Il sogno di Jim e Sybil

70 16 126
                                    

Jim era steso sul letto di camera sua quando la porta elettronica si aprì mostrando Sybil.

Erano tornati a casa da circa un'ora dopo il pranzo da XFood, poi entrambi avevano fatto una doccia e si erano cambiati.

Karen aveva donato a Sybil un vestito comodo da portare per casa. Era morbidissimo e blu come i fondali marini dai quali proveniva.

Per la prima volta in vita sua, la ragazza indossava vestiti proprio come gli esseri umani e questo le faceva provare emozioni mai sperimentate prima.
Per lei era incredibile sentirsi simile alle donne terrestri, sempre così belle ed eleganti. Un sogno che coltivava da quando era piccola...

"Posso entrare?" disse rivolta a Jim.

"Oh! Sybil!", fece lui. "Ma certo, vieni pure!".

Sybil entrò saltellando e si sedette sul letto accanto a Jim.

"Ti è piaciuto il cibo di XFood?" chiese Jim, che non conosceva i gusti delle sirene.
Aveva studiato un po' delle loro abitudini a scuola, ma ignorava ancora molte cose, pur nutrendo una passione per la loro specie.

"Era squisito!", esclamò Sybil. Da pochi giorni aveva iniziato a mangiare il cibo per gli umani, ma si era subito abituata a quei nuovi sapori.
Cercava sempre di non esagerare, come le aveva raccomandato la Regina madre, ma quelle pietanze le sembravano prelibatezze, abituata com'era a nutrirsi esclusivamente di alghe.

"Xfood ha solo cibo fresco. È una vera rarità qui da noi". Disse Jim.

Da anni in città si mangiavano quasi esclusivamente prodotti sintetici. I leader avevano proibito ogni coltivazione con la scusa che l'agricoltura avrebbe inquinato l'ambiente. In realtà i terreni erano avvelenati dai loro esperimenti e adesso l'unico cibo genuino proveniva dal vecchio mondo, dove i campi erano ancora fertili.

Tuttavia questi alimenti erano riservati alle élite che abitavano la città e pochi potevano permettersi di comprarli.

"Cos'è quello?", chiese Sybil, indicando uno schermo sul muro davanti a lei.
Era un grande monitor su quale passavano le immagini di Jim e della sua famiglia: Karen e il marito accanto alla piscina, Jim che lavorava al computer, Rocky che correva in giardino...

La vita delle persone veniva ripresa dalle telecamere che registravano e fotografavano tutto per poi riprodurlo sugli schermi domestici.

"È un televisore", rispose Jim. "Qui puoi vedere immagini provenienti da tutto il mondo, ma anche da questa casa".

Jim sfiorò il quadrante del suo orologio da polso, una sorta di smart band trasparente dove brillava una fila di icone blu. Subito le immagini sullo schermo cambiarono.

Adesso era comparso un cielo stellato nel quale galleggiava una navicella che spargeva bagliori muovendosi veloce tra i pianeti.

"Questa è una nave spaziale" spiegò Jim. "Molte persone ne hanno una...anch'io la vorrei ".

"E non la puoi comprare? Ma vola veramente nello spazio...?", domandò Sybil, affascinata. La Regina di tutti i mari gliene aveva parlato spesso, ma lei non ne aveva mai vista una.

"I miei non vogliono" sospirò Jim. "Mio padre le progetta e potrei averne una molto facilmente, ma lui dice che nello spazio sono morte troppe persone e non vuole assolutamente che io la compri..."

"Se è così, sarà per il tuo bene... sai, anche la Regina dei Mari non voleva che io venissi sulla terraferma. Si è convinta a darmi il permesso perché ho salvato un marinaio. È stato una specie di premio...".

Gli occhi di Jim brillarono. "La Regina dei mari!", esclamò. "Come mi piacerebbe incontrarla..."

Sybil sorrise. "Vorrei tanto fartela conoscere, ma non posso più tornare nell'oceano,
ora che l'ho lasciato...le antiche leggi non lo consentono...".

Il Canto Del Pianeta Avatar Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora