PER COLPA DI UN'ONDA

CAPITOLO 26 - GUN

ATTENZIONE CAPITOLO SMUT: ⚠️⚠️🔞

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Che sensibilità il sole: Arrossisce tutte le sere al momento di tramontare.

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Le ore di volo furono eccitanti per Izuku. Dall'elicottero poteva vedere tutte le città che sorvolano e durante i rifornimenti carburante, prendere dei souvenir da portare alla madre o da tenere per sé.

Katsuki, dal canto suo, si divertiva a vedere quello sguardo pieno di curiosità. Era felice di come le cose si fossero sistemate tra di loro, anche se aveva rischiato di brutto di perderlo.

Parlando con Inko era venuta fuori la questione del padre e di come Izuku l'avesse presa e vissuta. Nonostante tutto, il verdino non aveva mai lasciato sola la donna, nemmeno quando era andato a vivere da solo. Si sentiva responsabile anche delle più piccole cose. Il carattere allegro e solare di Izuku per un periodo era completamente sparito e al suo posto era subentrato un ragazzo sempre nervoso, serio e quando gli si chiedeva qualcosa era evasivo. Inko sospettava che ci potesse essere di mezzo Hisashi, il suo ex marito, ma non ne era sicura. Il verdino aveva smesso anche di fare surf e vedere i suoi migliori amici e Inko questo lo era venuta a sapere direttamente da loro.

Guardandolo in quel momento, Katsuki non avrebbe mai detto che Izuku avesse frequentato cattive compagnie e fatto determinate cose. Sembrava un ragazzo qualsiasi a cui non mancava nulla. Invece dentro l'animo del verdino si nascondevano parecchi dolori. Aveva affrontato a testa alta i suoi demoni, dimostrando che non era uno che si piegava facilmente alla vita.

Katsuki, senza che il verdino se ne accorgesse, tirò fuori la foto che Inko aveva scattato, la guardò e poi la girò per scriverci sopra una dedica. Quando ebbe finito, la rimise nel portafoglio.

Erano fermi per l'ultimo rifornimento prima di arrivare all'eliporto di Tokyo e l'unico acquisto che il biondo fece fu una cornice completamente trasparente che mise immediatamente nello zaino prima che la vedesse Izuku.

- Kacchan? Cosa piace ai tuoi? - Chiese sbucandogli alle spalle Izuku.

Il biondo lo guardò con occhi spalancati. Voleva portare qualcosa ai quei due? Lui era già tanto che facesse gli auguri ai compleanni e a Natale!

- E che vuoi che ne sappia io, nerd? - Gli rispose un pó stizzito.

Il verdino ci rimase male. In che rapporti era Katsuki con i suoi? Cosa si doveva aspettare da quella cena?
Stava seriamente pensando di disdire per non creare problemi al biondo.

- Ascolta Kacchan...Se è meglio rimandare la cena non ci sono problemi. Ok? - Gli disse mettendogli una mano sul braccio.

Katsuki lo abbracciò a sé. Lui voleva presentarlo ai suoi, solo che sua madre non era proprio come quella del verdino. Era più...Simile a lui, ecco! E non voleva che si facesse un'impressione sbagliata.

- No nerd! Vedi...Mia madre non è proprio...Come la tua! È molto più...Esuberante!-

Izuku si strinse maggiormente contro il corpo del biondo e affondò il naso sul suo collo.

- Sai, non ti ho detto cosa amo tantissimo di te, Kacchan. - Gli disse il verdino accoccolandosi meglio.

- Non sono i miei occhi nerd? - Chiese con un sorrisetto Katsuki.

- Quelli li amo, Kacchan. Ma la cosa che mi manda più in estasi è il profumo della tua pelle. - Gli rispose inspirando profondamente e dandogli un bacio sul collo.