Viaggio

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Giulia si aggira per la casa, i passi lenti e pesanti. Da tempo ormai, vive ogni giornata come fosse un atto dovuto, ma senza vera presenza. La discussione con Andrea risuona ancora nella sua mente, lasciandole addosso una sensazione di estraneità. Sono sempre stati complici, i loro progetti un tempo erano condivisi. Ora, ogni passo la riporta alla distanza che sente tra loro.

Giulia si ferma davanti al biglietto di quel viaggio programmato mesi prima, un viaggio che aveva sognato insieme a lui, un'esperienza che avrebbe dovuto avvicinarli ancora di più. Giappone, tre settimane con Andrea e la sua famiglia. Ricorda quando lo avevano progettato, sorridendo al pensiero di esplorare insieme un mondo così diverso.

    "Immagina," le aveva detto Andrea una sera, mentre tracciavano le tappe del loro itinerario. "Passeggiare insieme sotto i ciliegi in fiore... sarà come vivere in un film."
Lei aveva sorriso, sentendosi rapita da quell'immagine perfetta. "E poi i mercati di Tokyo! Non vedo l'ora di perdermi tra le luci e la gente," aveva risposto con entusiasmo. Andrea l'aveva stretta, e in quel momento il mondo sembrava non avere crepe.

Ma ora, tutto le appare come una promessa tradita. Il suo cuore è pesante, e ogni volta che prova a parlarne, lui sembra scivolare via.

    "Andrea," lo chiama con voce calma, mentre lui guarda qualcosa sul cellulare. "Avevamo un progetto... questo viaggio... cosa significa adesso?"
Lui alza lo sguardo, come se l'avesse dimenticato. "Non lo so, Giulia. Forse non ha più senso, non lo so più..."

Giulia sente il cuore stringersi. Le parole le si incastrano in gola, perché tutto ciò che avrebbero dovuto condividere sembra perso in una nebbia che non si dirada.

La sua mente ritorna ad altri viaggi, quei momenti in cui si erano persi insieme in qualche città lontana, ridendo delle loro disavventure. "Ti ricordi Venezia?" dice, cercando di risvegliare qualcosa in lui.
Andrea accenna un sorriso distratto, ma annuisce. "Ci eravamo persi per ore."
"E alla fine avevi trovato quel minuscolo ristorante... sembrava una casa."
"E tu insistevi per fotografare tutto," ride, ma il calore di una volta manca.

La radio in sottofondo passa una melodia che riporta Giulia al presente. Generale, di De Gregori. Una canzone che aveva segnato tanti momenti insieme. Ascolta le parole, e inizia a scrivere, come se potesse sistemare la confusione su quelle pagine.

    "È strano come i ricordi possano diventare pesi. Pensavo che i nostri fossero la base, ma adesso sento che stanno franando. Questo viaggio, un tempo un sogno, ora sembra un punto di non ritorno. O forse lo è sempre stato. Sento Andrea lontano, come se fosse sparito in quella nebbia, e io non riesco a fare altro che vagare, senza capire se alla fine riuscirò a ritrovarlo."

Giulia chiude il diario e sospira, consapevole che, nonostante i suoi dubbi e il dolore, la decisione che tanto teme potrebbe essere l'unico vero inizio di qualcosa di nuovo.

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