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"non credo di essere l'uomo adatto per te isa" disse tutto d'un fiato, sembrò confessare un peccato. allentò la presa sui miei fianchi.
Ero stanca di tutte le sue cazzate, presi il suo volto e lo baciai, schiacciandomi completamente sulle sue labbra, portando tutto il mio peso su di lui nella speranza di zittirlo
"sono stanca delle tue cazzate" mi staccai per brontolarlo a pochi centimetri dalla bocca.
Sospirò, ancora non se lo era messo in testa. Mi rimboccai le maniche
"Sei l'unico uomo adatto a me, il giorno in cui te lo metterai in testa aprirò champagne te lo giuro"
sorrise debolmente, ma comunque sorrise"ti ho mai detto che il mio colore preferito è l'azzurro?"
"ah si? e da quando?" disse solleticandomi i fianchi e alzandosi per arrivare al mio viso.
"da quando ci siamo scontrati la prima volta nel bosco" mi sembrò vedere i suoi occhi illuminarsi. Erano passati tempi dal nostro primo incontro e ricordarli mi faceva una certa nostalgia, e probabilmente anche a lui."So di chi mi sono innamorata, so chi amo, conosco la persona che ho davanti e sono abbastanza adulta da capire che sei molto più che la persona adatta a me, tu es mon amour, l'amour de ma vie" dissi l'ultima parte in francese perché sentivo poter esprimere meglio i miei sentimenti con la mia lingua madre. Daryl mi stampò un lungo bacio sulle labbra, e intanto preso dal mio discorso e da quel bacio non si era accordo delle mie mani che entravano delicatamente sotto la sua maglia.
Sentivo la pelle segnata da trecce di ferite ormai cicatrizzare, tessuto tagliato da solchi e linee irregolari, pelle ruvida che si accostava alla sua pelle liscia e pulita.
Staccatosi dal bacio si accorse delle mie mani e si irrigidì istantaneamente
"isabelle perfavore" supplicò, quasi era una lamentela e quasi mi dispiaceva farlo star male in quel modo
"daryl sono io, va bene" non si rilassò comunque, rimase impietrito sotto ai miei tocchi.
Smisi di toccargli la pelle e afferrai i bordi della maglietta per sfilargliela, me lo fece fare ma una volta a petto nudo accorse a spengere l'abat-jour, l'unica luce che lo illuminava era quella della luna che filtrava dalla finestra."perché?"
"sono pieno di cicatrici isa"
"e quindi?" non riuscivo a capire il nesso fra le cicatrisci e il non voler togliere la maglia "non mi piacciono, tutto qui"sentivo non mi stesse dicendo la verità, conoscevo daryl ed ero consapevole del fatto che mai gli fosse importato piu di tanto di quelle cicatrici. Tante volte in diverse occasioni si era tolto la maglia davanti a tutto il gruppo senza troppi scrupoli
"daryl" lo richiamai facendogli capire che doveva dirmi la verità
"è cosi, se non ci credi non è un problema mio" mi rispose scontroso, mi spostò da sopra di lui con poca gentilezza e si alzò dall'letto
"ma che ti prende" alzai le mani in aria per poi fare precipitare sul letto provocando un piccolo rumore ovattato
"niente". aprii le finestre, poco dopo si avvicinò ai suoi jeans ancora per terra e tirò fuori un pacchetto di sigarette per accendersene una mentre tornava alla finestra, poggiò i gomiti sul davanzale e iniziò a fumare.
Mi alzai dal letto e mi avvicinai a lui, poggiai una mano sulla sua schiena e si pietrificò nuovamente al tocco mettendosi in posizione eretta davanti alla finestra, scostai la mano e mi misi davanti a lui, per raggiungere la sua altezza decisi di sedermi sul davanzale, feci pressione con le mani e un saltello, Daryl circondo subito la mia vita con le mani per la paura che potessi precipitare di sotto. Sorrisi al gesto e lui abbassò lo sguardo imbarazzato.
Gli presi il viso con una mano e lo riallineai al mio
"ti ho mai detto che dovresti smettere di fumare?" dissi sfilandogli la sigaretta di bocca
"ti ho mai risposto che non me ne frega un cazzo?" cercò di riprendersela ma io allungai la mano fuori dalla finestra, sporgendomi un po di più. Lo sentii stringere ancora di più il braccio attorno alla mia vita, facendo aderire i nostri busti
"ti ho mai risposto a una risposta del genere dicendoti che anche a me non me ne frega un cazzo?"
spensi la sigaretta sul davanzale della finestra e lui non disse niente, non era da daryl fare finta di nulla, rispondeva sempre quando provavo ad infastidirlo, invece stavolta era a disagio.
Gli presi il viso con entrambe le mani e lo guardai negli occhi alla ricerca del perché non volesse togliersi la maglia.
"sei bellissimo, lo sai vero?" era difficile per me dire complimenti del genere, in realtà non mi piaceva né dire né riceverli, mi sentivo estremamente a disagio in queste occasioni. Ma sembrava avessi fatto centro, gli occhi di daryl si illuminarono e si fissarono nei miei increduli delle mie parole.
"Avevi davvero paura che potessi smettere di piacermi per delle cicatrici mon amour?"
non rispose, si staccò da me e si andò a sedere sul bordo del letto mettendosi le mani in testa, incastrandole fra i capelli.
Quindi era proprio quello, aveva paura.
Scesi dal davanzale e mi inginocchiai davanti a lui, mi insinuai fra le sue gambe e gli misi le mani sul petto, iniziai a baciare le sue cicatrici, percorrendone i solchi con le labbra, mentre ne baciavo una con la mano tastavo la sua pelle per cercare la prossima. Lo sentii tremare sotto ai miei baci, con la coda dell'occhio notai stesse stringendo le lenzuola sotto di lui, ma non sembrava farlo con piacere, piu con rabbia oserei dire.
Passai alla schiena, dove le cicatrici erano decisamente di più che davanti, le baciai tutte, senza farmene sfuggire nemmeno una, partii dal basso per poi finire verso le spallle.
Nonostante i solchi e i segni sulla pelle di daryl fossero finiti non volevo staccare le mie labbra dalla sua pelle calda.
Passai al suo collo dove lasciai una scia di baci, attorcigliai le mani sopra le sue spalle, facendole cadere lungo il suo petto.
Mi poggiai sulle ginocchia e feci aderire il mio petto alla sua schiena, gli presi il volto con una mano e lo portai all'indietro, feci salire una mano sul suo collo sentendo il suo pomo d'adamo alzarsi ed abbassarsi.
Lo baciai e lui sembrò compiacersi, alzò le sue mani verso di me e mi prese i capelli tenendoli in una coda leggera di modo che non gli cadessero davanti, strinsi il suo viso fra le mani come se da un momento all'altro potesse sparire.
Mi fece spostare in avanti, a cavalcioni su di lui.
I baci che mi dava non avevano doppio fine, erano solamente baci casti carichi d'amore.
Si lasciò cadere all'indietro facendomi sdraiare sopra di lui
"Mi piacerai sempre daryl, in tutti i modi, con e senza cicatrici" dissi girandomi su un fianco, e poggiando la mia testa sul palmo della mano.
Mi sorrise imbarazzato, non avevo mai visto un daryl così timido e insicuro
"beh oddio forse senza capelli no" dissi ridacchiando
"ma sta zitta" ridendo mi lanciò un cuscino in faccia facendomi perdere l'equilibrio.
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Scusatemi, ho avuto un problema con questo capitolo e non so come, ma praticamente più di metà parte non si è pubblicata (me ne sono accorta solo adesso, scusatee).
Buona lettura🎀🩷
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➳ i will only hurt you, DD𓆩𓆪
Fanfiction𝑻𝒓𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 ˚⋆。°✩₊✩°。⋆˚⁺ "devi lasciarmi andare daryl, va bene così" "no, no isabelle non posso perderti sei, sei tutto quello che mi è rimasto" disse con lacrime agli occhi #1 posto in "Daryldixon" 210 storie #1 posto in...