ELMER
Sono seduto alla mensa per pranzare con Daren e sono stra felice.
Gli ho appena detto della mia promozione da capitano a maggiore, e non fa' altro che congratularsi con me.Era da tanto che la desideravo.
Che sognavo di salire di grado.
E ora, finalmente, grazie al generale Burton, e anche a Victoria, perché no, sono finalmente diventato ufficialmente il maggiore Tucker.Daren prende in mano il suo bicchiere colmo di Coke, lo alza, sorride e mi fa' l'occhiolino.
-Alla tua promozione, maggiore-
Beve un lungo sorso e poi aggiunge.
-Anch'io ho qualcosa di bello da festeggiare-
-Hai fatto pace con Victoria?-
La sparo lì, e ci azzecco.
-Esatto! Non ti si può nascondere niente!-
Esclama e sorride di cuore.
Non ho mai visto Daren così felice.
-Allora brindiamo-
-Sai Elmer. Avevi ragione tu. Victoria non è innamorata di Gordon. Anzi, oggi 'romperà' con lui. E non è tutto-
-Avanti!- Gli dico -Cos'è successo ancora?-
-Beh! Le ho chieso di diventare la mia donna-
Il mio cuore perde un battito.
Smetto per un'attimo di sorridere, poi riesco a sorridere di nuovo.
-E lei? Cosa ti ha risposto?-
-Mi ha chiesto di darle tempo. E glielo concesso. Sono certo che mi dirà di sì. Non vedo l'ora di vivere la mia storia d'amore con Victoria. Sai Elmer.
Sono davvero felice-
Continuo a sorridere senza dir nulla.
In effetti, era da tanto che non vedevo Daren così di buon umore.
Sono felice che lui sia felice.
Ma poi, mi rattristo di nuovo.
Smetto di sorridere ancora una volta e mi alzo dal tavolo.
-Vado. Devo incontrare il generale Burton tra meno di un'ora-
Dico, guardando l'ora sull'orologio
Daren fa il saluto militare e poi dice.
-A presto. Maggiore Tucker-
Io sorrido e scuoto la testa.In pochi minuti, raggiungo l'ufficio del generale e passo la giornata a compilare moduli e rivedere alcune vecchie pratiche con lui.
È piuttosto tardi quando finiamo.
Ho persino saltato il pranzo ed è già quasi ora di cena.
-Maggiore Tucker-
-Si, generale-
-Oggi alla sala ricevimenti ci sarà una cena importante. Voglio che partecipi anche lei-
Naturalmente, non posso rifiutarmi, e accetto il suo invito all'istante.
-Certo generale. Verrò con molto piacere-Cammino lungo il corridoio della camerata per raggiungere la mia stanza e senza volere, vedo Sharon uscire dalla camera di Gordon.
Mi nascondo dietro a un muro all'istante.
Per fortuna non mi hanno visto.È un bene che Victoria smetta di frequentare quel donnaiolo di Gordon.
Lui è fatto così. Perde il pelo ma non il vizio.Faccio una doccia veloce e indosso l'uniforme militare con camicia, giacca e cravatta.
Lascio la mia stanza, e strada facendo, incontro Victoria.
Dio! È bellissima.
Indossa un vestito blu, con la gonna ampia, lunga fino alle ginocchia e ha i capelli raccolti in uno chignon.
Non l'avevo mai vista vestita così elegante.
Anche lei mi guarda.
È stupita di vedermi indossare l'alta uniforme.Non mi saluta, anzi, mi evita.
Ma noto che stiamo andando nella stessa, identica direzione.
La sala ricevimenti.
Immagino parteciperà anche lei alla cena con suo nonno.
Lascio che entri nella sala per prima, stando a debita distanza da lei, e solo pochi secondi dopo, entro anch'io.
Il generale Burton mi fa sedere alla sua sinistra, mentre Victoria siede alla sua destra.
Siamo l'uno di fronte all'altra.
Victoria non è molto entusiasta all'idea.
È sicuramente infastidita dalla mia presenza.La cena comincia.
E mentre io e il generale Burton abbiamo di che parlare, Victoria è palesemente annoiata e prende a giocherellare svogliata con il cibo..
A cena finita, usciamo tutti dalla sala.
Io, il generale Burton e Victoria camminiamo lentamente lungo il corridoio, quando a un certo punto il generale mi guarda e dice:
-Maggiore, la prego, accompagni mia nipote fino al suo alloggio-
Victoria non osa obbiettare le parole del nonno ed io, non posso che acconsentire.
-Subito, signore-Victoria cammina a passo svelto davanti a me, senza mai voltarsi o chiedersi se sono ancora dietro di lei.
Raggiunge la porta del suo alloggio, si volta, mi guarda prima di aprire la porta e poi, comincia a parlarmi in modo formale.
-Grazie per avermi accompagnata, maggiore Tucker. Ora può andare-
Si volta di nuovo per aprire la porta e prima che entri, la afferro per un braccio e la fermo.
-Victoria. Devo dirti qualcosa di importante-
Si libera della mia stretta e dice:
-Bene. Sentiamo-
-Gordon ha ripreso a vedere Sharon. L'ho vista uscire dalla sua stanza con i miei occhi-
Lei non sembra sorpresa. E nemmeno dispiaciuta. Anzi, fa' una battuta che trovo di pessimo gusto nei miei confronti.
-Sembra che fare la spia sia il tuo passatempo preferito-
Stringo la mascella e dico a denti stretti:
-Victoria-
-Non preoccuparti- Ribatte lei, freddamente. -Non mi sono mai fidata di Gordon. Stavo giusto andando a dirgli che la nostra relazione o quello che è, è finita-.
VICTORIA
Elmer va' via ed io, con decisione, mi dirigo verso la stanza di Gordon.
Voglio chiudere con lui una volta per tutte.Busso alla porta della sua stanza con due tocchi leggeri. Ma non mi apre.
Provo a bussare di nuovo, con più di forza e, stavolta mi apre.
Sembra piuttosto sorpreso di vedermi.
-Victoria. Come mai qui?-
Pochi istanti dopo, Sharon lo raggiunge sulla soglia della porta e non mi soprende più di tanto vederla lì.
Gordon e palesemente incazzato con lei per non essere rimasta nascosta, e cerca di giustificarsi con me.
-Victoria. Ascolta. Non è come sembra. Sharon, è solo venuta a trovarmi-
Io rimango lì, ad ascoltare divertita le sue stupide scuse con le braccia conserte e un'espressione divertita sul volto.Sharon guarda verso Gordon, e dice:
-Non dirmi. È con lei che te la facevi?-
Poi scoppia a ridere.
La cosa mi fa indignate a tal punto che le mollo un sonoro ceffone sulla guancia.
-Tu! Lurida sgualdrina!-
Sharon mi urla contro e cerca di aggredirmi, ma Gordon glielo impedisce.
-Fottetevi. Tutti e due-
Sbotto, indignata.
Giro i tacchi e ne ne vado.Ora mi sento meglio.
Sono tornata all'alloggio e sono seduta sul letto, con ancora indosso il vestito blu e sospiro.
Pochi istanti dopo bussano alla porta e mi chiedo chi possa essere a quest'ora della notte.
Poi, mi ricordo di aspettare Daren.
Mi alzo dal letto, apro la porta e lo lascio entrare.Mi guarda da testa ai piedi, sorride
e fa':
-Accidenti Vicky, sei bellissima!-
Mi bacia il dorso della mano e solo dopo, nota il mio viso incazzato.
-Hai litigato di nuovo con Tucker?-
Mi domanda.
Mi siedo sul divano, prendo il telecomando, accendo la TV e comincio a fare zapping nervosamente.
-Sono andata per chiudere con Gordon e l'ho beccato a letto con Sharon-
Daren sospira e dice.
-Beh! La cosa non mi sorprende. Gordon ha la fama del donnaiolo, e fa' sesso con Sharon da parecchio tempo ormai-
Io resto silenzio, a fissare la TV, e Daren continua dicendo:
-La loro 'relazione' era solo in stand-by. Che si sarebbero frequentati di nuovo, era solo questione di tempo-
-Già! Avrei dovuto immaginarlo-
Mi limito a dire.
Daren si siede al mio fianco e continua a parlare.
-Sai. Credo che alla fine, Tucker si innamorerà di Wynne-
Io mi alzo dal divano e sbraito come un ossessa.
-Quei due si stavano prendendo gioco di me per divertirsi alle mie spalle. Ne sono certa-
Sospiro nervosamente e mi siedo di nuovo sul divano.
Daren mi mette un braccio intorno alle spalle e mi stringe a sé.
-Mi spiace, piccola-
Io metto via il telecomando e mi alzo ancora una volta dal divano.
-Vado a fare una doccia-
Dico, con voce leggermente più calma.Dopo aver fatto la doccia, torno in camera da letto con la camicia da notte adosso, e trovo Daren sdraiato sul letto a torso nudo ad aspettarmi.
Mi sdraio sul suo petto e sospiro.
-Sono molto stanca-
Lui mi bacia la tempia e dice:
-Lo sono anch'io. Per stanotte, mi accontento di dormire al tuo fianco-
-Buonanotte, Daren-
-Buonanotte, piccola-...