e si prende un punto, portando la squadra la match point.
"Ancora uno!" questo è Daichi. Siamo tutti tesi, ormai manca pochissimo.
Seguono una serie di azioni dove nessuno intende arrendersi, palloni che vanno lontano ma che comunque vengono presi, o a pochi centimetri da terra che vengono salvati all'ultimo secondo.
"Alzala a me!!" Hinata urla a pieni polmoni, Kageyama gli da fiducia. Gli si para davanti un muro a tre, comincio a pensare male.
Hinata schiaccia, la palla rimbalza sulle dita avversarie, non perde velocità però, arriva velocissima verso l'alzatore che si trova pronto a ricevere. La palla però è troppo potente, appena toccata schizza via in fondo al campo, dando così alla Karasuno la vittoria.

"Siete stati davvero straordinari!" aspetto la squadra fuori dal palazzetto, Hinata mi raggiunge correndo.
"Hai visto che roba?! C'è stato quel "pam" e poi "boom"" è entusiasta e mima schiacciate con le mani.
"Grazie per essere venuta a vederci" Daichi mi vede, anche lui è davvero contento, come tutti del resto.
"Non potevo perdermela, siete alla finale adesso! Comunque avete delle tattiche davvero geniali, tipo quando correte tutti insieme in attacco" guardo Nishinoya
"O quando tu alzi la palla, sembra quasi che voli!" lui sorride raggiante e mi fa l'occhiolino.
Mi giro verso Yamaguchi "E tu ti rendi conto che hai fatto cinque punti di fila!?" lui mi guarda un po' stranito "Ehm, in verità non penso di aver ancora realizzato"
"Forza ragazzi andiamo che è tardi" l'allenatore Ukai li chiama, si mette al posto di guida sul pulmino parcheggiato poco lontano.
"Ma tu come vai a casa?" mi chiede Tsukki, guardo l'ora sul telefono "Vediamo, il pullman dovrebbe passare... ah nulla, è già passato. Il prossimo è tra mezz'ora, quindi vuol dire che poi dovrò aspettare venti minuti il prossimo e... ma dove vai?" si avvia verso il pulmino, i ragazzi mi salutano con la mano e fanno lo stesso.
Il solito maleducato, nemmeno mi saluta. Però non sale come gli altri, va verso il finestrino dell'allenatore e gli dice qualcosa, poi mi indica, l'allenatore mi guarda e gli fa un cenno di assenso. Tsukki allora si gira verso di me e mi fa segno di avvicinarmi, lo faccio confusa.
"Sali" mi dice solo questo
"Cosa? Ma no grazie, ti ho detto che il pulman passerà tra non molto"
"Mei giusto? Sali dai non fare complimenti, arriverai sicuramente prima a casa con noi" l'allenatore mi sorride, non posso proprio rifiutare allora.
Li ringrazio e salgo mentre i ragazzi mettono via le sacche nello spazio apposito
"Evviva Mei viene con noi!" Hinata è in fila dietro di me, mi fa sempre tanta tenerezza.
Mi siedo in uno dei posti in fondo, accanto al finestrino e comincio a srotolare le cuffie che avevo in tasca.
"Non se ne parla" sobbalzo, Tsukki è in piedi nel corridoio "Il finestrino è mio"
Alzo gli occhi al cielo "Ormai ci sono io, che ti cambia?"
"Mi piace il finestrino, quindi levati" insiste come un bambino, sbuffo sonoramente.
"Mettiti da un'altra parte, no?"
"Non ci sono altri posti, non te lo dico più di levarti"
"Tsukishima! Ti sembra il modo di trattare una ragazza? Siediti e stai zitto" il capitano Daichi, pochi posti più avanti, decide di intervenire.
"Sul serio dacci un taglio, siamo tutti seduti manchi solo tu" Kageyama non manca occasione per dire la sua.
Tsukki mi guarda male e si siede, mi metto le cuffie alle orecchie "Sapere che ti sto infastidendo rende il viaggio molto più piacevole" e gli sorrido.
Sento delle risatine dai posti davanti a noi , dove sono seduti Hinata e Yamaguchi, mi metto a ridacchiare anche io.
"Dovevo stare zitto" è l'ultima cosa che sento prima di accendere la musica.

