Capitolo 20

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GORDON

Sono le undici di sera quando decido di passare a trovare Victoria nel suo alloggio.
Spero non stia già dormendo.

Busso alla porta e mi apre pochi secondi dopo con indosso soltanto una canottiera bianca.
Mi eccito solo a guardarla.
-Hey! Spero di non averti disturbata-
Dico.
-Non mi hai disturbata-
Replica lei con tono fiacco.
-Non mi fai entrare?-
Le domando.
Lei si lecca le labbra e si rattrista.
-Mi spiace, ma ho il ciclo. E poi, sono piuttosto stanca-
Io scrollo le spalle.
-Certo. Non c'è problema. Ci tenevo solo a salutarti e a darti la buonanotte-
Victoria mi guarda con aria sorpresa e sorride, inarcando le sopracciglia.
-È stato molto carino da parte tua, grazie-
-Allora, ci vediamo. Buonanotte-
-Buonanotte, Gordon-

Saluto Victoria e vado dritto in piscina a farmi un paio di vasche.
La vista di lei con indosso soltanto quella canottiera, mi ha eccitato.

Faccio giusto qualche vasca ed esco.
Ora che il mio pene si è finalmente ammosciato, posso tornare nella mia stanza e mettermi a dormire.

.

La settimana scorre veloce.
Oggi è già venerdì.
Non sono riuscito ad avvicinarmi a Victoria nemmeno una volta.
Daren le sta sempre appiccicato.

Tutte le volte che Victoria inizia e finisce il suo turno di lavoro in cucina, Daren la accompagna e la va' a riprendere.
Tutti i santi giorni.
Quando va' a riprenderla poi, fanno sempre qualcosa insieme, ed io, non vado più nemmeno all'alloggio a cercarla, perché temo di trovarci lui.

Quindi, torno nella mia stanza rassegnato.

Credevo che senza Elmer tra i piedi, sarei riuscito a passare più tempo con lei.
E invece... è tutto più complicato.

Sbuffo e lascio la mensa.
Riuscirò ad avvicinarmi a Victoria, prima o poi. Ne sono certo.

Ricevo un messaggio sul cellulare.
Chino lo sguardo sul display e lo leggo.
È di mia madre.
Anche questo week end vuole che lo passi a casa, in famiglia, e non mi sento di dirle di no.
Come sempre.
Raggiungo la mia camera, preparo il solito borsone e ci metto dentro solo dentro ciò che mi serve.

Esco dalla stanza.

Prima di lasciare la base, voglio vedere Victoria.
Mi avvicino alla cucina e chiedo a Charlie di farla uscire un'istante, per poterla salutare.

Victoria viene verso di me e mi guarda con aria preoccupata.
-Gordon. È successo qualcosa?-
Vorrei dirle che Daren le sta sempre appiccicato e non mi da' mai modo di avvicinarmi a lei e di parlarle.
Ma siccome vado di fretta, preferisco lasciar perdere.
-Torno a casa, per il week end. Ci tenevo a dirtelo-
Mormoro.
Victoria arriccia le labbra e scrolla le spalle.
-Ok. Allora divertiti-
-Ti va', se quando torno ci vediamo?-
Le chiedo, di punto in bianco.
-Certo. Perché no!-
Assentisce lei.
Le punto il dito contro e dico.
-Hey! Non rimangiarti la parola-
Victoria alza gli occhi al cielo, mi mette una mano sul petto e mi spinge via.
-Non mi rimangerò la parola. Puoi partire tranquillo. E ora va'-
Mi chino verso di lei e la bacio sulla guancia.
-Allora a presto e, buon weekend-
-Buon weekend anche a te-

Lascio la cucina e poi la mensa.
E mentre cammino lungo il corridoio, mi ritrovo Sharon davanti.

