CAPITOLO 45 - INTERFERENCE

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È quando mi allontano che devi venire a prendermi.
È quando sono intrattabile che devi abbracciarmi.
È quando mi chiudo nei miei silenzi che devi venire a parlare con infinita dolcezza.
È quando sono così terribilmente vulnerabile che devi prendermi la mano ad accompagnarmi a te.
Perché sono quei momenti, quei fottuti momenti... cui rischio di perdermi e di perderti.

🌊

Un mese. Un mese al loro primo Natale assieme e Izuku era già al settimo cielo. La mente viaggiava veloce su cosa poter regalare al suo Kacchan. Avrebbe dovuto concentrarsi sull'imminente partenza per le Fiji e pensare alle finali, dove avrebbe dovuto cavalcare onde altissime e affrontare degli avversari davvero in gamba.

Le cose tra lui e il biondo stavano andando abbastanza bene, a parte qualche piccolo battibecco, si poteva dire che erano felici.

Katsuki non tenne più nascosto nulla e Izuku provò a farsi andar bene la presenza di Ryo nella vita lavorativa del suo fidanzato.

Avevano anche ripreso a uscire insieme ai loro amici. Era bello rivedere Shinso, Shoto e tutti gli altri. Erano tutti in qualche modo sempre impegnati e trovarsi era difficile, ma quando succedeva era un'esplosione di gioia e risate.

A Izuku mancavano i suoi due migliori amici, con i quali confidarsi, sfogarsi e magari trovare la soluzione al problema. Ma capiva anche che ormai erano ufficialmente fidanzati con i rispettivi partner e non sempre poteva disturbarli.

Erano le dieci di sera e Izuku, dopo una doccia, decise di mettersi al computer per prenotare i biglietti aerei. Prese il telefono e chiamò Katsuki che rispose quasi nell'immediato.

- Ciao Kacchan, come va? - Chiese non appena sentì la sua voce.

Non sapeva spiegarselo, ma il tono del biondo gli diceva che qualcosa non andava, anche se gli era appena stato detto tutto il contrario.

- Ascolta, sto prenotando i biglietti per le Fiji. Che ne dici di farlo assieme? Passi da me? - Chiese dolcemente.

Il biondo ci mise un po' a rispondere a tale domanda. Disse solo che lo avrebbe raggiunto immediatamente.

- Va bene allora ti aspetto! Ciao. -

Izuku appoggiò il cellulare sul tavolo. Perché aveva la sensazione che sarebbe accaduto qualcosa?

Si sdraiò sul divano e accese la tv. Avrebbe guardato un film o un programma nell'attesa che Katsuki arrivasse.

Il campanello suonò circa quaranta minuti dopo e come una scheggia impazzita, il verdino si alzò dal divano per andare ad aprire.

- Ciao Nerd. Scusa se ho fatto tardi, ma ero in ufficio a programmare i vari eventi. - Disse il biondo baciandolo dolcemente.

- Nessun problema, Kacchan. Ora sei qui, no? Su, entra. - Rispose Izuku, felice.

Dopo aver appeso la giacca di Katsuki sull'appendiabiti, si accomodarono sul divano.

- Cosa stavi guardando, Nerd? - Chiese Katsuki.

- Ah, sinceramente non lo so. Tutti i film che stanno trasmettendo sono quasi finiti, oppure iniziati da un pezzo. Quindi ho messo un canale qualsiasi. - Rispose tranquillo Izuku.

- Questo è un documentario! Non ti rompi le palle a guardarlo? -

Izuku si girò verso la tv. Onestamente, non aveva prestato minimamente attenzione a cosa stessero trasmettendo. Aveva la testa da tutt'altra parte.

- Per me possiamo spegnere e fare altro. Che ne dici? - Domandò Izuku prendendo il telecomando.

- Va bene. -

PER COLPA DI UN'ONDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora