Mi svegliai con un peso addosso che non sentivo da molto. La guancia di Seth era sopra il mio seno, un suo braccio era sotto di me e l'altro mi avvolgeva dal basso ventre, facendo attenzione alla fasciatura all'addome. I suoi capelli mi solleticarono il viso e sorrisi lievemente nel percepire il calore e il suo battito contro di me. Sembrava tranquillo mentre dormiva, sembrava rilassato. Il giorno prima era stato stressante per tutti quanti. Inspirai il suo profumo e iniziai a scorrere le dita lungo la sua ampia e muscolosa schiena nuda. Strinse la presa sul mio fianco e strofinò il naso contro di me, grugnì un lamento.
«Buongiorno.» Dissi piano, giocando anche con le sue ciocche arricciate.
«Perchè sei già sveglia?» Borbottò assonnato e con voce arrochita.
Guardai la luce dalle finestre che illuminava il loft. «Non penso sia così presto.»
«Mh.» Fece e poi si allontanò, appoggiando la testa sul suo cuscino ma senza districare le braccia da me. «Prima di mezzogiorno è sempre presto, Blake.»
Ruotai gli occhi e girai la testa per guardarlo. Aveva ancora gli occhi chiusi, le ciglia arcuate, le labbra gonfie per il sonno, la mascella tagliente, i capelli arruffati...era così bello da far male. Mi morsi il labbro e gli sfiorai la linea del naso per poi scendere sulle labbra. A quel punto spalancò le palpebre e venni inglobata dall'oscurità.
«Buongiorno.» Gracchiò lui quando passai i polpastrelli sotto al labbro inferiore. «Dormito bene?»
Annuii. «Si.»
«Non volevo avvicinarmi così tanto.»
La sera prima ci eravamo addormentati distanti con le sue parole che dicevano che avrebbe fatto di tutto pur di non farmi male.
«Lo sai che non è un problema per me.» Risposi flebile.
Deglutì mentre mi continuava a guardare in un modo che non comprendevo. Ero sicura avesse a che fare con quello che dovevo avergli detto prima di perdere i sensi ma ancora adesso non capivo cosa potesse essere.
«Non voglio che mi tratti come se fossi una bambola di pezza.» Dissi con voce bassa e un groppo alla gola. «Come se fossi...rotta.»
Si accigliò e scosse la testa. «Non sei rotta.»
«Ti comporti in modo diverso.» Alternai lo sguardo nei suoi occhi decisamente più svegli rispetto a poco fa.
«Derek ti ha quasi uccisa e ieri ho scoperto cos'hai passato.» Serrò i denti. «Vorrei solo portarti via da tutto e da tutti.»
Sentii i miei occhi pizzicare e aprii la mano sulla sua guancia. «Non posso scappare dalla realtà. Non puoi nemmeno tu. E non puoi neanche mettermi sotto una cupola di vetro.»
«Odio quello che ti hanno fatto. Odio il pensiero che non avrei potuto conoscerti. E odio che lui sia ancora a piede libero, dentro casa tua, attorno a te...»
Non gli avevo ancora parlato del mio piano. Ieri sera gli avevo detto che mi serviva il suo aiuto ma poi avevo deciso che ne avrei parlato insieme agli altri, perché sapevo che Seth avrebbe detto di no e loro magari avrebbero provato ad appoggiare me e la mia idea.
La sua mano prese a muoversi lungo la mia coscia e un brivido mi attraversò la schiena. Lo guardai con il cuore in gola, sperando percepisse le mie emozioni e intenzioni. Lo volevo. Mi mancava. Ma lui allontanò la mano e sfilò anche il braccio da sotto la schiena, allontanandosi completamente da me.
«Smettila di guardarmi cosi.» Borbottò stropicciandosi il volto con le mani. «È mattina e ce l'ho già duro. Non ho bisogno di altri problemi.»
Sgranai gli occhi e abbassai lo sguardo verso il suo bacino, effettivamente anche da sotto le lenzuola si vedeva che qualcuno era sveglio là sotto.
![](https://img.wattpad.com/cover/246007396-288-k608526.jpg)
STAI LEGGENDO
Avenging Angels
RomanceEra da quattro anni che allo scattare della mezzanotte del 21 Dicembre tutti le reti, tutti i canali televisivi e social, venivano bloccati dalle loro normali trasmissioni e utilizzi, per essere invasi da video di cinque persone mascherate che vendi...