𝒗𝒐𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒊𝒖'

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"non è colpa tua lo sai non è vero?" disse a bassa voce. Non risposi, non dissi niente, nemmeno mi concentrai sul suo viso.
Lui insistè aumentando la pressione fra il suo dito e il mio viso, affiancò la mia vita con una mano e mi strinse leggermente
"non sei un egoista, e so che vorresti aiutare tutti, ma non puoi sempre farlo"
"è la prima volta che non ci riesco" ammisi
"non capisco niente di economia, tanto meno so cosa intendi quando dici che serve per mantenere questo posto in piedi, ma ti conosco e so che sacrificheresti qualsiasi cosa per qualsiasi persona, se non fossi così a quest'ora non ti staresti dannando"
"odio questo lato di me" dissi, stavolta facendo incastrare i nostri occhi
"amo questo lato di te" disse con un tono basso ma sicuro, dolce ma crudo di verità.

Sorrisi come una bambina, probabilmente arrossii anche. Daryl sorrise di rimando, spostò entrambe le mani sui miei fianchi e mi fece salire sul bancone marmato.
Sussultai un secondo al contatto col freddo, mi avvicinai per dargli un bacio sulle labbra e lui ne sembrò felice, mi accontentò subito.

Quel bacio era l'unico momento di pace che riuscivo a concedermi, avevo miliardi di problemi in testa e daryl riusciva a farli sparire tutti.

Nessuno dei due sembrava volersi staccare, il bacio diventò più passionale e iniziai a stringere le gambe attorno alla sua vita facendo aderire i nostri bacini.
Lui infilò la lingua ed iniziò a stringermi contro di lui, una sua mano era attorcigliata nel laccio del mio reggiseno coperto dalla maglia che indossavo, mentre l'altra vagava dalla mia coscia fino alla vita, avanti e indietro, stringendo la mia carne.

Staccò la mano dalla mia schiena e la portò sui miei fianchi, incastrando i pollici fra le pieghe fra la mia coscia e la pancia data la posizione seduta che avevo, strinse i fianchi intensamente bloccandomi il movimento del bacino.
Trasalii nel sentire quella stretta, chiusi gli occhi e tirai un respiro.

Mi ricordai di quella volta al santuario.

Daryl inaspettatamente lo capii e smollò subito la presa, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò uno scusa fioco

"non è colpa tua tranquillo" la mia una preoccupazione era che non si sentisse in colpa, non era come quell'uomo, nemmeno lontanamente.

"non voglio fare come la prima volta isa"
"mh?" non collegai immediatamente l'argomento al fatto.
Lui si staccò da me ed io mi dannai per aver trasalito poco prima.
"Non voglio che sia come la prima volta che abbiamo scopato, eravamo entrambi ubriachi, mi ricordo a tratti il tuo corpo e me ne danno ogni singola notte.
Non voglio solo scoparti isabelle, voglio di più" mi guardò negli occhi incatenandomi al suo azzurro chiaro, dio quanto amavo quel colore.
Arrossii alle sue parole così dolci che a tratti riuscivo a credere fossero uscite dalla sua bocca.
Gli presi il braccio e lo tirai a me facendolo sbattere contro il mio busto, una sola domanda mi passava per la testa, e una sola risposta volevo sentire.

Quel 'voglio di più' si era inculcato nella mia testa come un tarlo

"vuoi... amarmi?" titubai nel chiederglielo, avevo paura della risposta non ostante le sue intenzioni fossero chiare, trattenni il respiro senza nemmeno accorgermene.

"no" rispose guardandomi negli occhi. Improvvisamente tornai a respirare e sentii il cuore smettere di battere, mi ero illusa così tanto, avevo rischiato troppo.
D'improvviso mi prese per i glutei e mi tirò a se, prendendomi completamente in braccio, mi diede un bacio sul collo ed io ne rimasi estremamente frastornata, ero perplessa, le sue parole non si ricollegavano ai suoi gesti.

"Voglio amare ogni singolo pezzo di te, voglio assaporare ogni centimetro stando sicuro che il mattino dopo avrò il tuo sapore in bocca e non quello dell'alcol. Voglio ricordarmi ogni tua cicatrice e ogni tua imperfezione. Voglio..."
Mi baciò tutto d'un tratto interrompendo il discorso, voleva passare ai fatti.
Non si staccò dalle mie labbra nemmeno per un secondo, salii le scale tenendomi salda a se ed entrò in camera, mi poggiò delicatamente sul letto mi sfilò i pantaloni e si posizionò disteso sopra di me.
Lo guardai per qualche secondo e sorrisi senza nemmeno accorgermene, gli accarezzai una guancia guardandolo con gli occhi più dolci che avessi mai fatto, lo accompagnai verso il mio volto e lo baciai un'ultima volta, per poi lasciarlo fare.

➳  i will only hurt you,  DD𓆩𓆪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora