DAREN
Sono stato di parola, e ho cenato in un ristorante con Faith.
Dopo aver mangiato e lasciato il ristorante, abbiamo passeggiato lungo un tratto di strada e infine ci siamo seduti sulla panchina di un parco per poter parlarle.
-Allora, Faith. Dimmi la verità. Perché sei venuta fino ad Arlington?-
Lei si alza dalla panchina, spezza il ramo di un albero sopra di noi e gli stacca le foglie.
-In realtà- Ammette -Sono venuta qui
per te-
Accidenti!
Avevo ragione.
Faith, si è presa una cotta per me.Faccio un lungo sospiro e mi alzo anch'io dalla panchina.
Credo sia giunto il momento di farle un bel discorsetto.
-Faith. Voglio essere chiaro con te-
-Lo sarò anch'io, Daren- Dice lei, afferrando le mie mani -Tu mi piaci, e voglio stare con te-Mi libero velocemente della stretta delle sue mani e scuoto la testa.
-Mi dispiace Faith, ma non ricambio i tuoi sentimenti. E non li ricambierò mai-
-Non è detto!- Ribatte lei all'istante. -I sentimenti possono cambiare. I miei sono cambiati per te-
Allunga una mano e mi accarezza la giacca della mimetica all'altezza del petto.
-Faith. I miei sentimi per te non cambieranno-
Sbotto, levandomi le sue mani di dosso ancora una volta.
-Allora, facciamo sesso-
Mi implora.
-Non farò più sesso con te. Ora va', e lasciarmi in pace-
Comincio a spazientirmi e ad arrabbiarmi, ma lei, continua a non cedere.
Si avvicina e mi bacia sulle labbra.
D'istinto, la spingo con forza lontano da me, e lei cade seduta sulla panchina.
Si rialza immediatamente, e mi urla contro.
-Non mi arrendo, sappilo! Io non mi arrendo mai-Squilla il mio cellulare.
È Elmer.
Gli rispondo all'istante.
-Tucker-
-Jackobs. Sono all'aeroporto. Il generale Burton mi ha chiesto di raggiungerlo a Detroit il più in fretta possibile per questioni di lavoro. Per favore, occupati tu di Victoria. Io e il generale torneremo presto-
-Contate pure su di me. A presto-
Chiudo la chiamata con Elmer e mi incammino all'istante fino alla base.Mi accorgo che Faith mi segue.
Sbuffo e mi fermo.
Mi volto verso di lei e con una voce dura e severa dico:
-Faith. Torna a casa, ti prego-
-Fammi dormire alla base stanotte. Domani mattina andrò via-
-Sei pazza? Non posso-
-Allora, vieni a dormire con me in Motel-
-Devo rientrare alla base. Victoria mi aspetta-
Non appena faccio il nome della sua amica, Faith comincia a battere i piedi per terra e ad urlare come una pazza isterica. Poi, colma di rabbia dice:
-Perché metti Victoria prima di me!-
Rimango a fissarla sbigottito per un'istante.
Sono senza parole.
Credo che Faith abbia qualche rotella fuori posto.
Meglio non averci più a che fare.
E nemmeno Victoria dovrebbe.
-Devo andare. Mi spiace-
Le dico per l'ennesima volta.Per ora Faith si arrende, e se ne va'.
Tiro un sospiro di sollievo.Torno alla base e vado subito all'alloggio, da Victoria.
È mezzanotte passata.
Sono davanti alla sua porta, indeciso se bussare o meno.
Busso, ma dolcemente e rimango fermo alcuni istanti ad aspettare.Victoria mi apre.
Dio! È davvero sexy!
Indossa soltanto una canottiera che le copre appena gli slip e non ha il reggiseno.
Il mio sguardo va' a posarsi sul suo petto.
Intravedo i capezzoli turgidi attraverso il tessuto bianco della canottiera e lei non sembra infastidita minimamente da questo.
-Daren. Che ci fai qui a quest'ora?-
-Mi spiace. Non avrei dovuto bussare. Vado via subito-
-Avanti entra. Non stavo dormendo-
Entro e chiudo la porta all'istante.
Lei incrocia le braccia sul petto e mi fissa col capo leggermente inclinato.
-Stavi con la tua fidanzata misteriosa fino adesso?-
Scoppio a ridere e le rispondo.
-Non ho nessuna fidanzata misteriosa.
