VICTORIA
Dopo quello che è successo ieri, mi sento un pò in imbarazzo ad andare in giro per la base insieme a Daren.
Ma lui, sembra aver già dimenticato tutto.
Cammina sempre tenendo le mani allacciate dietro la schiena, e mi mostra tutto ciò che di più importante c'è da vedere alla base.
I centri di ristoro per le famiglie, il bowling, la zona shopping, lo snack bar, il cinema, gli spazi per festeggiamenti e meeting di vario tipo e così via.
-Cosa c'è laggiù?-
Gli domando.
-Il campo da football-
Replica lui.
-Giochi anche tu a football?-
Lui arriccia le labbra e mi guarda.
-Preferisco nuotare-
Ricevo la telefonata di mio nonno e gli rispondo all'istante.
-Hey! Buongiorno-
-Come procede il tuo giro?-
Mi domanda.
-Oh benissimo. Daren è davvero molto gentile e paziente con me-
-Tesoro. Devo darti una notizia che non ti piacerà-
Smetto di sorridere.
-Parla pure-
-Nelle prossime settimane sarò molto occupato. Dovrò partecipare a meeting, fiere e riunioni e purtroppo, non mi sbrigherò prima di un mese-
-Nonno! Non puoi lasciarmi sola!-
Sbotto, colma di rabbia.
-Non sarai sola. Chiederò al capitano Tucker di prendersi cura di te finché sarò via. È l'unico di cui mi fido-
-Non mi piace quel tipo. Preferisco la compagnia di Daren-
-Vicky. Fai come ti dico. Te lo chiedo per favore-
Sbuffo.
-D'accordo. Farò come dici tu-
-Ci vediamo presto. Spero ti comporterai bene in mia assenza-
Si raccomanda il nonno.
-Lo farò. A presto--Tutto bene?- Domanda Daren -Sembri triste-
-Mio nonno. Starà via per un mese.
Chiederà a quel noioso di Tucker di badare a me-
Daren si trattiene dal ridere, poi si toglie il cappellino dalla testa e si passa l'avambraccio sulla fronte per tergersi il sudore.
-Lo so. La compagnia di Tucker non è delle migliori ma, ti garantisco che è la persona più gentile e affidabile che abbia mai conosciuto-
-Anche mio nonno si fida molto di lui. E poi, non ho altra scelta-
Replico e guardo l'ora.
Devo cominciare il mio turno di lavoro alla mensa e non posso permettermi di fare tardi, altrimenti, Charlie chi lo sente!
-Hai qualcosa da fare?-
Mi domanda Daren.
-Solo, andare alla mensa e lavare qualche piatto-
-Non dirmi che tu...lavori lì!-
-Lavapiatti al tuo servizio!-
Escamo, portando la mano alla fronte in uno scherzoso saluto militare.
Daren ride, e scuote la testa divertito.
-D'accordo. Allora ti accompagno. Vado da quella parte anch'io-Daren mi sembra davvero una brava persona.
Sbaglia il nonno a fidarsi solo di Tucker.
Dovrebbe fidarsi anche di lui.
Per cui, continuerò a vedere Daren, disubbidendo ai suoi ordini.Vedo già la faccia di Charlie che mi scruta con i suoi occhi di falco da lontano.
-Scappo. Charlie, non tollera un solo minuto di ritardo-
Spiego a Daren.
Lui scrolla le spalle e mi sorride.
-Beh! Immagino! Va' pure-
-Allora, ci si vede. E grazie per avermi mostrato la base-
-Dovere-
Daren va' a prendersi la cena, e subito dopo, mi si avvicina Gordon.
-Hey! Salve!-
Mi saluta colmo di entusiasmo, mentre io mi sento più a disagio con lui che con Daren, dopo l'accaduto in piscina.
Non si è fatto scrupoli a guardare il mio seno, ed ora, non riescono nemmeno a guardarlo negl'occhi.
-Salve-
Replico, un pò titubante.
