l'ultima notte prima dell'inferno

75 5 7
                                    

"andiamo su su" disse
lo guardai dubbiosa, a chi si riferiva? cosa voleva fare? e dove voleva andare?

"Forza delacroix dai non ho tempo da perdere" sfilò dalla sua cintura una pistola, avanzai cautamente, il gesto di davidson mi fece sorridere però, era un uomo senza coraggio, era un vigliacco e chiamarlo uomo era un regalo.

"cosa spara palle?" chiesi sorridente a davidson riferendomi alla calibro che teneva in mano, alcuni in stanca sbuffarono in una risata velata.
Davdison non sembrò andrgli a genio la mia ironia. Dimenò la pistola di modo da farmi capire che avrei dovuto muovermi.

cercai di fare qualche passo avanti ma senti la presa di Daryl farsi più forte.
"Daryl perfavore" avevo gli occhioni di un cerbiatto, non volevo finisse nei casini per me.
Scosse la testa in segno di negazione, mi pregò con lo sguardo di rimanere. Staccai il braccio violentemente e di scatto, mi dispiaceva da morire trattarlo in quel modo, proprio quando lui mi teneva stretta a sé io dovevo andarmene.

uscii dalla stanza seguita da Davidson che chiuse la porta metallica provocando un rumore assordante.

Davidson mi conosceva, mi conosceva bene. Non sapevo dove volesse andare a parare.

Mi portò in una piccola sala con solo una scrivania e due sedie, ed una fioca illuminazione.

"accomodati"
si certo, ora era diventato gentile ed altruista. Feci come richiesto, e lui si sedette dall'altra parte della scrivania di fronte a me. Dalla porta della stanza non ancora chiusa sbucò un uomo, lo avevo gia visto da qualche parte insieme a davdison ma non sapevo riconoscerlo.
Era scuro, probabilmente cubano o del sud america, capelli neri e folti, occhi privi di significato e monotoni.

"devi avere fame, louis portale un panino e dell'acqua" lo guardai sbigottiita, dove era l'inganno?

"senti delacroix-" iniziò subito, ma lo interruppi all'istante
"perche non mi hai ancora uccisa?" chiesi
"perche tu hai accesso ai file ed io no, pensavo fosse scontato" rispose
"ma cosa dici, il nosto era un comando operativo condiviso, anche tu ne hai l'accesso"
"si, si, sei rimasta indietro lo so. Quando è scoppiato tutto questo casino i protocolli sono diventati più rigidi, e di ogni base militare che aveva un comando operativo condiviso lo hanno ridotto a un comando esclusivo. E pensa un po', hanno scelto te"

Mi spiegò, mentre il suo dito indice picchiettava e strusciava sulla scrivania.
aveva senso, aveva senso avessero scelto me data l'esperienza posseduta.

"e gli altri a che ti servono?" chiesi, capii il motivo nel tenere in vita me, ma tenere in vita gli altri per quale ragione?
"se uccido uno degli altri, saresti capace di tagliarti dita e strapparti il volto pur di non farmi aprire quei file"
era vero, era più che vero, avesse fatto qualcosa a uno dei miei compagni sarei impazzita.

Arrivò il cibo, e lo mangiai con qualche senso di colpa che buttavo giù insieme ai bocconi di pane e carne. Mi dispiaceva essere l'unica a riempirsi la pancia, stavano soffrendo e patendo la fame quanto me.
Avrei voluto portarne qualche pezzo, o direttamente tutto, ma non sarebbe bastato per nemmeno la metà di loro e si sarebbero scannati.

"Alexandre sta male comunque" dissi, lo avevo steso poche ore prima, e stavo iniziando a sentirmi in colpa.
Sapevo Davidson nutrisse una certa simpatia per lui, erano imparentati in qualche lontano modo, forse era per quello.

"vedrò cosa fare" rispose.

Era furbo, mi stava trattando bene a grandi linee, sapeva di non dovermi far incazzare e si stava comportando in modo tale che non succedesse.

Davidson mi portò nel suo ufficio, i miei occhi ci misero un po' ad abituarsi allo sbalzo di luce fra il piano di sotto nel quale eravamo e le stanze illuminate.

Il tragitto fu lento, particolarmente lento.
Stava attento che non ci fosse nessuno, ciò mi portò a trarre la conclusione che tutte le persone presenti al campo non erano a conoscenza che Davidson stesse facendo tutto ciò.
Ma non si erano accorte che il consiglio era sparito? e che anche la mia squadra lo era?
Mi prevalsero molte domande, troppe domande e poche rispose.
Arrivati nel suo ufficio mi diressi da sola verso la sua scrivania.

➳  i will only hurt you,  DD𓆩𓆪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora