Andrea

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Giulia sentiva che qualcosa stava cambiando in modo irreversibile. Andrea, che per anni era stato il suo punto fermo, sembrava ormai una presenza distante. C'era qualcosa nei suoi occhi, una sfumatura che lei non aveva mai visto, e ogni giorno le sue risposte diventavano sempre più evasive, come se ci fosse qualcosa che volesse nascondere.

Una sera, raccogliendo tutto il coraggio, Giulia lo affrontò. Si sedette accanto a lui sul divano, interrompendo il silenzio che si era ormai radicato tra loro.

"Andrea, devo sapere cosa ti sta succedendo," esordì con voce ferma, guardandolo direttamente. "Non sei più lo stesso. Non mi guardi, non parli... io non posso più far finta di niente."

Andrea restò in silenzio, lo sguardo fisso sul televisore, come se volesse rifugiarsi lì, lontano da lei. Dopo qualche istante, sospirò. "Giulia, non devi preoccuparti," disse, ma la sua voce era priva di convinzione.

"Non mi basta più questa risposta," insistette lei, cercando di mantenere la calma. "Sono tua moglie, la tua compagna. Se c'è qualcosa che ti tormenta, voglio saperlo. Non capisci che mi fa male vederti così?"

Andrea finalmente la guardò, ma i suoi occhi erano lontani, come se stesse lottando con pensieri che non poteva condividere. "Giulia... fidarsi è difficile. Per tutti."

Giulia sentì una fitta al cuore. "Perché? Siamo sempre stati sinceri l'uno con l'altra, non è vero?"

Andrea si voltò, la sua voce bassa, quasi un sussurro. "Forse a volte è meglio non sapere."

Giulia rimase in silenzio, ma dentro di lei una tempesta si stava scatenando. Chi era diventato quell'uomo? Era sempre stato misterioso, affascinante nella sua riservatezza, ma adesso quella stessa riservatezza si trasformava in un abisso che li divideva. Il suo Andrea, l'uomo che l'aveva sempre fatta sentire amata, ora sembrava un estraneo.

Tentò un'ultima volta: "Andrea, io sono qui. Ma se continui a tenermi fuori, finirai per perdermi."

Un'ombra attraversò il viso di Andrea, ma, ancora una volta, non rispose. Giulia capì che qualunque cosa lo tormentasse, non era ancora pronta a condividerla. Sapeva di dover aspettare, anche se l'attesa la consumava.

Diario di Giulia

"Sento che il nostro amore sta scivolando via come sabbia tra le dita. Andrea è qui, ma non c'è davvero. È diventato un muro di silenzi, un enigma che non riesco più a decifrare. Ogni volta che provo ad avvicinarmi, lui si ritrae, e mi lascia qui, da sola, con i miei dubbi.

Mi manca il suo sguardo complice, la sua risata quando facevamo progetti per il futuro. Ora, quando ci guardiamo, sembra che ci sia un'ombra tra di noi, qualcosa che ci tiene separati anche se siamo nello stesso spazio. Vorrei scuoterlo, vorrei gridare, ma so che non servirebbe. Devo trovare la forza di aspettare e capire se ci sarà un momento in cui Andrea sarà pronto a lasciarmi entrare.

Intanto, la solitudine mi pesa sempre di più, come un macigno che porto dentro. Il tempo scorre, ma ogni giorno sembra una battaglia per cercare di mantenere ciò che siamo stati. O forse è solo un'illusione. Io sono qui, ferma, mentre lui fugge via con i suoi pensieri. Non so se riuscirò a reggere ancora a lungo."

Giulia chiuse il diario e, guardando il vuoto, comprese che doveva cercare di resistere.

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