-Mi chiedevo se....insomma. Ti andrebbero di vederci più tardi?-Mi sorprende che un tipo sexy e affascinante come lui, mi chieda di vederci ma, la cosa mi riempie di gioia.
Metto il mio imbarazzo da parte e dico:
-Ma certo. Perché no. Finisco di lavorare alle undici-
Lui aggrotta la fronte e guarda verso la cucina.
-Lavori qui?-
-Come lavapiatti-
-D'accordo. Allora. A più tardi-
-A più tardi-.
ELMER
Credevo che i mei 'obblighi' verso la nipote del generale Burton fossero finiti, e invece, sembra che siano appena cominciati.
Dopo aver ricevuto la telefonata dal generale, mi sono precipitato alla mensa.
Vuole che tenga d'occhio Victoria fino al suo ritorno.Sa' bene che non posso stare con lei tutto il tempo, per cui, mi ha incaricato di trovare una persona di mia fiducia che possa sostituirmi e sorvegliarla quando sarò impegnato con il lavoro.
L'unica persona a cui ho pensato, è Daren.Raggiungo la mensa e vedo che Victoria è a lavoro, in cucina, proprio come mi ha detto il generale.
Vado a prendere il mio pasto, pago e raggiungo Daren al tavolo.
Osservo il suo volto e noto che sorride mentre mangia.
-Sembri di buon umore oggi-
Gli dico.
Afferro la forchetta e comincio a mangiare i miei deliziosi spaghetti.
-Lo sono-
Replica, continuando a sorridere.
-Cosa mi sono perso?-
Gli domando.Ecco che puntualmente arriva Gordon. Si siede al nostro tavolo e saluta.
-Salve!-
Si limita a dire, poi comincia a mangiare.
Io e Daren ricambiamo il saluto, poi riprendiamo il discorso da dove lo avevamo lasciato.
-Ho mostrato la base a Victoria- Dice Daren. -Cosa che avresti dovuto fare tu, se non sbaglio-
-Oh avanti! Sai che non sono un tipo paziente!- Sbotto. -Ti offro il pranzo per sdebitarmi-
-Non ce n'è bisogno. È stato un piacere mostrargliela-
Gordon ci osserva e ci ascolta in silenzio.
-A proposito- Dico. -Ho appena sentito il generale Burton-
-Continua-
Dice Daren.
-Vuole che faccia da balia alla sua preziosa nipotina mentre è via-
-Come farai con il lavoro?-
Domanda Daren, prontamente.
Sia lui che Gordon mi guardano con le sopracciglia inarcate, in attesa della mia risposta.
-Ho il permesso del generale, di farmi sostituire da qualcuno di mia fiducia quando non potrò badare a lei-
-Il generale ti ha detto questo?-
Domanda Gordon sorpreso.
Annuisco.
-Un momento. Hai pensato a me come tuo sostituto?-
Daren sembra piacevolmente sorpreso mentre me lo domanda.
-Esatto-
Replico.
-Con vero piacere!-
Daren è carico di entusiasmo, mentre Gordon mi guarda storto.
-E a me non hai pensato?-
-Non sei una persona affidabile. Lo sa' tutta la base-
Gli dico con espressione seria sul volto.
Gordon arriccia le labbra e se la prende.
-Se si tratta di lavoro, sono serio invece-
Non posso fare a meno di guardarlo con aria scettica.
-Victoria è una donna. E anche se si tratta di lavoro, non sono sicuro che riusciresti a tenere le mani apposto con lei-
Gordon si alza di scatto, colmo di rabbia.
-Bene! Vado a mangiare con qualcuno che si fida di me, allora!-
Prende il vassoio e si sposta ad un'altro tavolo.Raggiunge il tavolo di Sharon e si mette a sedere con lei.
Daren mi guarda e tira un sospiro di sollievo.
-Accidenti! Per un'attimo ho temuto che volesse colpirti-
-Non ci sarebbe riuscito-
Replico, riprendendo a mangiare.
-Tucker-
-Si?-
-Ti consiglio di tenere d'occhio Perkins-
-Non preoccuparti. Ci avevo già pensato anch'io-...