ELMER
Apro gl'occhi e mi rendo conto di essermi addormento nel letto di Victoria e di aver passato tutta la notte con lei.
Guardo l'ora sul mio orologio.
Sono le sei del mattino.
Victoria sta ancora dormendo, messa a pancia in giù col viso rivolto verso di me.
È bellissima mentre dorme.
Il lenzuolo bianco le copre a malapena il fondo schiena.
D'istinto le bacio dolcemente una spalla, e continuo a guardarla mentre dorme.Faccio un sospiro.
Credo sia giunto il momento di tornare nella stanza degli ospiti.
Mi metto a sedere sul bordo del letto, e Victoria mi ferma.
Sento la sua mano sul mio braccio.
-Non andartene-
Dice quasi in un sussurro.
Mi chino verso di lei e le bacio il capo.
-Devo. Non posso farmi trovare nella tua stanza-
Lei sorride e si mette dietro di me, in ginocchio.
Avvolge le braccia intorno al mio collo e mi bacia l'orecchio. Poi, mi morde il lobo, dolcemente.
-Non ci vorrà molto-
Mormora.
Mi fa' cenno di sdraiarmi sul letto, e io la accontento senza obiettare.Victoria afferra il mio membro e comincia a fare su e giù con la mano.
Mi diventa duro all'istante.
China il capo sul mio sesso e lecca i testicoli, poi tutta l'asta, fino a raggiungere il glande.
Non riesco a trattenere un gemito di piacere.
Ci sa davvero fare.
Sospiro, mentre infila tutto il mio membro in gola e mi sento invadere dal piacere per tutto il corpo.
-Dio! Mi stai facendo impazzire-
Sussurro, quasi senza fiato.Afferro la testa di Victoria con le mani e la assecondo nei movimenti.
Godo da impazzire.
A un certo punto la faccio fermare.
Lei mi guarda.
-Se continui, ti vengo in bocca-
Mormoro con voce roca.
Lei mi lecca il glande in modo malizioso e poi dice.
-Non vuoi?-
-Oh si! Lo vorrei eccome!-
Esclamo, estasisto.Victoria riprende a segare e spompinare velocemente il mio cazzo in modo divino, facendomi godere e perdere il controllo.
Difatti, non riesco più a trattenermi e le vengo in bocca.
Mentre vengo, la guardo e mi lecco le labbra.
Godo come un dannato nel vedere il mio sperma uscire dai lati della sua bocca e colare lungo il suo collo.Accarezzo il viso di Victoria per farle capire che ho gradito da matti ciò che mi ha appena fatto, e lei sorride, compiaciuta di se stessa.
Va' in bagno a ripulirsi.
Io guardo l'ora.
È giunto il momento per me di andarmene, di sgattaiolare fuori dalla stanza.
Posso solo incrociare le dita e sperare che nessuno mi veda uscire.Non appena raggiungo la stanza degli ospiti, chiudo la porta e tiro un enorme sospiro di sollievo.
Mi metto seduto sul letto e poi, mi scappa da ridere.
Rido da solo come uno sciocco.
-Cazzo!- Esclamo. -Mi sto innamorando di lei-Lo so.
Non dovrei sentirmi felice all'idea di innamorarmi della stessa donna che ama Daren. Dopo tutto, è il mio migliore amico.
Ma non posso comandare il mio cuore e stare lontano da Victoria.
Non ci riesco..
VICTORIA
Dopo aver fatto una doccia veloce, corro all'istante a vestirmi.
Oggi porterò Elmer in giro per New York.
Penso a lui mentre mi vesto e mi viene da sorridere.
Non lo avrei mai detto ma, mi piace stare in sua in compagnia, e in particolar modo, adoro far sesso con lui.Scendo al piano di sotto ed Elmer è già lì che mi aspetta, seduto sul divano del salotto.
Mi pianto davanti a lui e da subito noto che il suo sguardo e più luminoso e felice mentre mi guarda.Si alza dal divano e mi porge le chiavi dell'auto del nonno.
Immagino gliele abbia lasciate mio padre mentre ero in doccia.Io ed Elmer usciamo di casa e giungiamo fino al vialetto, dove è parcheggiata la macchina.
Guido io.Facciamo un giro turistico per New York, camminando per Times Square, e poi, ci fermiamo per un pò al porto, ad ammirare la statua della libertà.
Ci facciamo qualche selfie prima che faccia buio e poi, andiamo a cenare in un ristorante messicano.È appena calata la notte.
Io ed Elmer passeggiamo sotto il ponte di Brooklyn, lentamente, l'uno a fianco all'altra, ammirando la meriade di piccole luci che brillano tremule nel buio.
Ci sediamo ad una panchina e beviamo una bibita fresca insieme.Sorseggio un pò del mio tè freddo e volgo il mio sguardo verso il profilo di Elmer.
È sereno e rilassato.Mi schiarisco la voce e sorrido, continuando a guardare verso di lui.
-C'è qualcosa in particolare che desideri vedere, qui a New York?-
Elmer si volta a guardarmi, reggendo con entrambe le mani la sua lattina di birra.
-Si. Mi piacerebbe vedere il museo dell' undici settembre-
Gli sorrido dolcemente e annuisco.
-Ma certo. Sarà la prima cosa che andremo a vedere domattina-
Contiua a guardarmi e resta in silenzio.
-Che c'è?-
Gli domando.
-Non saprei- Replica lui. -Forse è l'atmosfera. O forse il posto ma... mi piace l'idea di stare da solo qui, con te. Voglio dire. Fuori dalla base e dal caos di Times Square-
Sorrido e dico:
-Piace anche a me-
Elmer fa' un sospiro e poi, fissa le mie labbra. Io fisso le sue.
I nostri visi si avvicinano sempre più, fino a baciarci.
Ci fermiamo un istante, e poi senza esitare, ricominciamo a baciarci, con maggior impeto, passione, stringendoci dolcemente l'uno all'altra.È uno dei baci più belli che abbia mai avuto in vita mia.
Ci stacchiamo solo dopo esserci baciati per parecchi minuti.
Le labbra di Elmer sono lucide e gonfie e mi scappa da sorridere.
-Sono così divertente?-
Mi domanda, dopo essersi sfiorato il labbro inferiore con il pollice.
-No. Sei carinissimo invece-
Replico, con una punta di sarcasmo per non sembrare troppo sdolcinata.-Ma guarda un pò chi si vede!-
La voce improvvisa di una donna fa sussultare me ed Elmer all'unisono.È Faith.
Sono incredula, senza parole.
Guardo il volto di Elmer.
È piuttosto sorpreso di vederla tanto quanto me.
Lei ci squadra entrambi e sorride.
Mi alzo dalla panchina.
Si alza anche Elmer.
Faith smette di sorridere.
Ora sembra piuttosto incazzata.
-Ed io, che ti credevo ancora chiusa dentro quella stupida base! E invece eccoti qui, a divertirti con questo bel soldatino!-
-Faith. Ascolta-
Le dico con calma, ma lei continua ad infierire su di me, con rabbia.
-Perché non mi hai richiamata, cazzo!-
Io sospiro, e dico:
-Lo avrei fatto, credimi. Ma così facendo, avrei rischiato di rimanere ancora 'imprigionata' alla base. Una volta fuori, ti avrei chiamata per spiegarti tutto. Credimi-
-Spiegarmi dici! Non sono più la tua priorità, a quanto vedo-
Sbotta, infuriata, riferenfosi ad Elmer.
-Hai ragione e mi dispiace. Prometto di rimediare-
-Bene! Allora, incontriamoci il prossimo week end!-
-Faith. Mio nonno verrebbe a sapere del nostro incontro all'istante. E poi, lavoro ancora alla base, ma stavolta, posso uscire come e quando voglio-
-Allora, lasciamo che le acque si calmino e poi, organizziamo qualcosa. Che ne dici?-
Sospiro, quasi esasperata.
-Faith. Non è così semplice. Io-
-Piuttosto.- Mi interrompe. -Come sta Daren?-
-Lui sta bene-
Ribatto.
Faith guarda l'ora sul suo smartphone e poi dice:
-Ora devo proprio andare. A proposito. Siete davvero una bella coppia-
-Non stiamo insieme-
Replico.
Ma Faith è già andata via.Elmer mi guarda e ride sotto i baffi.
-Una bella coppia eh!-
Esclama, divertito.
Io inarco le sopracciglia e dico:
-Beh! Non è forse vero?-
-Certamente- Replica lui -Lo siamo per merito mio-
-Che razza di narcisista!-
Scuoto la testa e rido.
Poi ci dirigiamo verso la macchina.
-Dirai a mio nonno di Faith?-
Domando ad Elmer mentre guido.
-Glielo dirò soltanto se deciderai di frequentarla di nuovo-
-Oh! Andiamo!-
Esclamo, seccata.
-Mi spiace. Ma sono d'accordo con il generale Burton. Faith non è buona una amica per te-
-Ti ci metti anche tu ora!-
Sbraito. Sono fuori di me.Io ed Elmer rimaniamo in silenzio fino a quando non giungiamo nuovamente
a casa.
Prima di scendere dalla macchina lo guardo negl'occhi e dico:
-Se dirai a mio nonno di Faith, giuro che non ti parlerò mai più-
-Victoria-
Elmer fa' in tempo a dire soltanto il mio nome.
Scendo dalla macchina, arrabbiata e vado verso la porta di casa.
La apro.
Elmer è già dietro di me.
Mi afferra per un braccio, mi attira a sé e sbatto contro il suo petto.
-Sono costretto a dirlo a tuo nonno.
Lo capisci?-
-Allora Fottiti-
Gli dico, colma di rabbia e salgo di sopra, nella mia stanza....