Non sai mai quanto puoi essere speciale finché non trovi gli occhi giusti che te lo fanno capire.
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- Ora basta Deku! È lavoro! Solo e soltanto lavoro, cazzo! - Urlò Katsuki alzandosi dal divano di Izuku con fare nervoso.
Erano settimane che litigavano sempre per la stessa questione o per meglio dire a causa della stessa persona. Ryo.
- Kacchan! Non è possibile che in quasi venti giorni non abbia imparato le cose fondamentali! Ti costringe a fare gli straordinari solo per starti vicino! Possibile che non lo vedi? - Rispose disperato Izuku.
- No! Non lo vedo e sai perché? Perché sono tue mere fantasie! Deku! Cos'è? Non ti fidi di me? Eh? -
Izuku si alzò a sua volta mettendosi davanti al biondo.
- Certo che di te mi fido! È di lui che non mi fido! Kacchan! Possibile che tu non veda? -
Katsuki era stanco di litigare. Era stanco di vedere triste il suo Nerd.
- No non vedo Deku! E sai perché? Perché io vedo solo te! Amo solo te e voglio solo te! - Gli disse prendendogli le mani.
Il verdino lo guardava con la paura negli occhi. Katsuki per lui era davvero tutto. E se quella crepa che si era formata a causa del nuovo dipendente dei Bakugo si fosse estesa e allargata, lo avrebbe perso. Avrebbe perso l'unica persona che era riuscita a entrargli dentro fino a toccare l'anima, e lo aveva fatto uscire dal buio in cui lui stesso si era cacciato, riportandolo alla luce del sole per scoprire cosa significasse amare ed essere amato. Perderlo sarebbe significato finire definitivamente nell'oblio più disperato, per non farne mai più ritorno.
- Kacchan...io...scusa, hai ragione tu! Ho esagerato. Non mi devo intromettere nel tuo lavoro. -
Izuku decise di ingoiare per l'ennesima volta quel rospo che gli diceva invece di sputare fuori quello che provava e supplicare di mandare via quel ragazzo. Ma non lo fece.
- Deku! Nessuno prenderà mai il tuo posto. Mi credi? - Chiese Katsuki, attirandolo a sé e stringendolo forte.
- Si, ti credo. - Rispose Izuku, sapendo però che in realtà dentro di lui non ne era affatto certo.
- Ascolta, che ne dici se...- Stava per domandare Katsuki quando il suo cellulare squillò.
Quando lo prese per vedere chi fosse, l'espressione del viso mutò.
- Non rispondi? - Domandò Izuku perplesso.
Katsuki non aveva mai rifiutato una telefonata, nemmeno quando si trattava di sua madre, e questa cosa insospettì il verdino.
- È...è...Ryo. - Disse alla fine Katsuki.
La faccia all'inizio sbigottita di Izuku si trasformò presto in una maschera di rabbia.
- Come? Vorresti dire che gli hai dato il tuo numero di cellulare? - Chiese incazzato Izuku.
- Ti-ti spiego dopo, ora fammi rispondere e sentire cosa vuole.-
Izuku alzò le braccia al cielo per poi farle ricadere luongo ai fianchi, incredulo.
- Rispondi! Voglio proprio sentire cosa vuole da te di Sabato! - Sbottò Izuku.
Dopo cinque minuti il biondo ripose il cellulare in tasca e raggiunse nel terrazzo Izuku, che nel frattempo era uscito a sbollire.
- Hey, fa freddo qui fuori. Perché non vieni dentro? - Disse Katsuki con un tono dolce.
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PER COLPA DI UN'ONDA
FanfictionIzuku è uno dei migliori surfisti del Giappone e si allena di continuo per poter arrivare a realizzare il suo più grande sogno, vincere la Championship Tour. solo cinquantaquattro surfisti verranno selezionati e si sfideranno in cinque tappe, alle...