GORDON
Victoria è finalmente tornata, e non vedo l'ora di passare un pò di tempo con lei.
Appoggio la schiena contro il muro del corridoio che porta al suo alloggio, in modo da poterla vedere quando arriva, e aspetto.
Guardo l'ora e sbuffo.
Non si vede ancora.
Devo andare alla mensa prima che chiuda, altrimenti rischio di rimanere senza cena.
Passerò di nuovo più tardi.Raggiungo la mensa e subito noto Daren.
Vado a sedermi al tavolo con lui.
-Hey! Jacobs!-
Lui mugugna con la bocca piena e continua a masticare.
-Hai già visto Victoria?-
Gli domando.
Noto che la sua mascella si irrigidisce e si ferma.
Ingoia il boccone di cibo che stava masticando e mi guarda.
-È tornata?-
Mi domanda, con aria piuttosto sorpresa.
-Credevo lo sapessi. Tu e lei andate piuttosto d'accordo, no?-
-Non più-
Replica lui, freddamente.
-Non dirmi. Avete litigato?-
Daren si alza dal tavolo di scatto e va' via col vassoio.
Non ho idea di cosa sia successo tra lui e Victoria ma, non l'ho mai visto così arrabbiato.Vedo Sharon entrare in compagnia di un collega e sedersi a poca distanza dal tavolo in cui son seduto io.
Non si accorge di me.
Comincio a mangiare.
Sharon non fa altro che ridere e scherzare, e se devo essere onesto, mi fa piacere vederla di nuovo felice.Finisco di mangiare e mi alzo dal tavolo per lasciare la mensa.
Entra Elmer.
È solo.
Victoria non è più con lui.
E se non è più con lui, significa che è tornata nel suo alloggio.
Saluto Elmer col cenno della mano e lascio la mensa.Vado di nuovo a cercare Victoria.
Voglio vederla.Mi fermo dinanzi alla porta del suo alloggio e busso due volte, in modo lieve.
Victoria apre e mi trovo faccia a faccia con lei.
-Hey! Eccoti finalmente!-
Esclamo, con un sorriso sulle labbra.
-Perché? Mi cercavi?-
Domanda lei, con espressione meravigliata.
-Beh! Ovviamente- Replico. -E le tue guardie del corpo?-
Lei ride e scuote la testa.
-No. Niente più guardie del corpo. E da domani, comincerò a lavorare al bar di Snider-
-Oh! Magnifico!-
Esclamo.
-E a te? Come va' con... Sharon?-
Mi domanda inarcando un sopracciglio.
-Beh! Ecco. Io e lei abbiamo 'rotto'. Ma siamo rimasti comunque buoni amici-
-Oh! Capisco. Dai, entra-
Victoria apre maggiormente la porta ed io, non esito ad accettare il suo invito ad entrare.
Chiude la porta alle sue spalle e mi avvicino a lei all'istante.
La spingo contro il muro e avvicino le mie labbra alle sue.
-Ti sono mancato?-
Lei poggia le mani sul mio torace e sorride.
-Mi sei mancato-
Le bacio le labbra, ma lei si stacca dalle mie all'istante.
-Che c'è? Non vuoi baciarmi?-
Le domando, stranito.
-Posso farti una domanda personale, Gordon?-
-Certo. Fai pure-
-Per quale motivo tu e Sharon avete 'rotto'?-
-Davvero vuoi saperlo?-
Le domando.
-Assolutamente sì!-
Replica lei.
Io sospiro e appoggio la schiena contro il muro.
-Perché, a un certo punto, mi sono stancato delle sue continue scenate di gelosia-
-Scenate di gelosia?-
Domanda Victoria, incuriosita.
-Proprio così- Replico. -Con Sharon avevo un intesa sessuale che non ho mai raggiunto con nessuna delle donne con cui sono stato finora. Così, anche se inconsapevolmente, il nostro 'rapporto' è andato avanti per mesi-
Faccio una pausa.
-Avevamo deciso di comune accordo che il nostro rapporto si sarebbe basato solo ed unicamente sul sesso, ma Sharon ha cominciato a comportarsi come se fossimo una coppia e a fare la gelosa con qualsiasi donna osasse avvicinarsi a me-
Victoria strizza gli occhi, assumendo un'espressione stranita in volto.
-E...cosa hai fatto?-
Io sorrido e scrollo le spalle.
-Beh! Ho cominciato a fare sesso con te e ho chiuso definitivamente con lei-Victoria comincia a guardarmi con aria perplessa.
-Sai che Sharon è innamorata di te?-
Mi domanda.
-Beh! È qualcosa che sanno tutti ormai. Me compreso- Replico e la osservo. -Che c'è? Hai paura di innamorarti anche tu di me e che ti faccia fare la sua stessa fine?-
Victoria se la ride un pò e scuote la testa.
-Non succederà. E comunque non hai risposto alla mia domanda-
Spalanco le braccia e sbotto.
-Non avevo previsto che si innamorasse di me, ok? Ma è successo, e ormai non posso più tornare indietro. Devo farmene una colpa per questo?-
Victoria mi guarda come se non avessi un'anima e dice:
-No ma... immagino starà soffrendo-
-Soffrendo!- Esclamo divertito. -L'ho appena vista alla mensa mentre rideva e scherzava con un collega. Non mi ha visto nemmeno, pensa un pò!-
Sospiro e le metto le mani sui fianchi.
