Capitolo 14

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ELMER

Più ci penso, e più mi sento in colpa.

Non avrei dotuto lasciarmi andare e fare l'amore con Victoria.
È la nipote del generale Burton, accidenti!
Che mi è saltato in mente!

Sospiro, sbuffo e borbotto.
Ce l'ho con me stesso.

Giungo nella mia stanza e chiudo la porta alle mie spalle con rabbia.
Mi libero dei vestiti e mi precipito a fare una doccia.

Esco dalla doccia e mi metto a sedere sul letto con l'asciugamano avvolto intorno alla vita.
Anche se con Victoria ho sbagliato, mi sento inspiegabile attratto da lei.
Non ho saputo resisterle.
Devo ammetterlo.
Dopo Jennifer, e passato tanto tempo dall'ultima volta che ho provato attrazione per un'altra donna.

Quando ho fatto l'amore con Victoria, mi sono sentito vivo, estremamente coinvolto ed eccitato mentre la facevo mia.
Era bellissima.
Ha un modo tenero e passionale di fare l'amore.
Al contrario io, penso di essere stato troppo rude mentre la possesevo.
Non so' che mi è preso ma, avevo un desiderio irrefrenabile di lei.
Non riuscivo a fermarmi.
La volevo e basta.
E adesso che l'ho avuta, mi sento come se volessi farla mia ancora, ancora e ancora.

.

È domenica mattina.
Appena sveglio, ho guardato il lato opposto del mio letto.
Per un attimo, ho sperato che Victoria fosse lì, accanto a me.
Non riesco a smettere di pensare a lei dopo averci fatto l'amore.

Mi alzo dal letto e mi vesto.
Non vedo l'ora di rivederla, sorriderle e darle il buongiorno.

Lascio la mia stanza e mi dirigo verso il suo alloggio.
Busso alla porta e, non appena la porta si apre, sorrido.

Mi trovo Daren davanti.

Il sorriso dalle mie labbra svanisce all'istante.
Non pensavo di trovarlo già qui, da Victoria.
-Si sta vestendo-
Dice, mettendosi a sedere sul divano.
Annuisco e vado verso la porta-finestra.
Mi fermo sulla soglia per guardare verso l'esterno e intreccio le mani dietro la schiena.
-Sei qui da molto?-
Gli domando.
-Solo cinque minuti prima di te-
Replica Daren.
Il fatto che sia appena giunto, non so perché, ma mi rasserena.

Tiro un sospiro di sollievo.

-Eccomi. Non ci ho messo molto-
Victoria esce dal bagno con indosso un grazioso vestitino bianco.
Non posso fare a meno di ammirarla in silenzio.
I nostri sguardi si incrociano.
Ma niente sorrisi.
-Bene. Andiamo-
Dico, aprendo la porta.

Raggiungiamo tutti e tre la mensa per far colazione.
Victoria e Daren parlano ancora del film visto ieri e di altri film che secondo lei dovremmo vedere di nuovo tutti e tre insieme.

Dopo aver fatto colazione, abbiamo passato la giornata prima al bowling, poi in palestra e infine, al cinema della base, dove trasmettono ancora dei vecchi classici, come 'Pearl Harbor'.

Daren e Victoria parlano spesso.
Sono molto complici mentre lo fanno.
A volte, sembrano una coppia, ed io, mi sento come se fossi il terzo incomodo.

Lo so. Il loro è soltanto un rapporto amichevole ma, sono certo che Daren provi qualcosa per Victoria.
Anche Victoria potrebbe rendersi conto di provare qualcosa per Daren e, quando succederà, sarò costretto a farmi da parte e non potrò più fare l'amore con lei.

Dopo il cinema, Victoria torna al suo alloggio, scortata da me e Daren, e si cambia i vestiti.
Tra poco comincia il suo turno di lavoro alla mensa.

È ora di cena.
Molti soldati rientrano dal week end  oramai concluso.
Daren mi raggiunge alla mensa con il sorriso sulle labbra.
Chissà se quel sorriso svanirebbe all'istante se gli dicessi di aver fatto l'amore con Victoria.

Sono assolutamente certo che prova dei sentimenti per lei.
Per questo se la prenderebbe.
E parecchio anche!

Io e Daren ci sediamo al solito tavolo, quando all'improvviso squilla il mio cellulare.
È il generale Burton.
-Capitano Tucker. Ho bisogno di lei-
Dice.
-Arrivo subito, signore-
Chiudo la chiamata e metto il cellulare nella tasca della giacca della mimetica.
Sospiro e faccio cenno a Daren di vederci più tardi.
Lui annuisce, ed io lascio la mensa.

