io sono la legge

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Feci cenno a Rick e Daryl di seguirmi, ma ignorai completamente Daryl, nemmeno lo guardai.

Ev davanti a me, ed io seguita da rick ed infine daryl uscimmo da quella stanza.

Dalle scale colava sangue proveniente dal piano di sopra, e a metà di quest'ultime il cadavere dell'uomo a cui avevo spezzato il collo.
Mi soffermai a guardarlo, non potevo credere a ciò che avevo fatto.
Mi bloccai lì, senza poter muovere un muscolo.
A riportami sulla terra fu rick che mi mise una mano in spalla e mi disse che avevo fatto ciò che andava fatto.

Facile a dirsi.

Ripercorrere quelle scale fu un inferno, ma l'inferno fu ancora più ardente quando mi resi conto che tutti, tutti quelli che erano in stanza con me avevano visto ciò che avevo fatto, avevano visto i miei peccati e le mie debolezze.

Sentii come un cappio al collo stringersi

Passati altri due cadaveri ev percepì non stessi bene.
"nessuno ti sta, o ti ha giudicata belle"
"Esatto, isabelle nessuno, nessuno qua è in grado di poterti giudicare credimi" aggiunse rick.
Tutti avevano proferito parola, tutti tranne daryl.
Scorsi il suo volto dietro la testa ondulata di Rick. Incrociai i suoi occhi ghiacciati per un secondo, e me ne pentii subito.
Riportai lo sguardo su rick e senza dire una parola mi rigirai per tornare a camminare.

Ci stavamo avvicinando all'uscita sempre di più, potevo sentire le voci delle persone che si erano preoccupate per tutti quelli che erano usciti.

Ecco le porte, ed ecco l'aria mancare.

Tutti pensavano fossi morta, tutti là fuori avevano celebrato il mio funerale.
Strinsi i pugni fino a far diventare le nocche bianche.

Ecco le porte d'uscita, vedevo le persone accalcarsi per sapere chi altro mancasse.
Fortunatamente ero coperta da ev, ma quella copertura sarebbe durata ben poco.

Fare un passo diventò sempre più pesante, sempre più faticoso, sentivo i fotografi e i giornalisti piombarsi sui miei amici, e sapevo che di lì a poco si sarebbero piombati su di me.
Odiavo il fatto che nel campo fossero entrate anche persone comuni, certo, mi rendevo conto fosse egoista il mio pensiero ma fino a prima che me ne andassi i giornalisti erano solo un lavoro del mondo esterno.

Mi girai di scatto, per ritrovarmi rick faccia a faccia.
Mi avvolse in un abbraccio che non ricambiai, ero stanca, ero sfinita e di lì a poco mi sarei consumata ancora di più.

"sei forte Belle, puoi farcela" disse, ed effettivamente mi diede la forza per uscire da lá dentro.

Porte spalancate, i rumori non più ovattati erano diventati forti e pungenti.

Riconobbi alcune persone, che vedevo stessero cercando di fare spazio, non si respirava e trovavo al quanto irrispettoso quel comportamento nei nostri confronti.

"LONTANO TUTTI" urlai.
Io comandavo quel posto, e doveva essere ben chiara questa cosa.
I ragazzi addestrati, i militari di altri gruppi mi ascoltarono all'istante, ed io ringraziai con un cenno di testa.

I giornalisti invece, no, forse non gli era stato spiegato che io dovevo essere ascoltata all'istante.

Qualcuno dei militari mi aiutò tirando indietro i giornalisti e grazie a dio, finalmente un volto amico.
Ev schizzò via correndole incontro.

➳  i will only hurt you,  DD𓆩𓆪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora