la riunione sottomarina

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"Tre tritoni col tridente
Troppe trote hanno tritato
E i trichechi tremolanti
Son traditi dal tramonto..."

Come tutte le sere le sirene cantavano in coro nuotando a due a due per raggiungere la Regina Madre. Sybil era partita da diversi giorni, dopo che la Regina le aveva accordato il permesso speciale di raggiungere la Terra e questo le aveva gettate nel malcontento.
Da molti anni desideravano uscire dal mare, ma la Madre era sempre stata irremovibile: il mondo era un posto pericoloso per gli stessi uomini, figuriamoci per delle sirene.
Quella sera, dopo una piccola riunione avevano deciso di chiedere alla Regina delle spiegazioni su quall'ingiustizia.
Così procedettero nell'acqua muovendo corpi aggraziati, mentre capelli verdi fluttuavano tra le onde:

"Al tramonto ogni tricheco
Trova troppi trabocchetti
Nella trama dei tritoni..."

Poi, una a una, si disposero davanti alla Regina che sedeva placida sul trono, mentre aspettava che le sue figlie pronunciassero la buonanotte, prima di sparire nelle grotte sottomarine per abbandonarsi al sonno.

"Madre," disse Aria, la più grande di loro

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"Madre," disse Aria, la più grande di loro . "Perché hai accordato a Sybil il permesso di andare sulla terra? Lo sai quanto ci tenevo a partire...". Aveva venticinque anni e gli ultimi quindici li aveva passati sognando di conoscere gli umani da vicino. Lo aveva chiesto alla Regina che aveva sempre detto di no, senza fornire spiegazioni...
"Il mondo è pieno di pericoli, figlia", rispose la Regina guardandola con affetto.
"Ma a Sybil hai dato il benestare!", esclamò un'altra sirena che galleggiava accanto ad Aria. Aveva solo quindici anni ma si sentiva pronta per affrontare il mondo lassù. Era coraggiosa e ogni sera si attardava sugli scogli a litigare con i gabbiani che volavano sulla sua testa. Loro ridevano e la  prendevano in giro per quel suo desiderio di vedere le persone da vicino. Lei si irritava e una volta gli aveva persino lanciato un sasso!
"Figlie mie", continuò la Regina con voce grave. "Sulla terraferma gli uomini danno la caccia alle sirene. I nostri scheletri sono rari e pregiati. Io posso difendervi dalle aggressioni, ma non dai traumi ai quali andreste incontro. A nessuna di voi, nemmeno a Sybil voglio concedere il dono delle gambe per confondersi tra gli umani. Non siete abbastanza indipendenti! Tuttavia, Sybil è stata molto coraggiosa. Ha salvato un marinaio che stava annegando, così ho deciso di farle questo regalo".
"Mia madre e Regina!", fece indignata Aria. "Pensa a tutti i marinai che ha lasciato annegare!".
A pochi passi da lì, alcuni scheletri galleggiavano vicino al relitto di una barca.
"Quei marinai sono morti perché hanno battuto la testa sulle rocce, tuffandosi". Ribatté la Regina. "Voi sapete quanto gli umani siano attratti dal canto antico, tuttavia avete cantato con Sybil una notte dopo l'altra e ora vorreste dare tutta la colpa a lei", concluse in tono solenne.
Ora le sirene avevano chinato il capo, ricordando quegli uomini che erano caduti uno a uno al suono delle loro voci.
Infine Aria esclamò: "La tua volontà è sacra, o madre di tutti i mari. Noi ci ritiriamo per la notte!".
La Regina sorrise. Per l'ennesima volta era riuscita a placare gli animi delle sua giovani figlie.
Si adagiò sul trono e le guardò raggiungere le grotte cantando:

"Il tritone ha troppe triglie
Trenta trote ha cucinato,
Il tricheco traditore
Trotta tremulo al tramonto..."

                  
                               ✨🐚🐚🐚✨

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