La Flying Car

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Quando Jim tornò, era vestito di tutto punto, con un paio di jeans scoloriti e una maglietta lilla.

Si era pettinato accuratamente e ora i capelli nerissimi ricadevano molli sulla fronte in un ciuffo.

"Seguimi, Sybil!", disse sorridendo rivolto alla sirena. "Voglio portarti a visitare la città".

Sybil era appena uscita dalla piscina e si era asciugata con l'aiuto di Karen.

Saltellando, seguì Jim fino alla flying car che brillava sotto i raggi solari in un angolo del grande giardino.

"Jim, non fare tardi per pranzo!", fece Karen. Era felice di vedere suo figlio così allegro dopo i mesi bui che aveva passato. Sembrava davvero che la presenza della sirena avesse il potere di risollevargli il morale.

"Tranquilla mamma!", rispose lui. "Io e Sybil mangiamo qualcosa da XFood. Hanno anche il cibo per sirene". Concluse aprendo la portiera della macchina. Poi porse la mano a Sybil esclamando: " Salta dentro".

Prendendo la mano di Jim, Sybil fece un balzo dentro l'abitacolo e si adagiò sul sedile. Tutto le sembrava incredibile.
Nel giro di 24 ore la sua vita era cambiata completamente, trasformando una giovane sirena come lei in una donna della terraferma, proprio come quelle che aveva invidiato in silenzio, mentre le spiava nascosta dietro gli scogli.
Adesso Jim si era seduto sul seggiolino del conducente e stava sfiorando uno schermo davanti a sé, sul quale si illuminarono alcuni caratteri colorati seguiti da numeri.

Guardò tutto con gli occhi spalancati e prima che potesse chiedere a Jim cosa stesse facendo, lo strano veicolo si era alzato in volo, galleggiando a circa un metro da terra.
Sybil lanciò un gridolino, poi il vento cominciò a scompigliarle i capelli verdi che fluttuavano nell'aria.

"Ti piace?", domandò Jim voltandosi a guardarla.

"È bellissimo!", rispose lei.

"Con questa posso portarti dove vuoi", continuò il ragazzo, mentre l'auto usciva dal giardino sfrecciando al di sopra del cancello.

Adesso davanti a loro brillava una lunga fila di grattacieli argentati che si avvicinavano sempre di più.

Sybil non aveva mai visto simili costruzioni. Era abituata a vivere tra le rocce e le grotte in cui cercava riparo prima di dormire, la natura era sempre stata la sua unica casa.

La macchina continuava a sfrecciare nell'aria a tutta velocità.
In lontananza Sybil vide brillare il mare azzurro e subito fu pervasa da un'ondata di nostalgia per la Regina di tutti i mari e per le sue sorelle in fondo all'oceano.

Ma la nuova realtà era troppo eccitante per soffermarsi a lungo su questi pensieri.

Jim rideva divertito da quella corsa in auto, con i capelli arruffati dal vento.
Quella era una delle giornate migliori che gli fosse capitata negli ultimi due mesi e voleva godersela fino in fondo.

In qualche modo l'arrivo di Sybil gli aveva capovolto l'esistenza e la monotonia in cui versava era stata finalmente interrotta da un evento straordinario.
Non era stato così allegro dal periodo precedente la perdita del povero Spot.

Nel frattempo la macchina aveva raggiunto una lunga pista che costeggiava il mare

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Nel frattempo la macchina aveva raggiunto una lunga pista che costeggiava il mare.
Quando Jim abbassò lo sguardo, vide una sagoma familiare che camminava sul marciapiede.

Subito sfiorò il display davanti a sé, fermando il veicolo che si adagiò dolcemente sulla pista pochi metri più avanti. Poi Jim gridò: "Hey Lord! Sono qui!" .

Poco dopo il suo amico Lord scese dal marciapiede, attraversò la pista e li raggiunse.

"Stai mostrando la città a Sybil? Non hai paura che la vedano i cacciatori di sirene? Oppure quelli sfigati che allevano le sirene come cuccioli?".

Sybil salutò il ragazzo con un gesto della mano, ma quelle parole la turbarono.
La Regina le aveva detto che tra gli umani esistevano persone molto crudeli che si divertivano a fare del male alle loro simili .
Tuttavia lei non ci aveva mai creduto del tutto, pensando che avesse confezionato una piccola bugia per dissuaderla da raggiungere la terraferma.

Adesso l'esternazione di Lord rendeva concreti i timori che le aveva già manifestato la Madre dei mari.

Jim sembrò intuire i suoi sentimenti.

"Andiamo, Lord!", disse all'amico. "Questi discorsi stanno spaventando Sybil! Le sirene di cui parli si erano avventurate da sole per le campagne, dove non ci sono né controlli né telecamere. Sybil non è sola.
Finché si troverà in questo posto io le starò accanto e non permetterò a nessuno di farle del male. Dovranno passare sui mio cadavere!".

Sybil arrossì. Quella dichiarazione così piena di fervore la fece sentire lusingata.

Era arrivata sulla terraferma da poco, piena di speranze, ma mai avrebbe immaginato di ricevere tanto affetto da un ragazzo.
Lo guardò: il suo viso aveva un'espressione impavida e schietta.
In quel momento i suoi occhi azzurri erano trasparenti, come il mare in cui la giovane aveva nuotato fino al giorno prima.

La conversazione tra Jim e Lord durò ancora per qualche minuto, poi Jim esclamò: "Che cosa ne dite di andare tutti a pranzare da XFood?".

"Certo!", rispose subito Lord. "Ma oggi paghi tu, spilorcio!", scherzò, rivolgendosi all'amico

Sybil sorrise al pensiero di mangiare per la seconda volta in quello strano posto tutto viola e pieno di terrestri.

Certo, la sera prima era stata aggredita da uno sconosciuto, ma di fronte al coraggio di Jim il suo timore era scivolato via. Aveva capito quanto il suo amico fosse intraprendente. E poi aveva al collo il ciondolo con cui avvertire la Regina di tutti i mari in caso di pericolo.

La Madre dei mari era potentissima, manteneva sempre le sue promesse.
Le aveva giurato di proteggerla e lei era persuasa che lo avrebbe fatto.

Nessun terrestre avrebbe potuto competere con la sua potente madre

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Nessun terrestre avrebbe potuto competere con la sua potente madre.
Durante i vent'anni trascorsi nei fondali aveva visto di cosa era capace la loro Regina.

Intanto Lord aveva aperto il sedile posteriore della macchina ed era saltato dentro.

Non appena richiuse lo sportello, Jim sfiorò di nuovo il display davanti a sé e la macchina si sollevò per ripartire a tutta velocità, sfrecciando nel caldo estivo, mentre le risate dei tre ragazzi si perdevano nell'aria.

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A presto 🧜🏻‍♀️💙🌺
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