Capitolo 26

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Rimasero in camera di Shoto per un'ora buona, chiacchierando un po' di tutto ed evitando di parlare di quello che era successo con Inko o di altri argomenti momentaneamente spiacevoli.

Izuku apprezzò molto la capacità che i fratelli Todoroki ebbero di distrarlo. Era esattamente ciò di cui aveva bisogno. Non voleva più parlare di sua madre, di suo padre, di Enji o di bullismo fino ad almeno il giorno successivo. Aveva bisogno di tempo per pensare esclusivamente a se stesso, nonostante potesse sembrare egoista. Ne era pieno.

I fratelli Todoroki erano un terzetto interessante. Fuyumi, la più grande, era quella briosa, il componente tanto in grado di far ridere quanto di portare all'esasperazione. Poi c'era Natsuo, più tranquillo, che era una specie di via di mezzo tra la sorella maggiore e il fratello minore. Rideva, faceva battute, ma in qualche modo rimaneva sempre piuttosto contenuto. E poi c'era Shoto, il più piccolo, che alzava gli occhi al cielo per qualsiasi cosa gli altri due dicessero e sogghignava solo quando era certo che non lo stessero guardando. Izuku capì che alla fine il modo in cui quest'ultimo l'aveva sempre trattato non era poi molto diverso da come trattava anche i due fratelli. L'apparente distacco e la freddezza erano un suo tratto tipico. Era però certo che li amasse, e per capirlo bastava guardare i suoi occhi. Faceva l'indifferente, o almeno ci provava, ma il legame che aveva con loro gli si poteva leggere nello sguardo. E come avrebbe potuto essere diversamente, dato che di fatto lo avevano cresciuto loro?

In quel momento, Natsuo e Fuyumi stavano litigando per finta, come sempre. Lui sosteneva che il miglior film di Harry Potter fosse il terzo, mentre lei dichiarava che fosse ovviamente il sesto quello meglio riuscito e più avvincente. Se doveva essere sincero, Izuku trovava che il sesto fosse in realtà un po' noioso, ma non l'avrebbe detto nemmeno sotto tortura. Mai dar torto a Fuyumi.

<Ma Fufù, nel terzo Hermione da un pugno a Draco da grande badass bitch qual è> stava protestando Natsuo. <Nel sesto invece vedi solo Harry drogato!>

<Non è vero, brutto babbano!> lo insultò lei. <Ci sono un sacco di altre tematiche interessanti. La relazione di Ron, la Stanza delle Necessità, e...>

<Sì, ma è una palla!> replicò Natsuo alzando gli occhi al cielo. <È tutto così grigio e triste.>

<Ma tu sarai grigio e triste, brutto...>

<Sì, sì, okay> s'intromise Shoto spazientito. <Molto bello e avvincente. Io però ho fame.>

Calò un improvviso silenzio. Natsuo e Fuyumi si fissarono un istante, poi guardarono Izuku. Sotto lo sguardo sbigottito di Shoto, scoppiarono a ridere tutti e tre.

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Il mattino successivo, Izuku venne svegliato da una strillante sveglia – che chiaramente non era la sua – in un letto che non era il suo. Alzò la testa con gli occhi mezzi chiusi, e la prima cosa che vide fu il sedere di qualcuno.

<Ma che cosa...>

Si tirò su con le braccia. Capì di essere nella stanza di Shoto.

Sul pavimento giacevano ancora i piattini in carta del cibo giapponese che avevano ordinato a domicilio la sera prima. Ricordò con un mezzo sorriso che i tre fratelli Todoroki avevano fatto "Bim-bum-bam" per decidere chi dovesse andare a prenderlo alla porta di casa, ma non l'avevano incluso perché l'unica cosa su cui erano stati d'accordo era stata che lui fosse l'ultimo a dover scendere in salotto. Persino Shoto non si era opposto. Gli aveva scaldato il cuore quella premura.

Non ricordava quando si fossero addormentati, sapeva solo che era successo. Avevano mangiato continuando a chiacchierare e alla fine dovevano essere crollati. Fuyumi era scompostamente riversa da un lato del letto, Shoto dall'altro e Natsuo per terra, mentre Izuku si trovava di traverso sul materasso. Fece una smorfia quando si rese conto che il sedere che aveva avuto in faccia tutta la notte era stato quello di Shoto.

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