-Possiamo tornare a noi due, ora? Non mi va' di continuare a parlare di Wynne-
Victoria annuisce e dice:
-Hai ragione. Scusa-Squilla il mio cellulare.
Alzo gl'occhi al cielo seccato e lo estraggo dalla tasca della mimetica.
Guardo il display.
È la chiamata di un collega.
Avevo dimenticato che oggi abbiamo organizzato una partitina a poker tra colleghi.
-Devo andare, torno domani-
Dico.
Do' un bacio sulla guancia a Victoria e lascio il suo alloggio all'istante..
VICTORIA
Da oggi, comincio a lavorare al bar di Snider e per l'occasione ho dovuto indossare la cosidetta uniforme da lavoro, composta da camicia rosa (odio il rosa) e gonna nera.
Metto il grembiule sopra la gonna come tocco finale e poi, vado a prendere le ordinazioni ai tavolini dei miei primi clienti.Mi blocco un'istante e rimango di sasso quando vedo Daren entrare al bar.
Anche lui mi nota e rimane come impietrito.
Fa' finta di niente.
Continua a parlare con il collega che sta al suo fianco e si siede con lui ad uno dei tavolini accanto alla porta.Daren si toglie il cappellino dalla testa, si terge il sudore dalla fronte e poi, poggia il cappellino accanto a sé, sul tavolino.
Mi avvicino a testa alta e provo a comportarmi come se nulla fosse, esattamente come fa' lui.
-Buongiorno. Cosa vi porto?-
Domando, guardando entrambi.
-Per me un caffè doppio e una fetta di torta. Quella al limone-
Replica il collega.
-Per lei, invece?-
Lo sguardo di Daren si posa sul cappellino, sfiora la stoffa con la punta delle dita e con voce fredda e distaccata dice:
-Solo del tè. Grazie-Mi allontano dal tavolino e torno verso il bancone.
-Stanno arrivando altri clienti. Non farli aspettare-
Snider prepara l'ordine al posto mio, ed io, mi occupo dei clienti appena arrivati.Il collega di Daren va' via per primo, mentre lui, resta ancora seduto a sorseggiare il suo tè, tenendo gl'occhi sul display del cellulare.
Consulta l'orologio sul polso.
È mezzogiorno ed è ora di pranzo.
Si alza dal tavolino e si infila nuovamente il cappellino sulla testa.Io faccio una pausa e vado verso la porta del bar nello stesso istante in cui va' anche Daren.
Senza volere ci incrociamo lì, sulla soglia.
Mi fa' cenno con la mano di passare per prima, e lo faccio.
Cammino lungo il corridoio.
Sento i suoi passi dietro di me.Mi fermo, ma senza voltarmi.
Daren mi sorpassa e sento il bisogno di chiamarlo. Di chiarirmi con lui.
-Daren-
Lui si ferma e si volta a guardarmi con occhi freddi e impenetrabili.
-Cosa posso fare per te. Victoria-
Faccio qualche passo avanti, lentamente, e mi ritrovo faccia a faccia con lui.
-Solo chiederti, perché mi hai mentito-
Lui aggrotta la fronte e inclina leggermente il capo.
-Di cosa parli?-
-Di te e Faith. Perché non mi hai detto di averla vista fuori dalla base?-
Gli domando senza riuscire a contenere la rabbia.
-È stata lei a venire e a chiedere di vedermi. Io non ne sapevo nulla-
Replica Daren, in modo piuttosto vago.
Come se non volesse dilungarsi sul discorso e darmi spiegazioni.
Ma io insisto e dico:
-E poi. Che è successo?-
Daren arriccia le labbra e poi dice:
-Mi ha chiesto di andare a cena con lei e ho accettato. Tutto qui-
-Tu mi nascondi qualcosa-
Mormoro, dubbiosa.
-Vuoi sapere la verità? D'accordo!- Sbotta lui. -Faith mi ha confessato di piacerle, ma io, sono stato chiaro e le ho detto di non provare niente per lei. Ciò nonostante, ha continuato a cercarmi, ad insistere. Ho provato a dirle di finirla e di lasciarmi in pace. Ma non è servito a nulla!-
Guardo Daren con aria incredula e accigliata.
-Lei ti apre il suo cuore, ti confessa di avere una cotta per te, e tu, le dici di lasciarti in pace?-
Non so perché, ma Daren scoppia a ridere. Poi comincia a parlare in modo sarcastico.
-Ma sì! Hai ragione. Come ho potuto essere così crudele! Sarebbe stato più giusto da parte mia andarmene senza dir nulla, sparire dalla sua vita, lasciarla col beneficio del dubbio e comportarmi da vigliacco, come hai fatto tu. No?-
Rimango senza parole.
Mi mordo il labbro inferiore e chino lo sguardo.
Daren con le sue parole, è riuscito a farmi sentire in colpa.Il suo volto diventa improvvisamente cupo e la sua voce aggressiva e rabbiosa.
-Non voglio più avere a che fare nè con te, nè con Faith-
Dice e se ne va'.Vedere Daren andar via così arrabbiato, mi rende inevitabilmente triste e affranta.
Non riesco a credere che la mia amicizia con lui sia davvero finita.
Ed è tutta colpa mia.Sono a pezzi.
...
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