«Un investigatore privato? Ma che stai dicendo?» Ripetei con una mezza risata incredula.
Lo sguardo di Jace era fisso su quello di Seth. «Spostiamoci.»
Seth non rispose, ma si staccò dal muro e allungò una mano verso di me, sembrava un permesso a toccarmi. La fissai ancora arrabbiata e incrociai le braccia. Lui sospirò piano e poi fece un cenno con la testa, indicando la strada da cui eravamo arrivati.
In poco tempo ci trovammo nel vicolo in cui Seth aveva parcheggiato. Come prima, anche in quel momento non c'era nessuno. Taylor si appoggiò alla macchina del cugino mentre io alternavo lo sguardo su entrambi i ragazzi.
«Potete darmi delle spiegazioni?»
«Quello è l'uomo dell'autogrill.» Disse Seth con voce grave.
«Già, l'avevo capito.»
Lui ignorò la mia risposta piccata e guardò Jace. «Come fai a saperlo?»
Jace sembrava nervoso. Si grattò il collo e fece qualche passo. Poi si fermò e fissò un punto lontano della strada.
«Perchè per un po' ha seguito anche me.» Buttò fuori.
«Stai scherzando?» Si intromise Taylor. «Perchè non me l'hai detto? Perchè--»
«È successo tempo fa.» Si affrettò a dire e aggiunse pochi secondi dopo, guardando me. «Quando stavamo insieme.»
Aprii la bocca scioccata per dire qualcosa ma non uscì nulla. Ma che diavolo...
«Ma...cosa...cosa stai dicendo? Quell'uomo ti seguiva?»
Seth imprecò a bassa voce, camminando in tondo.
«Nyx.» Iniziò Jace, facendo un passo verso di me. «È stato ingaggiato dai tuoi genitori.»
La mia testa non riusciva a connettere.
«Ingaggiato...ma che stai dicendo? Di cosa stai parlando?» Ero troppo confusa e poi sbottai. «Perchè non me l'hai mai detto?!»
Lui alzò le spalle con la fronte aggrottata. «Perchè non aveva senso dirtelo. Avevi già sofferto abbastanza. Non volevo darti un altro problema.»
Lo fissai sbalordita. Mi passai una mano tra i capelli mentre scuotevo la testa.
«I miei genitori lo hanno ingaggiato per spiarti?» Dissi poco dopo, ancora incredula.
«Per spiare te.» Mi corresse. «In quel periodo ci stavamo frequentando da un paio di mesi. Volevano sapere cosa facessi. Da te, è passato a me. Mi ha seguito per un po'. Voleva capire chi fossi e cosa facesse. Probabilmente se fossi alla tua altezza, o a quella di William.»
«Mi stai dicendo--» Mi bloccai e deglutii. «Mi stai dicendo che i miei genitori hanno messo qualcuno a spiarmi e che hanno sempre saputo di noi due?»
«Si e no.»
«Che significa si e no?»
Nel mentre sentii la rotella dell'accendino scattare. Seth si era acceso un'altra sigaretta e anche Taylor.
«Che un giorno l'ho affrontato.» Iniziò. «Gli dissi che avevo capito tutto e gli chiesi se avesse già riferito tutto di me ai tuoi. Mi rispose di no, che finché non aveva tutte le informazioni non avrebbe detto niente. Gli dissi di non farlo, che loro ti avrebbero solamente allontanata.»
«Tutto qui?» Chiese rauco Seth alle mie spalle.
Lui lo guardò malamente e poi tornò su di me con un sospiro. «No, un giorno decisi di seguirlo, per giocare le sue stesse carte. Scoprii che giocava d'azzardo e che sua moglie non lo sapeva. Facemmo un accordo. Lui non avrebbe detto niente di me e io non avrei fatto vedere a sua moglie il video che gli avevo fatto di nascosto. Deve aver funzionato dato che nessuno si è intromesso nella relazione.»
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Avenging Angels
RomanceEra da quattro anni che allo scattare della mezzanotte del 21 Dicembre tutti le reti, tutti i canali televisivi e social, venivano bloccati dalle loro normali trasmissioni e utilizzi, per essere invasi da video di cinque persone mascherate che vendi...