missione reddawn

53 5 0
                                    

Isabelle era con Rick da qualche ora, ed io finalmente ero riuscito ad alzarmi per sgranchirmi un po'.
Poggiai l'occhio su una ragazza rossa, che mi stava fissando da diverso tempo, incrociai il suo sguardo e mi sorrise smielatamente, non ricambiai nemmeno lontanamente.
Aveva un seno in bella vista, molto prorompente, era infattibile non farci cadere lo sguardo. Oltre a quello, sembrava una sciaquetta.

"Daryl, devo alzarmi, prenditela un'attimo" disse Rick, richiamandomi sul mondo terrestre.

"Quindi, come siete finiti qui?" chiese ryder rompendo il silenzio
"Dopo che te ne sei andato per cercare belle, abbiamo pensato di fare lo stesso, non ostante ci credessimo poco. È andata male, Davidson ha preso il controllo di tutto e ci ha sgamato ancor prima di azionare la fuga" 
Era la risposta che avevo origliato da un militare
"Grave ragazzi, vi sentisse belle direbbe:" Iniziò Ryder ma venne interrotto dalla voce fioca proveniente dalle mie braccia
"66 flessioni" abbassai lo sguardo per vederla ad occhi chiusi, con un tiepido sorriso in volto.

"Isabelle" esclamai, si muoveva lentamente, cercò di alzarsi leggermente ed io la accompagnai nel farlo.
Si sedette sulle mie gambe e poggiò la testa sulla mia spalla.
Le diedi un timido bacio sulla guancia,un po' perché mi vergognavo davanti a tutti, e un po' perché non ero quel genere di tipo

quei ragazzi si guardarono fra di loro lanciandosi occhiate di disapprovo, non mi interessò più di molto perché cazzo, l'unica cosa che mi interessava in quel momento era isabelle.
sembrò accorgersi anche lei di quegli sguardi e di tutta risposta, alzò il dito medio della mano che poco prima era tenuta da Rick.
Fece scoppiare tutti in un piccolo sbuffo di risata.

Solo lei riusciva a scherzare anche in quelle condizioni.

"Che nessuno, mi rompa il cazzo" disse a voce fioca, seguita da dei colpi di tosse che le macchiarono il braccio di schizzi di sangue.

Tossiva sangue.

Mi preoccupai da morire, mi sobbalzò il cuore in gola
"Stai bene?"
"se sto bene? benissimo, non vedi?" rispose ironicamente come suo solito, era possibile riuscisse sempre a prendere tutto sul ridere? non capiva che ero preoccupato a morte?
"puoi prendere le cose seriamente per una volta isabelle?" dissi stizzito, ero stressato e stanco, mi resi conto della cazzata fatta troppo tardi, me la ero presa con lei per una cazzata, era il suo modo di fare, ed era una delle cose che più mi piacevano di lei.

Non rispose, aveva la faccia stanca e di certo non era in vena di discutere.
Avrei dovuto chiedere scusa, ma zero, non lo facevo spesso, non ero abituato.

"quanto ho dormito?"
"tanto, come tuo solito" rispose un'altro dei militari pompati dall'altra parte della stanza.
Isabelle sorrise e si voltò verso di lui.
"tre giorni" le dissi all'orecchio, lei chiuse gli occhi come a metabolizzare quanto scoperto.
"Voglio alzarmi" mi disse con una voce che mi fece tremare il cuore, era così, bella.
Mi soffermai a guardarla, non ostante le condizioni, era veramente stupenda.
"Daryl" disse isabelle riportandomi alla realtà
Non risposi, però mi accinsi ad aiutarla ad alzarsi.
Era magra, più del solito.
"riesci?" chiesi riferendomi al suo camminare debole e impacciato
"credo di si" Non mi allontanai comunque da lei, avevo paura cadesse o svenisse d'improvviso.
Fece qualche passo a giro per la stanza grigia e monotona, le pareti erano tutte uguali con lo stesso identico colore.
Si mise a sedere accanto a Ryder e tutto il resto del gruppo.

Mi dava fastidio, un fastidio cane. Era
circondata da uomini che chissà quali pensieri si stavano facendo su di lei.
Per poi non lasciar da parte il fatto che avesse un fisico perfetto, definito, proporzionato e in bella vista. M'infastidiva l'idea che anche altri vedessero quello che vedevo io.

"Isabelle senti, noi avevamo qualche idea per uscire da qui" parlò ryder
" sarebbe?"
"ti ricordi come sei uscita dalla missione Reddawn?"
"no, non se ne parla, non ci penso proprio" esclamò isa.

Cosa era la missione Reddawn? guardai Rick, non volevo sentirmi l'unico a non capirci niente. Trovai il suo sguardo nella mia stessa situazione, ci sentivamo fuori posto entrambi, pesci fuor d'acqua.

"Isabelle è l'unico modo, non dico che tutti debbano rimanere qua ma-"
"No non lo è, in qualunque modo ma non quello"
"Isabelle perfavore ascoltami" continuo ryder.
"ho detto no, sta al tuo posto montgomery" urlò. Era una ragazza tranquilla, raramente l'avevo sentita sbottare.
Doveva essere qualcosa che la premeva molto, chissà di cosa parlavano, volevo saperne di più, ma come?
C'era un mare di cose che io e rick non sapevamo, a partire dal posto nel quale ci trovavamo.
Nessuno ci aveva degnato di spiegazioni, ryder appena entrati qua non ci aveva più riferito parola. Era tutto troppo irrealistico.

Chiamai Isa con il volere di farla allontanare da quelli, e con la scusa di farmi spiegare tutto.

Non volevo chiamarla Isa, mi sentivo a disagio davanti a tutte quelle persone che non conoscevo, sapevo non fossero d'accordo con il rapporto che c'era fra me e Isabelle.
In realtà in fondo, non ero d'accordo nemmeno io.
Le feci cenno con la testa facendole capire di sedersi accanto a me.

Appoggiò i palmi contro il muro e si fece spinta per alzarsi, aspettò qualche secondo per stabilizzarsi e venne verso di me.

"Pensi di degnarci di spiegazioni isabelle?" dissi con il mio fare arrogante, ero scazzato e non ero abituato ad usare modi più carini.
Girò gli occhi al cielo e si sedette.
"La missione reddawn è stato un fallimento operativo al quale sono sopravvissuta solamente io" disse secca , abbassando la testa portandosi mano nella mano vergonandosi.
"Eravamo rimasti in pochi, rinchiusi in una cella insieme. Stavamo cercando disperatamente di scappare quando, all'improvviso, mi urlarono di andare avanti. "Vai, Isabelle! Abbiamo bisogno di te fuori!" credevo che volessero che guadagnassi tempo per noi, per trovare una via di fuga sicura. Con il cuore in gola, mi sono mossa rapidamente verso l'uscita, credendo che mi avrebbero seguito subito dopo.
Mentre avanzavo, ho sentito le loro voci diventare sempre più distanti. Solo più tardi, ho compreso il vero motivo del loro grido disperato. Hanno fatto esplodere una granata all'interno della cella, sacrificandosi per salvare me. Solo io sono riuscita a uscire, lasciandoli dietro di me"

➳  i will only hurt you,  DD𓆩𓆪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora