Capitolo 37

924 60 11
                                    

Jace e sua sorella erano arrivati a San Francisco un paio di giorni prima di pasqua, in quanto avrebbero passato le festività con la zia che aveva conosciuto un paio di mesi prima. Sapevo che sarebbe stato qui ma non avevo assolutamente idea del suo arrivo così in anticipo, infatti voleva farmi una sorpresa. Aveva scritto a Winter per sapere dove mi trovassi quella sera e dato che lei lo sapeva, glielo aveva detto. Mai mi sarei immaginata di trovarlo al bowling e soprattutto di vederlo prendere a pugni Seth, il quale, con mia sorpresa, non aveva reagito. Poi avevano parlato di qualcosa a me ancora sconosciuto e sembravano aver risolto. Jace era poi tornato per conto suo in hotel dove Jasmine lo attendeva. Ci eravamo messi d'accordo che l'indomani saremmo andati in spiaggia insieme e infatti ora eravamo qui, seduti su un telo che avevo portato io, a mangiare sushi.

«Cosa ne pensi di Nancy, Jas?»

«E' simpatica.» Disse lei con bocca piena. «Non capisco come lei e nostra madre possano essere uscite dallo stesso buco.»

«Jasmine.» La riprese Jace.

Lei ruotò gli occhi. «Tu dici e fai cose ben peggiori.»

«Io posso. Sono grande.»

«Si, un grande coglione.» Schioccò lei e trattenni una risata, poi aggiunse. «Ti rendi conto che l'ho beccato mentre--»

Jace le spiaccicò una mano sulla bocca che la fece agitare e un nighiri al salmone le cadde dalla presa delle bacchette.

«Manga e sta' zitta.»

«Guarda che lo so.» Dissi con un mezzo sorriso divertito.

«Cosa sai?»

«Che è Taylor.»

Aprì la bocca e poi la richiuse, confuso. Poi, disse. «Te l'ha detto lui, vero? Quando ho scoperto che è lui il proprietario.»

«A dire il vero, Winter ti ha visto con lei al locale. Mi è venuto un sospetto che poi mi ha confermato lui quando è venuto da me.»

«Sai anche che fa incontri di boxe clandestini?»

«Oddio, che sexy!» Strillò Jasmine eccitata. «Voglio vederne uno anche io. Magari incontro qualcuno--»

«Tu provaci e io ti chiudo in casa.»

«Non sono bei posti, Jas.» Le dissi, spalleggiando Jace. «E sì, lo so.»

«E ti sta bene?»

Inspirai a fondo. «No, non mi fa piacere. E lo sa.»

«Ce lo vedo che smette per te.» Disse Jasmine con tono sognante.

«Piuttosto...» Ignorai quel commento perchè era molto lontana dalla verità. «Dimmi perchè hai tirato un pugno a Seth ieri?»

Jasmine sgranò gli occhi. «Si chiama Seth? Che nome figo...Ehi! Mi hai mentito la scorsa volta! Voglio vederlo! E' bello? Perchè gli hai tirato un pugno, idiota?»

Jace mi lanciò un'occhiata come per dire 'perchè l'hai detto?'.

«Non è il mio ragazzo.» Tossii. «E'...un amico.»

«Se siete amici come lui e Taylor, io approvo molto.»

Arrossii e quasi mi andò di traverso un nighiri.

Jace sghignazzò. «Sono proprio due amiconi.»

Socchiusi gli occhi, passandomi un tovagliolo sulle labbra. «Te l'ha detto?»

«Gliel'ho chiesto.»

«Be', penso che entrambi sappiamo perchè non ti ho detto nulla...» Dissi.

«Mh.» Fece lui. «E comunque gli avevo detto di starti alla larga, no? Non l'ha fatto.»

Avenging AngelsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora