𝑹𝒚𝒅𝒆𝒓 𝑴𝒐𝒏𝒕𝒈𝒐𝒎𝒆𝒓𝒚

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Ormai era tarda mattinata erano tutti svegli, Daryl era rientrato in casa, e si era messo chissà dove a farsi gli affari suoi.
Non mi importava più, non volevo più vederlo, basta, aveva messo un punto e lo avrei rispettato.

Era ormai l'ora di pranzo, Io Maggie e Carol apparecchiammo per tutti. Avremmo mangiato gli avanzi della sera prima, comunque un lusso non mangiare in scatola. Nessuno voleva spostarsi da quella casa.
"Scusami rick ma non possiamo vivere di caccia e agricoltura e stare qua?"
"Rosita la casa è piccola, e presto, come dappertutto, senza delle recinzioni arriveranno gli zombie, in più c'è chi dorme per terra, o addirittura fuori casa" Disse guardandomi, una freccia davvero sottile, quasi impercettibile. Gli feci una smorfia divertita

Daryl lo avevo lasciato alle spalle, completamente, non volevo più parlargli, non volevo più salvarlo, guardarlo, aiutarlo, non avrei fatto più niente per lui.

Mi sedetti a tavola e accanto a me si misero Rosita dalla parte sinistra, e Maggie dal lato destro, ormai eravamo diventate super amiche, il super trio insomma.
Mi andò proprio di sfarzo dato che Daryl si sedette dall'altra parte della tavola, non avrei avuto nessun motivo per girarmi da quella parte. 
Sembrava andare tutto, bene, eravamo tutti "in pace" per così dire.

Cercavo di togliermi Daryl dalla testa, prima o poi ci sarei riuscita.

Il pranzo stava andando bene, qualche chiacchierata di qua e di là, sembravamo una famiglia.
"Rick come ci muoviamo?" chiese Abraham
"Non lo so ancora, direi di rimanere qua per qualche giorno, per riposarci un po', e poi decideremo"
Mi piaceva quel posto.
Il gruppo accordò con Rick.
"Posso chiedere di trovare un posto o un materasso per non farmi dormire per terra? sarebbe molto apprezzato ragazzi" Alcuni risero.
"Certo isabelle, troveremo un modo." Ringraziai, e poi lanciai un grande sorriso.

Eugene si alzò per andare a mettere le proprie posate nel lavandino, là l'acqua andava, certo non era potabile, e dovevamo pomparla tramite un pozzo, ma si poteva fare.
La voce di Eugene interruppe quel momento di armonia.

"ragazzi, credo stia arrivando qualcuno" nessuno fiatò, chi aveva un'arma propria si alzò di scatto dal tavolo per andarla a prendere, Daryl ci viveva con la sua balestra, non ebbe nemmeno bisogno di alzarsi quello stronzo.

Io Rick e Daryl fummo i primi ad alzarci ed aprire la porta, ero dietro ad entrambi i due, non vedevo nemmeno chi fosse. "fermati" urlò Rick.
Daryl era pronto pronto a scoccare, volevo vedere anch'io, non era giusto.
Mi feci largo fra i due, ma Rick mi impedii di andare avanti
"Sta indietro isabelle potrebbe essere pericoloso"
"non sono una bambina Rick" Spinsi entrambi, facendoli squilibrare e perdere la mira. Quel ragazzo indossava la stessa divisa militare che avevamo al campo.
Non mi parve vero.

Buttai la mia pistola a terra, tolsi il mio fucile dalla schiena, ed iniziai a correre, iniziai a correre più veloce di come correvo quando venivo inseguita dagli stronzi.
"ISABELLE" urlò
Non potevo credere a chi avevo davanti, Ryder Montgomery, il vicecapitano della mia squadra.
Mi lanciai addosso a lui, facendolo cadere. Mi strinse così forte da non farmi più respirare.
Ero sopra di lui, ma ci conoscevamo da quando avevo quattrdic'anni, l'imbarazzo era un ricordo lontano.
Gli accarezzai il viso sorridendo come una bambina ebete,
"che ci fai fuori dal campo" chiesi sempre con un sorriso a 32 denti
"sono venuto a cercarti Isabelle"
Sorrisi col cuore praticamente, mi fece sentire la persona più importante sulla terra.
"Devo parlarti belle, raccontarti cosa è successo al campo" annuii, e mi alzai in piedi, passai le mani sulla maglia per far cadere filetti d'erba e terriccio.
Lo abbracciai un'altra volta, appena rialzatosi anche lui.
Ryder era un uomo abnorme, alto, con una schiena che era il doppio mio, si allenava al campo tutti i giorni da 12 anni, cioè da quando ne aveva 14. Aveva la testa rasata e una ricrescita nera, le labbra erano sottili e aveva due occhi grigi chiari come i cristalli, quasi mi facevano paura. Ryder era come un fratello per me, era la prima persona con cui legai al campo appena arrivata.

Mi girai verso la casetta, e gli altri avevano abbassato le armi. Rick sorrideva, ma Daryl, Daryl stava facendo tutto fuorché sorridere, aveva la faccia impenetrabile di chi odia, di chi prova rabbia dentro le vene, guardava Ryder con tale ribrezzo, che quasi mi venne da riempirlo di botte.

Avvicinai Ryder agli altri
"ragazzi, lui è Ryder Montgomery era il vice capitano della mia squadra"
"solo?" aggiunse Daryl, per poi accendere una sigaretta ed andarsene in casa. Ma che problemi aveva quel ragazzo, andai per seguirlo, ma Rick me lo impedii.
"Non ora Belle, ti rovineresti un bel momento" Aveva ragione, lo ascoltai.
"possiamo fidarci di te, Ryder?"
"Assolutamente capitano" era evidentemente uscito da poco dal campo, la sua postura, il suo modo di parlare, mi fecevano ridere.
"Ryder non c'è bisogno che parli così a Rick, non è un tenente"
"Ero uno sceriffo comunque"
"Totale rispetto sceriffo" disse Ryder, guardando dritto negli occhi Rick.
"Dio Ryder rilassati, qua nessuno ti punirà se non ti poni come sottomesso con totale rispetto.
"La sottomissione no, ma il rispetto è gradito ragazzo" Sorrise Rick, non si era mai comportato così apertamente con qualcuno. Si strinsero la mano, e Ryde lo fece comunque nel massimo della compostezza. Certe abitudini non si tolgono proprio mai.

Ci mettemmo tutti nel tavolo della sala da pranzo.
"come mi hai trovata?" chiesi a Ryde
"camminando" dio era proprio lo stesso
"dai sono seria" . Alzò le spalle, e sorrise.
"Ryder presentati perfavore a tutti, io vado un attimo in bagno"

Mi diressi verso il bagno per sciacquarmi leggermente i polsi e la fronte, lasciai la porta aperta dato che non dovevo farci niente di privato.
Mi lavai la faccia e la asciugai ad un asciugamano pulito, un po' polveroso.
Quando aprii gli occhi, notai con la cosa di quest'ultimo, una figura imponente sulla porta.

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