Fortunatamente l'orario di visite in ospedale era appena iniziato perché Izuku di era fermato a prendere delle riviste da portare alla madre in modo tale che non si annoiasse.
Arrivati davanti alla porta della stanza di Inko, il verdino bussò per annunciare il suo arrivo. Non sapeva se all'interno ci potessero essere dei medici che la stessero visitando.
Katsuki invece stranamente fece un passo indietro, facendo preoccupare Izuku che pensò ci avesse ripensato.
Il biondo si accorse del cipiglio sul viso del ragazzo, gli occhi più cupi e il sorriso era svanito.
- Non mi piacciono molto gli ospedali e l'odore di medicinali mi infastidisce. - Volle precisare per far capire al verdino che ci teneva ad essere ugualmente lì con lui.
Izuku lo guardò con uno sguardo dolce. Poteva farsi vedere forte e duro, ma dentro era una "caramella toffee" con un cuore di buonissimo caramello. Ecco l'organo vitale del biondo. Certamente era così buono e dolce.
- Se non te la senti di entrare capisco. Nemmeno a me piacciono gli ospedali -
Katsuki ci teneva davvero ad essere presente e non lo aveva detto, tanto per dire. Solamente che lui soffriva di "Nosocomefobia", ovvero la paura degli ospedali perché li collegava ad eventi traumatici e perché temeva di contrarvi infezioni e malattie. Ecco perché anche quando si faceva male doveva essere sedato per farcelo arrivare. Era già tanto che fosse riuscito a varcare l'ingresso senza fare dietro front. Ma lo stava facendo per Izuku e si stava sforzando al massimo pur di non scappare via.
- No! Voglio entrare con te e conoscere tua madre. - Rispose deglutendo a fatica.
Izuku avrebbe voluto tanto riempirlo di baci per quello che aveva appena detto, ma quello che invece fece fu ringraziarlo con un enorme sorriso, per poi entrare nella stanza quando sentì un "avanti".
- Piccolo mio! Finalmente ero in pensiero. - Salutò Inko con un enorme sorriso.
- Ciao mamma! Perdonami, sono stato...Impegnato. - Rispose Izuku guardando il biondo.
- Capisco...E lui sarebbe? - Chiese la donna con occhi sognanti.
Il verdino divenne immediatamente rosso, conoscendo la madre, chissà cosa frullava per la sua testa, dal momento che non lo aveva mai visto in compagnia di nessuno se non dei suoi amici.
- Ah...Lui è Katsuki, mamma. Ci siamo conosciuti in spiaggia mentre...Facevo surf. -
- Wow! un altro surfista quindi! -
- Ecco...Veramente no! Ma glielo insegnerò io. -
La donna scrutò il biondino che nel frattempo era fermo accanto a suo figlio muovendo nervosamente la gamba sinistra.
- Allora sei a cavallo, Katsuki! Mio figlio è davvero bravo e non lo dico perché sono sua madre, ma perché lo è davvero. -
- MAMMA! - La richiamò Izuku tornando nuovamente rosso.
- La ringrazio, signora, sono molto felice di fare la sua conoscenza. - Disse educatamente e a bassa voce Katsuki.
Dov'era finito il ragazzo che aveva visto Izuku? Quello che sbraitava in mezzo alla strada perché aveva fame? Il verdino, senza rendersene conto, si avvicinò maggiormente al biondo, facendo toccare le loro mani. Katsuki lo guardò con la coda dell'occhio per vedere se si sarebbe spostato, ma invece Izuku lo stava guardando con occhi che brillavano.
Inko di nascosto prese il cellulare per scattare loro una foto. Sapeva che non era il luogo più bello dove farla, ma non aveva mai visto il figlio così preso da una persona, anche se non lo stava ancora dimostrando appieno. Ma conoscendo il suo bambino aveva intuito che era molto di più di un'amicizia, quella per Izuku e a quanto pareva anche per il biondo.
STAI LEGGENDO
PER COLPA DI UN'ONDA
RandomIzuku è uno dei migliori surfisti del Giappone e si allena di continuo per poter arrivare a realizzare il suo più grande sogno, vincere la Championship Tour. solo cinquantaquattro surfisti verranno selezionati e si sfideranno in cinque tappe, alle...