VICTORIA
Io, Daren e Faith raggiungiamo il mio alloggio, giusto in tempo per l'ora di pranzo.
Abbiamo passato la mattinata a nuotare in piscina e adesso, siamo affamati.
Cucinerò io qualcosa per loro.Mi accorgo che Daren oggi è piuttosto silenzioso e rimane in disparte.
Ma forse è solo stanco.Preparo da mangiare pasta e insalata di verdure per tutti.
Nel frattempo, Faith sta al telefono, mentre Daren guarda un programma alla TV.
Non appena scolo la pasta invito i miei ospiti a sedersi a tavola.Daren prende e si diede al mio fianco.
Oggi è proprio diverso dal solito.
Sembra pensieroso.
Accosto le labbra al suo orecchio e sottovoce gli domando:
-Hey. Qualcosa non va'?-
Lui inizialmente storce le labbra, poi mi sorride.
-No. Tutto Ok. Mangiamo-Elmer ci raggiunge quasi a fine pasto e si mette a sedere nell'unico posto libero del tavolo, quello accanto a Faith.
Lei si irrigidisce e fa' una faccia strana.
Come impaurita.
Comincio a farmi delle domande.
Tutti e tre si comportano in modo strano oggi.
Ho come l'impressione che mi nascondino qualcosa.-Allora, Daren. Hai già detto a Vicky come vuoi essere ricompensato? Dopo tutto hai vinto la gara di nuoto, no?-
Faith inarca un sopracciglio e osserva Daren in silenzio, in attesa della sua risposta.
-Glielo dirò non appena ci avrò pensato-
Replica lui freddamente, senza nemmeno guardarla in volto, poi riprende a mangiare.
-Hey! Ti fa' così schifo guardarmi mentre mi parli?-
Faith alza la voce e lo fissa, ma Daren contiua ad ignorarla e a mangiare tranquillamente.
Faith si alza di scatto e fa cadere la sedia.
-È noioso stare chiusi in questa cazzo di base. Me ne vado-
-Faith. Si può sapere che ti prende!-
Sbotto, incapace di capire il suo strano comportamento improvviso.
Ma lei non risponde.
Va' verso la porta, la apre, esce e poi la richiude, sbattendola alle sue spalle.Io mi alzo, apro la porta e la seguo a passo svelto lungo corridoio.
-Faith! Aspetta. Fermati-
Lei si ferma e si volta verso di me. Incrocia le braccia sul petto alza gl'occhi al cielo e dice:
-Vieni con me o no?-
Mi volto, e vedo che Daren ed Elmer sono poco distanti da noi.
-Io, non posso-
Replico.
Lei stringe forte le labbra e mette le mani sui fianchi.
-Diamine Vic! Mi spieghi perché tuo nonno ti obbliga a stare chiusa in questa cazzo di base? E poi, perché vieni controllata costantemente da quei due soldatini? Ribellati, cazzo! Il divertimento è la fuori-
Dice, indicando la finestra.
Io faccio un lungo sospiro e poi, decido che è il momento giusto per dirle tutta la verità.
-Faith. In realtà, se sono in questa base, c'è un motivo preciso.
-Bene. Sentiamo-
Dice lei, spazientita.
-Sono qui per lavorare. E se non lo faccio, mio padre mi toglie le carte di credito-
-E che problema c'è! Usiamo le mie!-
Esclama lei, facendo spallucce.
-Non è tutto. C'è dell'altro-
Dico.
-Che c'è ancora-
Sbotta lei.
La guardo con aria triste e mi mordo il labbro inferiore.
-Il vero motivo per cui sono qui, è perché mio padre e mio nonno, vogliono tenermi lontana da te. Secondo loro, eserciti una cattiva influenza su di me-
Faith mi guarda e non dice niente.
Il suo volto si fa improvvisamente cupo e poi, senza dir nulla, prende e se ne va'.
-Faith!-
La chiamo, ma lei non si volta.
Daren mi raggiunge e dice:
-Non preoccuparti, ci penso io a lei-Io ed Elmer torniamo all'alloggio.
Lui chiude la porta mentre io, vado a sedermi sul divano.
Ora che Faith sa' tutto, non so' perché, ma mi sento più sollevata.
Spero capisca che io non ho nulla a che fare con i piani di mio nonno e di mio padre e che tengo alla sua amicizia..
È giunto il momento di affrontare anche Elmer. Sono stufa di tenermi dentro domande senza risposta.
Voglio sapere perché quel giorno è andato via in quel modo, e per di più, senza darmi alcuna spiegazione.