.

GORDON

Dopo un lungo e piacevole week end in famiglia, eccomi di nuovo qui, alla base.
È domenica sera.
Sono appena tornato e mi dirigo verso la mia camera.
Apro la porta, lascio il borsone sul letto e raggiungo la mensa, giusto in tempo per la cena.

C'è Daren. Elmer è appena andato via.
Daren mi nota, ed io lo saluto col cenno della mano, mentre scelgo cosa mangiare.

Mi guardo intorno per vedere se Sharon è già tornata dal suo weekend libero.
Ma non mi sembra.
Il mio sguardo va' a finire in cucina.
Osservo Victoria mentre lavora.
Sembra piuttosto indaffarata oggi.

Prendo posto ad un tavolo accanto a quello di Daren.
Avrei voluto sedermi con lui, ma dei colleghi, mi hanno preceduto.
Pochi istanti dopo, ecco che giunge Sharon e mi si siede proprio di fronte.
-Hey!-
Esclama, e mi ruba una patatina dal piatto.
-Non ceni?-
Le domando.
-Già fatto. Prima di tornare alla base-
-La cena te l'ha offerta uno dei tuoi amanti?-
Le domando. Visto che succede spesso.
-Mh! Può darsi. E tu? Passato un buon week end?-
-Le solite cose. Genitori, sorelle e relativi mariti con nipoti-
Lei ridacchia e poi, mi ruba un'altra patatina dal piatto.
-La mia proposta di passare insieme un week end infuocato... è sempre valida-
Mormora, maliziosa.
Io mi incazzo e dico:
-Te l'ho già detto. Stiamo solo scopando. Non faremo mai nessun week end insieme, io e te-
Lei si alza di scatto dal tavolo e mi parla con voce rabbiosa.
-Forse è il caso che mi cerchi un altro amante. Magari meno stronzo di te-
Dice e se ne va'.
-Ma sì! Fa' pure!-
Sbotto, e continuo a mangiare.

Daren lascia il suo tavolo e si siede di fronte a me.

Sollevo lo sguardo e gli do' un'occhiata veloce. Poi riprendo a mangiare.
Nonostante le nostre divergenze, continuiamo a rimanere sempre buoni amici.
-Hey! Tutto ok?-
Mi domanda.
-Si. Tutto ok. Ci vediamo in piscina più tardi?-
Gli domando.
Lui arriccia le labbra e ci pensa su un secondo, guardando verso la cucina, dove c'è Victoria.
-Non so. Dovrei chiedere a Tucker se è disponibile-
-Oh! Giusto. Quasi dimenticavo! Ora tu e lui siete diventati i babysitter ufficiali della nipote del generale Burton-
Daren mi rivolge uno sguardo severo e dice:
-Eseguiamo gli ordini. Dovresti sapere cosa significa, Perkins-
Sospiro e mi alzo dal tavolo dopo aver finito il mio pasto.
-Se vieni, sarò lì alle undici-
Dico e vado via.

Lascio la mensa, e guardo un'istante verso la cucina.
Charlie sembra avercela con Victoria.
E dal viso corrucciato di lei, deduco che sia un rimprovero.
Non so perché ma mi viene da sorridere.
La nipote del genere ridotta in questo stato! Quasi mi fa' pena.

Lascio la mensa e cammino lungo il corridoio.

Mi ritrovo Sharon davanti.
Lo sapevo!
Lei e i suoi soliti sensi di colpa.
Si avvicina e mi guarda carinamente, come se non fosse successo nulla. Tipico di lei.
-Hey! Facciamo pace?-
Poggia una mano sul mio torace ed io gliela levo all'istante guardandomi intorno.
-Non qui-
-Da me, o da te?-
Mi domanda.
-Oggi non posso. Devo andare in piscina-
-Allora ti raggiungo lì-
-Forse verrà Jacobs-
Lei sbuffa e mette le mani sui fianchi.
-Mi stai evitando di proposito per caso?-
Inarco le sopracciglia e la fisso in modo serio.
-Sai che ti dico? Pensala come ti pare-
Sharon sa' esserre davvero pesante quando ci si mette.
Mi allontano e la sento urlarmi qualcosa alle spalle.
-Sei uno stronzo-
Io sorrido, e senza voltarmi dico:
-Si. Si. Lo so-

...

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