Una fiaba notturna

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Circondata da un mare tiepido, l'isola quella notte brulicava di vita.
L'acqua era una distesa d'argento puro, orlata di schiuma sottilissima che crepitava e ribolliva prima di frantumarsi sul frangiflutti tra mille riflessi verdi e blu.
La superficie si increspava sotto la spinta del vento il quale a tratti alitava, cullando i fiori e le palme sparsi sulle dune in tante piccole oasi.

Le sirene avevano appena finito di rivolgere i loro canti alla luna che adesso risplendeva sopra di loro, quando un minuscolo granchio si arrampicò su uno scoglio lì accanto e, raggiunta sommità, si drizzò sulle zampe posteriori e iniziò a muovere le chele a tempo di musica.

"Fly me to the moon

Let me play among the stars

Cantò con voce allegra.

And let me see what spring is like

On a-Jupiter and Mars

In other words, hold my hand

In other words, baby, kiss me..."

Il suo canto era accompagnato dalla melodia della cetra che Aria strimpellava seduta sullo scoglio più alto.

Poi la musica cessò e il granchietto si guardò intorno soddisfatto, mentre il gruppo di sirene applaudiva con energia.

"È stato un piacere!", disse facendo un inchino. "Ora non resta che aspettare la Regina!", concluse felice. E, sceso in fretta dalla roccia, si tuffò tra le onde e sparì nelle profondità del mare.

Ola, la più giovane delle sirene, stava fissando la luna con aria nostalgica: "Chissà che fine ha fatto Sybil

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Ola, la più giovane delle sirene, stava fissando la luna con aria nostalgica: "Chissà che fine ha fatto Sybil. Chissà se sta bene", sospirò.

All'inizio aveva provato invidia all'idea che la sorella avesse raggiunto la terraferma, coronando un sogno che lei stessa coltivava da tempo.

Poi quel sentimento era mutato in apprensione, pensando ai pericoli che imperversavano al di fuori del mare.

Ultimamente avvertiva la mancanza di Sybil, con la quale in passato si era trattenuta a giocare e cantare sugli scogli ogni sera nella perfetta armonia di quell'isola incantata.

"Sybil sta bene di sicuro", ribatté Aria. "Secondo me ha già fatto amicizia con tutti i ragazzi che ha incontrato a terra...Ve la ricordate sotto i mari? Non faceva che chiamare i marinai!
Lei è sempre stata molto vivace, forse troppo!"

Ve la ricordate sotto i mari? Non faceva che chiamare i marinai! Lei è sempre stata molto vivace, forse troppo!"

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