Una vecchia amica si trovava da queste parti ed è passata a salutarmi. Tutto qui-
Victoria annuisce e dice:
-A proposito. Sai che fine ha fatto Elmer?-
Io mi gratto la testa con la punta delle dita e storco le labbra.
-Ecco... volevo parlarti giusto di lui-
-Gli è successo qualcosa?-
Mi domanda, preoccupata.
-È all'aeroporto. Raggiungerà tuo nonno a Detroit, per questioni di lavoro. Ha anche detto che torneranno insieme, ma non sa' esattamente quando-
-Oh! Capisco-
Replica lei. Poi sospira.
Torno verso la porta e poggio la mano sulla maniglia.
Mi fermo e mi volto a guardarla.
-Allora vado. Non voglio disturbarti oltre-
Lei si stiracchia e poi sbadiglia.
-Ok. Ci vediamo domani. Buonanotte-
-Certo. A domani. Buonanotte-
Mi allungo verso di lei e le stampo un piccolo bacio sulla guancia.
Esco dall'alloggio, e vado via.Mentre torno verso la mia camera non faccio altro che sorridere.
L'idea che saremo solo io e Victoria per chissà quanti giorni, mi riempie di gioia.Raggiungo la mia stanza, entro e finalmente mi preparo per mettermi a dormire.
.
VICTORIA
Dopo aver salutato Daren, mi metto a letto e Gordon, torna nei miei pensieri.
Era così diverso prima.
Non è nemmeno scappato via stavolta.
Mentre facevamo sesso mi è piaciuto davvero tanto, anche più della prima volta che lo abbiamo fatto in quell'edificio abbandonato.
Gordon ci sa fare. Devo ammetterlo.Non ho mai nascosto di sentirmi attratta da lui. Lo sono stata dal primo momento che l'ho visto.
Dopo tutto, è stato il primo con cui ho fatto sesso qui, alla base.Subito dopo, è successo con Elmer.
Dio! Anche lui è terribilmente sexy e affascinante, ed è completamente diverso da Gordon.
È serio, rispettoso, affidabile.
Cosa che Gordon non è.Infine, mi viene in mente Daren.
Anche lui comincia a piacermi.
Dopo tutto è un uomo dolce, affettuoso, comprensivo.
Soprattutto onesto.
Sono serena quando sto con lui.
Ma l'idea che abbia fatto sesso con Faith, ancora mi turba.
Non me lo sarei mai aspettato da lui.
Faith non sembra il tipo di donna che lo attrae.
Nè fisicamente, né mentalmente.
Dunque, il fatto che abbia fatto sesso con lei, rimane ancora un mistero..
Oggi è lunedì.
Ancora una volta non ho chiuso occhio per tutta la notte.
La base è di nuovo chiassosa e affollata, e brulica di battaglioni e soldati ovunque.Tra non molto comincio il mio turno di lavoro e l'idea che vedrò di nuovo Graig mi agita un pochino.
Faccio colazione, indosso degli shorts, una maglietta ed esco dall'alloggio.
Entro alla mensa e subito noto Gordon seduto da solo ad un tavolo mentre fa' colazione.
Mi viene voglia di andare da lui.
Anche solo per salutarlo.
Ma poi, giunge la solita collega bionda con cui va' a letto e lascio perdere.
Osservo Gordon. Dalla sua espressione
non sembra molto felice di vederla.
Forse hanno discusso, o litigato.Entro in cucina.
Immagino che Daren non sia venuto perché sta lavorando.È strano.
Mi sono abituata ad avere sia lui che Elmer sempre attorno, che adesso che non ci sono, ne sento persino la mancanza.Graig mi guarda in modo torvo.
Ma per fortuna c'è anche Charlie.
E finché c'è lui, posso lavorare tranquilla.Mentre lavoro, penso a quando mio nonno rientrerà alla base e potrò lasciare Arlington per tornare finalmente casa, a New York.
Tutto si sistemerà e riavrò la mia libertà.
Devo solo avere ancora un pò di pazienza.Quanto a Faith, non so se farò di nuovo pace con lei.
Non voglio continuare a mettere a repentaglio il rapporto che ho con mio padre e mio nonno a causa sua.
E soprattutto, non voglio rischiare di rimanere 'imprigionata' ancora qui, alla base....
STAI LEGGENDO
Love Army
Short StorySTORIE BREVI 🔞⚠️Attenzione! Storia con Contenuti Sessuali Espliciti Per Adulti.🔥