Agosto

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Andrea è tornato dal viaggio in Giappone, ma nulla è cambiato. Agosto è arrivato con il suo caldo afoso, e il tempo sembra trascinarsi lentamente. Tutto procede come sempre, ma l'aria è pesante di tensione. Andrea e Giulia litigano spesso; lei cerca di comunicare le sue difficoltà, di trovare un ponte tra loro, ma Andrea si rifugia spesso nel silenzio, immerso nei suoi pensieri e nel mondo virtuale dei suoi social. Giulia lo sa, ma quel mondo virtuale è diventato il rifugio dell'uomo che pensava fosse solo suo. Si chiede cosa scriva, e soprattutto a chi. Domande senza risposte, mentre le giornate continuano a scorrere in un'altalenante situazione di incomprensione e distacco. Giulia non riesce a capire come Andrea possa pensare che possano continuare così.

Spesso esce sola, vagando per la città deserta di agosto, come un automa. Le strade vuote riflettono il vuoto che sente dentro di sé. In una di queste giornate, incrocia Francesca, una vecchia amica dei tempi dell'università, seduta in un caffè all'aperto.

"Giulia! Che sorpresa trovarti qui, in una città vuota come questa," esclama Francesca con un sorriso.

Giulia si siede al tavolo, prendendo un sorso del caffè che Francesca le offre. "Sorpresa anche per me. A volte mi chiedo cosa faccio ancora qui," risponde, forzando un sorriso.

Francesca le lancia uno sguardo di comprensione. "Come va con Andrea?"

Per un attimo, Giulia sente il bisogno di aprirsi, ma trattiene le parole, lasciando solo un accenno di amarezza nei suoi occhi. "Andiamo avanti, come sempre."

Francesca le prende la mano, una stretta breve e sincera. "Giulia, ricordati che meriti qualcuno che ti guardi come un mondo intero, non come un'abitudine."

Quelle parole risuonano dentro di lei, e una volta tornata a casa, sola nel silenzio, lascia fluire i pensieri senza fermarli.

I giorni passano e non si fanno altro che discorsi inutili. La verità è che non ci sono più i presupposti del vero amore. Sono emerse verità inaccettabili e l'egoismo è ormai padrone di ogni decisione. Io ho chiuso il cuore. È facile, e così si soffre un pochino meno.

Andrea la osserva appena entra in casa, ma non chiede nulla. Lei, seduta con il diario sulle ginocchia, sente che tra loro c'è un vuoto che nessuna parola può colmare.

Ho affidato la nostra vita a qualcuno che crede di essere "grande", ma grande non è. Immaturo, superficiale ed egoista. Lo è diventato o lo è sempre stato? La rabbia risponderebbe subito, ma l'amore... l'amore si prenderebbe tutto il tempo del cuore per trovare la risposta.

Andrea prende il telefono, gli occhi fissi sullo schermo, sfuggendo al suo sguardo come sempre. Giulia lo osserva e sospira, domandandosi chi sia davvero quell'uomo di fronte a lei, l'uomo che credeva di conoscere.

Senza parole, si alza e si avvicina alla finestra, dove l'aria afosa della sera sembra farsi più densa. Le torna in mente l'ultimo verso che aveva annotato.

"Forse ti ho amato per quello che eri,
forse mi hai amato per ciò che volevo.
Ora restano solo silenzi,
briciole di attese dimenticate."

E con quel pensiero sospeso nell'aria, si rende conto che forse è tempo di scegliere tra continuare a inseguire un'ombra o trovare il coraggio di ricominciare da capo.

Dimmi che è solo AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora