➳ i will only hurt you, ＤＤ𓆩𓆪

𝒅𝒂𝒓𝒚𝒍'𝒔 𝒑𝒐𝒗

⋆.˚✮ જ⁀➴ ✮˚.⋆

Everett prese di scatto le piastre strappandole dalle mani di Paul, le strofino fra loro e non disse niente.

"libera" attaccò le piastre sul seno di isabelle.

quel suono continuo non si era ancora fermato, quel bip mi avrebbe portato al manicomio di lì a poco

Era possibile in un momento del genere riuscissi a pensare che il suo seno lo stavano vedendo anche paul, rick, everett e compagnia bella?
anche in un momento del genere la mia gelosia era tanta?

che schifo mi facevo

tornai in me quando Everett staccò le piastre dal corpo di isabelle, poggiando la testa sul suo lettino e chiedendo scusa per non aver ottenuto nessun risultato.

ancora quel maledetto suono continuo che di lì a poco mi avrebbe fatto andare di matto

La testa mi girava, quel camion aveva iniziato a farsi piccolo, sentivo il sudore scendere dalla mia fronte, la rabbia scorrere nelle vene.

Quel suono maledetto della macchinetta che mi ricordava la morte di isabelle mi aveva spaccato i timpani, mi avvicinai ad esso per trovane la fonte d'energia e distruggerla sotto la mia ira.

Fermato... improvvisamente quel bip si era fermato da solo, mi assicurai di non averlo distrutto con un piede, di non aver tirato via qualche filo, niente.
Guardai a terra incredulo, i miei occhi scattavano da una parte all'altra, dai miei piedi al macchinario. Avevo per forza staccato qualcosa accidentalmente, ma continuavo a non vedere niente fuori posto

Guardai isabelle, spalancai gli occhi che successivamente poggiai sul cardiogramma

beep... beep...beep

Controllai ripetutamente isabelle, per poi controllare il cardiografo.
Non ci credevo, non volevo crederci, aveva veramente... funzionato?

everett alzò la testa e sorrise a 32 denti, si piegò su di lei, sul suo petto, accanto al suo seno.
"sapevo ce l'avresti fatta piccola bebelle lo sapevo" disse piangendo, vivienne si avvicinò a lui e lo ringraziò istericamente.

Io ero ancora fermo lì, immobile più vicino al cardiografo che a isa.
Everett riprese velocemente la sutura della ferita e mi chiese di quale gruppo sanguigno fossi.

Magari l'avessi saputo, mi dannai, mi dannai profondamente, non lo sapevo non ne avevo la più pallida idea, e se quel non sapere sarebbe costato la vita ad isabelle?

"rick tu invece?"
"B negativo"
"puoi donare tu a isabelle?"
non rispose ma si sedette comunque su uno dei sedili e paul si avvicinò per mettergli un laccio emostatico al bicipite.

Avrei voluto essere io ad aiutare isabelle in un modo così significativo.

Avevo bisogno di prendere aria, non toccai nemmeno isa, non le diedi né un bacio né una carezza, me ne andai egoisticamente da quel camion.
Carol mi raggiunse e nuovamente tentò di consolarmi e abbracciarmi da dietro, mi ero stancato di sentire carol che provava a dimostrarmi amore come lo faceva isabelle, solo lei poteva abbracciarmi in quel modo

"starà bene vedrai" disse
"no, non mentirmi carol, so benissimo come vanno a finire queste storie"
"è forte, stalle accanto e vedrai che"
"che cosa vedrò? un'altra ragazzina morire? no, non lo farò di nuovo ho chiuso con tutte queste cazzate" urlai rabbioso
"è così che affronti i tuoi problemi? hai 40 anni ormai non credi sia l'ora di smettere di scappare?"
"io non scappo"
"ah no? no? e cosa stai facendo? abbandonando la tua ragazza perché sei un uomo forte e virile e non ti importa se rischia di morire in qualsiasi momento?"
"non è la mia ragazza" finii.
Carol mi guardò sdegnata, allibita e delusa dalle mie parole.
Indietreggiò mentalmente da me inizialmente camminando all'indietro scuotendo la testa e facendomi capire chiaramente che avevo appena detto una delle mie cazzate, le feci gesto con la mano di andarsene e si girò dandomi le spalle.