«Ti vengo a prendere?» Chiese Seth, parcheggiando davanti al ristorante fusion che aveva scelto Winter.
Slacciai la cintura e gli sorrisi. «Molto probabilmente vorrà andare all'Angels.»
Ruotò gli occhi e sospirò. «Allora, controllerò le telecamere.»
«Oppure, puoi aspettare che sia io scriverti. Senza spiarmi.»
«Mi piace di più la mia idea.»
«A dopo, Seth.» Sospirai, uscendo dalla macchina.
«Non vedo l'ora, Principessa.» Ammiccò.
Winter aveva voglia giapponese e così aveva prenotato un ristorante sulla Madison Ave. Lei era già arrivata e un giovane cameriere mi accompagnò al tavolo. La musica leggera in sottofondo, le luci soffuse, i lampadari eleganti e moderni e il legno mogano ad ogni angolo creavano un ambiente molto intimo e raffinato.
«Ecco la mia bionda preferita.»
Abbracciai Winter e poi mi accomodai sulla sedia imbottita.
«Com'è andato il viaggio? Pronta per la grande festa?» Domandò.
«No, non sono pronta.» Sentii le guance infiammarsi. «Ma a quanto pare Seth ha più soldi di quanto pensassi e ha deciso di prenotare un jet.»
La mascella le cadde. «Come prego? Voi due da soli? Su un fottuto jet privato?»
Iniziai a giocare con le bacchette con fare nervoso. «Non eravamo da soli, c'erano anche i suoi amici.»
«Ha la faccia di uno a cui non importa molto avere il pubblico, anzi.» Arricciò il naso.
Gonfiai le guance calde. «Non gli interessa, infatti. Ma parliamo di te.»
«Prima ordiniamo.»
Ridacchiai. «Si, giusto.»
Dopo che i nostri ordini vennero ordinati, il mio sguardo si fece più malizioso. A quanto pare lei e Greg avevano deciso di darsi una chance e quindi ora erano ufficialmente una coppia.
«Quindi.» Schioccai. «Sei contenta?»
Provò a trattenere un sorriso ma fallì. «Si, sono contenta. Non so dove ci porterà questa relazione ma spero lontano, ecco...» Quasi mi commossi e lei sbuffò. «Smettila. Piuttosto, dimmi perchè vuoi portare Seth a questa festa. Non hai mai portato nessuno, nemmeno Jace.»
Ovviamente non potevo dirle la verità. «Be', loro non hanno mai saputo di Jace.»
«Si, ma non sanno nemmeno di Seth.»
Alzai le spalle. «Ma lo hanno già incontrato. E poi a mia madre non piace, quindi lo porto perchè so che la infastidisce.»
«Mh.» Si fece più seria. «Lui lo sa? Di quel bastardo?»
Eccome se sapeva...
«Si, io...» Mi toccai il sopracciglio. «Gliel'ho detto. Per questo ha voluto accompagnarmi.»
Dei piatti arrivarono e ci dividemmo i nostri ordini.
«Se vuole farlo a pezzi, gli do il permesso.»
Sgranai gli occhi. «C-cosa?»
«Se dovesse sparire dalla faccia della terra non mi dispiacerebbe.» Alzò le spalle. «E nemmeno a te.»
Infilzai un po' forte un nighiri al salmone. «Sai cosa ne penso.»
Ruotò gli occhi e bofonchiò con la bocca piena. «Si, si. Giustizia. Ma ammettilo, se dovesse finire nelle mani dei Vendicatori non sarebbe male.»
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Avenging Angels
RomanceEra da quattro anni che allo scattare della mezzanotte del 21 Dicembre tutti le reti, tutti i canali televisivi e social, venivano bloccati dalle loro normali trasmissioni e utilizzi, per essere invasi da video di cinque persone mascherate che vendi...