La minaccia di Derek avrebbe dovuto farmi paura, e sul momento l'aveva fatto, ma sapevo che Seth non avrebbe mai permesso una cosa del genere -o almeno lo speravo- per questo motivo avevo deciso di ignorare le sue parole, che probabilmente aveva detto per farmi desistere dal denunciarli, e di dimenticare quanto successo. Inoltre, non era nemmeno mia intenzione dire qualcosa. Sbagliavo? Si. Ma non riuscivo a farlo.
Avevo anche evitato di chiamare Jace. Non ero contenta che mi avesse tenuto nascosto un fatto del genere, anzi, ero parecchio arrabbiata perchè mi aveva mentito e non avrebbe dovuto farlo. Ma allo stesso tempo ero grata che non mi avesse detto nulla perchè altrimenti non avrei mai conosciuto Seth, sarei sicuramente scappata.
Chi avevo chiamato, invece, era un certo moro che al momento mi guardava come un cucciolo speranzoso di non essere ignorato ancora. Eravamo in un bar a San Francisco. Gli avevo detto se volesse raggiungermi mentre mi prendevo una pausa da una rilassante passeggiata in spiaggia.
«Mi fa piacere che tu abbia voluto vedermi.» Disse Chen, rigirando la tazza di caffè tra le dita.
Sorrisi. «Avevo bisogno di tempo.»
«Si, lo so.» Annuì e si fece più nervoso. «Però ho pensato che non volessi più vedermi.»
«Be', è stato uno shock.»
Non disse nulla, guardò solamente in basso. Un'ondata di tristezza e dolore mi invase e strinsi la mia tazza.
«Quello che mi ha fatto più male è che tu abbia riempito di parole e mi abbia spinta verso di lui.»
Alzò la testa di scatto. «Pensi che l'abbia fatto di proposito? Che facesse parte del piano?»
«Ovvio che l'ho pensato--»
«Quello che abbiamo fatto io e Seth non faceva parte del piano, anzi, l'ha solo mandato a puttane.» Mi interruppe. «E quello che ti ho detto era tutto vero.»
«Oh, si. Ho visto.»
Strinse i denti e sospirò. «Non potevo dirtelo.»
«Ma potevi evitare di mettermi quelle idee in testa.»
«Non sono cazzate.» Disse severo. «So che è può essere assurdo e difficile da digerire ma...hai tirato fuori un Seth che non vedevo da anni.»
«Chen...» Scossi la testa, sentendo un nodo alla gola.
«Lo so che è egoista da parte nostra. Non meriti di essere immischiata in tutto questo e mi dispiace per tutti i traumi che ti abbiamo recato...» La sua voce si ammorbidì. «Non avrei dovuto ma lui è il mio migliore amico e io lo vedo soffrire da anni, ma tu gli fai così bene.»
Mi morsi l'interno guancia e sbattei le palpebre rapidamente per non piangere.
«Sei importante per lui, per non dire qualcosa di più.»
Ecco, non dirlo.
Puntai gli occhi lucidi su di lui. «Non so cosa fare, Chen. È sbagliato quello che fate.»
L'indifferenza prese il sopravvento in lui, e sembrava tanto simile a Seth.
«Sono dei pezzi di merda.»
«Ma perchè non lo volete capire?» Chiesi quasi esasperata. «Avete idea di quello che rischiate se vi beccano? Non potete essere fortunati per sempre.»
«Siamo bravi ad eliminare le tracce.»
«È pericoloso.» Continuai. «Ed è sbagliato. Potreste, non so, pubblicare le informazioni che trovate, rovinereste comunque la loro immagine ma non siete obbligati a fare...quello.»
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Avenging Angels
RomanceEra da quattro anni che allo scattare della mezzanotte del 21 Dicembre tutti le reti, tutti i canali televisivi e social, venivano bloccati dalle loro normali trasmissioni e utilizzi, per essere invasi da video di cinque persone mascherate che vendi...