Dopo non so quanto tempo decido di spegnere la musica e chiudere gli occhi per dormire un po'. Tengo le cuffie nelle orecchie per attutire il rumore del motore, credo che ormai tutti si siano addormentati, anche se non so perchè è come se mi sentissi osservata.
"Tsukki? Che stai guardando?" riconosco la voce di Yamaguchi, deve essersi sporto per vedere dietro di sè dove siamo seduti noi.
"Guardo fuori, no?"
"A me sembra che stessi guardando lei" segue silenzio, io faccio ancora finta di dormire.
"Ti serve qualcosa Yamaguchi?" non ha negato, ecco perchè mi sentivo osservata.
"Volevo approfittare che dormono tutti per parlarti. E soprattutto approfittare del fatto che dorme lei" segue una pausa "Ero curioso, ti piace? Sai che io non lo direi a nessuno"
"Perchè hai queste idee?" il tono di Tsukki diventa strano, sulla difensiva.
"Ci conosciamo da quando siamo bambini, pochissime persone al mondo catturano la tua attenzione. E adesso ti vedo appiccicato sempre con la stessa, tutti i pomeriggi insieme, allenamenti insieme. Per di più questa persona è una ragazza, non ti ho quasi mai visto rivolgere la parola ad una ragazza. E poi devo ammerlo, mi sento un po' trascurato" non mi serve aprire gli occhi per vedere il suo viso farsi triste.
"Mi dispiace che ti senti così, è solo che mi sono lasciato prendere" una lunga pausa "Io non so se ho una cotta, non so cosa voglia dire" mi ci vuole uno sforzo enorme per rimanere zitta e immobile.
"Vediamo, ti piace dal punto di vista estetico? Per me è indubbiamente molto carina"
"Beh, si direi che hai ragione"
"E ti piace la sua compagnia?"
"Penso... che non mi dispiaccia. E' piacevole" è davvero lo Tsukki che conosco?
"Ti fa sorridere?"
"E' capitato ogni tanto, mi diverto a prenderla in giro. Poi in qualche strano modo mi diverte che mi risponde a tono"
"Non sorridi praticamente mai, quindi ogni tanto vuol dire sempre. Ultima domanda, quanto spesso pensi a lei?"
"Non saprei, penso che gli allenamenti con lei siano quelli a cui vado più volentieri, poi magari penso a come migliorare la sua tecnica. Direi che la mia risposta è tutti i giorni. Magari anche più di una volta al giorno, dopo che le ho toccato le mani per fasciarle le dita, o dopo che l'ho abbracciata"
"Tu hai cosa?!" gli scappa con un tono di voce leggeremente più alto, rimangono in silenzio per una decina di secondi "Dormono ancora tutti, menomale che ha le cuffie" già, menomale...
"Cosa pensi vogliano dire queste cose?" riprende Tsukki, faccio fatica a sentirlo adesso che il mio cuore batte a mille.
"Amico mio, sai già la risposta" silenzio, credo che ormai il discorso sia finito qui. Sento un sospiro accanto a me, poi dei fruscii, e poi di nuovo silenzio.
Ho capito anche io cosa vuol dire, sento le farfalle nello stomaco.

Una mano mi smuove leggermente, apro gli occhi. Non mi ero resa conto di essermi davvero addormentata.
"Siamo quasi arrivati" Tsukki mi sveglia, poi si rimette le cuffie. Mi stroppiccio gli occhi e sbadiglio, poi mi torna in mente quello che ho sentito e mi sento a disagio come mai prima.
Arrivati a scuola usciamo dal pulmino, saluto tutti e li ringrazio del passaggio. Vedo Hinata e Kageyama entrare in palestra.
"Non è ora di tornare a casa?" chiedo
"Allenamenti!" mi rispondono in coro
"Lasciali stare, sono matti. Andiamo?" Tsukki mi sta aspettando, dimenticavo che facciamo il tragitto insieme. Usciamo dal cancello e svoltiamo, non riesco a dire una parola mi sento in imbarazzo. Tsukki invece è tranquillo, ovviamente non sa che ho sentito.
"Ti vedo strana" mi legge sempre nel pensiero, maledetto.
"Ma, ma no, cioè si, sono un po' stanca" così non va, calmati.
"Ma se hai dormito quasi tutto il tempo, sei un ghiro per caso?"
"Grazie mille per il passaggio, non fosse per te sarei ancora alla fermata. E' lunedì che avete la finale vero?" dico le prime cose che mi vengono in mente, mi sento una cretina.
Mi guarda e alza un sopracciglio "Si è lunedì"
"Domani avrete l'ultimo allenamento allora, però stai tranquillo riuscirete a batterli" gli sorrido.
"Ti sembro agitato?" mi risponde piatto.
"Ti avrò visto esprimere un'emozione diversa dalla noia penso tre volte da quando ti conosco" sorrido scuotendo la testa, nelle tre volte conto anche la chiacchierata sul pullman, mi sento arrossire.
Arriviamo al solito incrocio "E poi ti ho fatto una promessa, ci vediamo domani" lo saluto con la mano, ormai incapace di parlare.

Spazio attrice
Ed ecco qua il mio capitolo preferito, il primo che ho immaginato e che ha fatto partire tutto :)

Una coppia di centraliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora