VICTORIA
È strano. Sia Daren che Elmer sono andati via e mi hanno lasciata completamente sola.
Torno all'alloggio, pensando di trovare almeno Elmer sulla soglia della porta ad aspettarmi, e invece, niente da fare.
Sospiro e mi cambio i vestiti.
Decido di andare a fare una nuotata prima di mettermi a dormire.Raggiungo la piscina e mi guardo intorno, attentamente.
Stavolta sono sicura, oltre a me, non c'è nessun'altro.
Tiro un sospiro di sollievo, tolgo il vestitino e rimango in costume da bagno.Raggiungo il bordo della piscina e rimango di stucco quando vedo Gordon seduto sull'ultimo scalino della scaletta.
Mi nota anche lui e si alza in piedi.
-Scusa. Credevo non ci fosse nessuno-
Commento, mentre mi osserva.
Lui sorride e aggrotta la fronte allo stesso tempo.
-Sbaglio, o hai detto qualcosa di simile anche la prima volta che ci siamo visti, sempre qui, in piscina-
-Non sbagli-
Replico.
Gordon osserva meglio il mio volto da vicino e strizza gl'occhi.
-Che hai fatto allo zigomo?-
-Sono caduta-
Replico, sentendomi un pò stupida.
Lui torna a sedersi allo stesso scalino di prima e si schiarisce la voce.
-Comunque, aspetto Daren. Arriverà a momenti-Il fatto che Daren ci raggiungerà in piscina mi fa sentire più serena.
-Bene- Replico. -Faccio qualche vasca nel frattempo-
Gordon annuisce.
Sento il suo sguardo incollato addosso finché non mi tuffo in acqua.
Comincio a nuotare, fino al bordo opposto della piscina e poi torno indietro.Gordon è ancora lì, stavolta seduto sulla cima della scaletta ad aspettare l'arrivo di Daren.
Consulta l'ora.
-Immagino mi abbia dato buca-
Borbotta tra sé, con lo sguardo verso la porta.Esco dall'acqua e mi tengo al corrimano della scaletta con entrambe le mani, stando davanti a Gordon.
-Doveva essere piuttosto impegnato, per non riuscire a venire-
Dico.
Gordon mi guarda in silenzio.
I suoi occhi accarezzano il mio corpo con lo sguardo e si lecca le labba.
-Già!- Afferma. -Che peccato-
Ma dal tono di voce, non sembra poi così dispiaciuto, anzi.Nel frattempo, continua a stare seduto sulla cima della scaletta, bloccandomi il passaggio.
-Vorrei passare-
Gli dico.
Lui ride un pò e non si sposta di un solo centimetro.
-Beh! Provaci-
Dice, con tono provocatorio.
Cedo all'istante alla sua provocazione come un'idiota e avanzo, provando a scavalcare il suo corpo.
Ma lui mi afferra e mi blocca.Mi fa' sedere cavalcioni sulle sue gambe e porge le mani sui miei fianchi.
Alzo gl'occhi al cielo e sbotto.
-Gordon. Che vuoi fare?-
-Solo punirti, per aver provato a scavalcarmi-
Mormora, insinuando le sue labbra nell'incavo dei miei seni.
Mi tiene saldamente per i fianchi, e poi comincia a strofinarmi avanti e indietro sul suo membo eccitato.
Dio! Avevo dimenticato quanto fosse grosso.
-Gordon. Non voglio fare sesso con te-
Gli dico, provando a resistergli.
Non mi risponde nemmeno.Slaccia il reggiseno del mio costume, e lo fa' finire sul corrimano.
Si impossessa del mio capezzolo destro e lo lecca, lo succhia, lo morde, mandandomi in estasi.
-Lasciati andare...-
Sussurra, poi si impossessa del capezzolo sinistro e comincia a stuzzicare anche quello.
Non posso fare a meno di gemere.
Il suo membo contiuna a crescere e a indurirsi tra le mie gambe.
Gordon si ferma un'istante e mi fa sollevare.
Scosta di lato la parte di sotto del mio bikini e poi tira giù il suo costume.Afferra il suo grosso pene con la mano
e lo spinge gradualmente dentro di me.
E più entra, più sento il piacere invadere il mio corpo e la mia mente.
Gordon mi guarda finché il suo pene non è tutto dentro, completamente.
-Ti ho fatto male?-
Mi domanda.
-No-
Sospiro, leccandomi le labbra.
Lui sorride e comincia a scoparmi per bene e con foga, con lunghe spinte, senza alcuna pausa tra l'una e l'altra.
Godo a tal punto, da raggiungere l'orgasmo all'istante, sotto gl'occhi deliziati e soddisfatti di Gordon.Dopo il mio orgasmo, Gordon si ferma.
-Alzati-
Mi ordina.
Mi alzo, e mi fa mettere carponi, sulla scaletta, mentre lui si posiziona dietro di me.
Mi penetra e riprendere a scoparmi come un animale.
I miei seni oscillano a ogni spinta, rapida e brutale.
-Si. Prendilo tutto. Così-
Gordon geme, e continua a sbattermi il suo cazzo con forza, dentro e fuori.
Io mi lecco le labbra e vengo ancora una volta.
Dopo qualche affondo, viene anche lui.Sento il calore del suo sperma sulle mie chiappe e sulla schiena.
Gordon urla, gode senza ritegno e poi, sospira appena finisce.GORDON
Osservo Victoria mentre goffamente tenta di pulirsi la schiena dal mio seme e mi scappa da sorridere.
-Aspetta-
Le dico.
Prendo un fazzoletto di carta dal mio armadietto e la pulisco io stesso.
Mi sembra giusto.
-Grazie-
L'espressione del suo volto è davvero grazioso e spontaneo mentre sorride.
Immagino di averle fatto un grande favore.Adesso, siamo l'uno di fronte all'altra e Victoria mi guarda con un'espressione ironica in volto.
-Dovresti scappare via ora, se non sbaglio-
Dice, per rammentarmi il modo abominevole in cui mi sono comportato la prima volta che abbiamo fatto sesso.
-Ok. Touche!-
Replico, ponendo una mano sul petto.
-Non scapperò via. Non stavolta-
Replico, con un forte desiderio di baciare la sua bocca rossa e carnosa.
-E, come mai?-
Mi domanda, guardandomi con aria interrogativa.
La afferro per i fianchi e la stringo a me.
-Perché mi sono reso conto di aver sbagliato, e mi dispiace-Mi impossesso all'istante delle labbra di Victoria e la bacio, sicuro di essere respinto.
Invece, con mio grande stupore, lascia che la mia lingua penetri nella sua bocca e il bacio si fa' inevitabilmente più profondo.Ci baciamo con desiderio, con passione.
Le sue labbra, il suo sapore, mi eccitano da impazzire.
Ho di nuovo il cazzo duro solo dopo averla baciata.Mi sento attratto da Victoria in modo quasi ossessivo.
Più della prima volta che l'ho fatta mia.
Sento che stavolta con lei è diverso.
Che qualcosa dentro di me nei suoi confronti è cambiato.Mi stacco da lei, e lei mi guarda con le labbra socchiuse e la fronte aggrottata. Come a chiedersi perché ho messo fine al bacio.
Le afferro il mento con due dita e le stampo un lungo bacio sulle labbra.
Uno di quelli che di solito si danno gli innamorati prima si salutarsi.
-Domani lavoro e devo alzarmi presto. Meglio che vada-
Mormoro, accarezzandole i capelli.
Victoria sorride e annuisce.
-Certo. Vai pure-Raccolgo i vestiti da terra e mi vesto.
Giungo sino alla porta e mi volto a salutare Victoria col gesto della mano, prima di lasciare la piscina.
Lei sorride e ricambia..
Raggiungo la mia camerata in pochi minuti, camminando a passo svelto. Sono talmente stanco che non vedo l'ora di mettermi a dormire.
Rallento il passo a metà strada.
In lontananza mi sembra di vedere Sharon davanti alla porta della mia stanza.È proprio lei.
Non fa altro che starmi addosso, e la cosa comincia a seccarmi.
-Avete nuotato parecchio, tu e Jacobs-
Dice, non appena la raggiungo.
-Già!-
Mi limito a dire.
-Potrei venire anch'io... la prossima volta-
Dice, con un sorriso stampato sulle labbra.
-Fa' come ti pare-
Replico, nervosamente.
Sono stanco e non ho voglia di parlare con lei.
Vorrei soltanto che si levasse dai piedi.Ma poi, mi torna in mente Victoria e a quanto ci siamo divertiti a fare sesso in piscina.
Così, faccio un bel respiro e mi calmo.Apro la porta della mia stanza, ma lascio Sharon fuori.
-Domani lavoro. Niente sesso-
Le dico, con voce fredda.
Chiudo la porta, ma lei comincia a bussare con insistenza.
Apro di nuovo la porta e poggio la mano sullo stipite della porta.
-Wynne-
La rimprovero.
-Almeno il bacio della buonanotte-
Mormora lei.
Faccio un sospiro, e mi chino a darle un bacio sulla guancia.
Poi chiudo di nuovo la porta.Mi butto sul letto, esausto, e penso di nuovo a Victoria, a quanto era bella mentre la facevo mia.
A come ansimava, a come godeva.
La prima volta non avevo fatto caso a tutti questi particolari.
Forse perché non la conoscevo abbastanza.
Era solo sesso.
La volevo e basta.Ora invece, è diverso.
Dopo averci fatto sesso, mi piace l'idea di stare con lei, anche solo per godere della sua compagnia.Sorrido e mi alzo dal letto.
Mi preparo per andare a fare una doccia e penso: credo che sia giunto il momento di chiudere definitivamente con Sharon....