DAREN
In realtà, avrei voluto stringere Victoria tra le mie braccia e dimenticare tutto, dimenticare ciò che ho detto, dimenticare ciò che è successo e darle un'altra possibilità. Ma non ce l'ho fatta.
La rabbia ha preso il sopravvento e così, ho finito per chiudere per sempre con lei.
Il fatto che quel giorno se ne sia andata via senza nemmeno salutare, non riesco proprio a digerirlo.
Sarebbe sparita così, senza darmi alcuna spiegazione, senza pensare minimamente al fatto che avrebbe potuto ferire qualcuno col suo atteggiamento egoistico e menefreghista. Me compreso.
.
Sono seduto qui, al bancone di un bar a pochi passi dalla base e ordino un whiskey.
Lo bevo tutto d'un fiato, e quando mi volto per darmi un'occhiata intorno, mi accorgo di non essere il solo ad essere seduto al bancone a bere.
C'è anche Sharon.
Mi alzo con il bicchiere in mano, e vado verso di lei per salutarla.
-Hey! Wynne-
Lei mi da' un'occhiata furtiva e poi, beve il suo whisky tutto d'un fiato.
Poggia rumorosamente il bicchiere vuoto sul bancone, lo fissa e dice:
-Jacobs. Che ci fai qui?-
Tengo il bicchiere sollevato vicino alle labbra e inarco un sopracciglio.
-Lo stesso che ci fai tu, immagino. Bevo per dimenticare-
Finisco il mio whiskey con un sorso e poggio il bicchiere vuoto sul bancone.
Sharon ridacchia e poi, fa' cenno al barista di servire altri due whiskey.
-Allora, che ne dici se beviamo qualche bicchierino insieme?-
Mi domanda.
-Perchè no!-
Replico, prendendo posto accanto a lei.
Non ricordo con esattezza quanti bicchieri di whiskey ci siamo scolati io e Sharon, ma ho constatato con certezza che regge l'alcool molto meglio di me.
Io riesco a malapena a stare in piedi, poggiato contro al muro, accanto alla porta della mia stanza, mentre lei, si muove come se fosse sobria.
Fruga nella tasca dei miei pantaloni per cercare la chiave della stanza e la trova.
-Ora ti porto dentro. Tranquillo-
Apre la porta, mi aiuta a camminare reggendomi per un braccio e poi mi fa sdraiare sul letto.
-Sha- Sharon. Sei grande-
Riesco a balbettare, mentre lei mi guarda e non smette mai di sorridermi.
All'improvviso, vedo il volto dolce e delicato di Victoria guardare il mio, restando in silenzio.
È la più fantastica allucinazione causata dall'alcool che la mia mente possa elaborare.
Mi metto a sedere sul letto e le accarezzo una guancia con il dorso della mano.
Le sorrido.
-Mi dispiace. Non avrei dovuto arrabbiarmi con te in quel modo-
-Tranquillo. È tutto ok-
Victoria mi rassicura e poi, mi bacia sulla bocca.
Dopo quel suo bacio, il viso di Victoria svanisce, e mi ritrovo faccia a faccia con Sharon.
Mi rattristo di nuovo e allontano il mio volto dal suo all'istante.
-Ti ringrazio per quello che hai fatto, Wynne... ma ora è meglio che vai-
Sharon mi accarezza i capelli e mi sorride dolcemente.
-Sei davvero carino quando sei ubriaco, Jacobs-
-Non sono carino. Sono sexy-
Sbotto, indignato.
Accidenti a me!
Ho detto quelle stesse, identiche parole a Victoria, dopo aver fatto l'amore con lei.
Mi arrabbio con me stesso.
Impreco a bassa voce.
-Hey! Jacobs- Domanda Sharon -Sei innamorato della nipote del generale Burton. Non è così?-
-Che ti importa- Ribatto io. -E ora esci. Voglio dormire-
-D'accordo. Come vuoi-
Sharon lascia la mia stanza, ed io, mi precipito in bagno per fare una lunga doccia fredda, sperando di riprendermi.
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VICTORIA
Stamattina mi sono svegliata di pessimo umore.
Non facevo altro che pensare e ripensare alle parole di Daren.
È stato crudele.
Quando si arrabbia fa' davvero paura, e le sue parole mi hanno ferito ma, devo almeno che me le sono meritate.