Si ferma per salutarmi e noto all'istante che il suo viso è triste e sciupato.
Non l'avevo mai vista così.
-Hey! Perkins. Stai andando a casa?-
Mi domanda gentilmente.
-Già!-
Replico, guardando altrove per nascondere il disagio.
-Anch'io-
C'è un attimo di silenzio tra noi.
-Allora, vado-
Dico, allontanandomi.
-Perkins-
Sharon mi chiama, e mi volto a guardarla.
-Ecco... io... volevo dirti che mi dispiace per tutte le cose cattive che ti ho detto, ma ero fuori di me-
-Non devi scusarti. Posso capirlo-
La rassicuro.
-Ti va', se restiamo buoni amici?-
La richiesta di Sharon mi sorprende, ma non riesco a dirle di no.
Arriccio le labbra e scrollo le spalle.
-D'accordo. Nessun problema-
-Allora a presto-
Dice.
-A presto-  Replico, sollevando leggermente la mano per salutarla.

Riprendo a camminare.
Raggiungo il garage e salgo sulla mia macchina.

È giunto il momento di tornare a casa.

.

VICTORIA

Subito dopo aver salutato Gordon, sospiro torno a lavoro.

Sono talmente concentrata sui miei pensieri da sussultare nel momento in cui squilla il cellulare.
Bestemmio a voce bassa.
Guardo il display e sgrano gl'occhi colma di gioia.
È il nonno.
Gli rispondo all'istante.
-Nonno. Finalmente!-
Esclamo, uscendo momentaneamente dalla cucina.
-Ciao piccola. Tutto bene?-
Domanda lui, dall'altra parte del telefono.
-Si, tutto bene-
-Scusa se ti chiamo solo ora ma, ero piuttosto impegnato-
-D'accordo. Non importa-
Mormoro. Anche se sono certa che non era poi così impegnato.
-Vicky. Ho due notizie da darti-  Dice.  -La prima, è che io e il capitano Tucker torniamo domenica sera-
-Sì! Finalmente!-
Esclamo, colma di gioia.  -E la seconda?-
-Beh. La seconda, riguarda te.  Appena torno, sarai libera di lasciare la base quando vuoi-
Le sue parole mi riempiono inevitabilmente di gioia.
-Oh nonno! Grazie-

Non appena finisco di parlare al telefono col nonno, mi precipito in cucina e mi pianto davanti a Graig.
Lui mi guarda con aria strafottente e dice:
-Che vuoi, cenerentola-
-Solo darti questo-
Replico.
Gli sferro un pugno e lo colpisco dritto sulla faccia. Lui barcolla, perde l'equilibrio e cade a terra, sotto gl'occhi increduli di Charlie e Selma.

Selma trattiene una risata, mentre Charlie borbotta qualcosa.
Ma non mi interessa cosa.
Gli faccio la linguaccia e vado via.

.

Avevo già pensato a tutto, prima di colpire Graig.
Domani è sabato, ed essendo il mio giorno libero, non dovrò lavorare.
Domenica invece, tornano Elmer e mio nonno e potrò andare via.
Quindi, direi che il mio lavoro alla mensa, è finalmente terminato.

E Graig, non mi fa' più paura.

Cammino lungo il corridoio per raggiungere il mio alloggio e ricevo un'altra chiamata.
Stavolta è di Faith.
Esito un'istante prima di risponderle, ma poi, lo faccio.
-Ciao Faith-
Dico con tono freddo e distaccato.
-Vicky! Hey! Tutto bene?-
Mi domanda, festosamente, come se nulla fosse.
-Si. Tutto bene-
Replico.
Lei sospira profondamente e poi dice:
-Cazzo Vic. Mi sei mancata-
Le sue parole mi addolciscono il cuore e non posso fare a meno di sorridere.
-Mi sei mancata anche tu-
-Puoi chiedere a Daren di farmi entrare alla base? Così possiamo vederci e parlare-
La sua richiesta mi spiazza.
Non posso farla entrare alla base!
Se il nonno la scoprisse, ci metterebbe un secondo a cacciarla via, ed io, rischierei di restare ancora chiusa qui dentro.

-Vicky. Ci sei?-
Faith mi riporta alla realtà e le rispondo all'istante.
-Senti Faith. Ti richiamo io e ti faccio sapere-
Lei esita prima di rispondere, ma non mi fa' domande.
-D'accordo. Allora, aspetto tue notizie-
Chiudo la chiamata con lei e mi fermo davanti all'alloggio a pensare.

Contatterò Faith non appena sarò di nuovo a casa e libera, a New York.
Poi, deciderò come e quando vederla, senza suscitare i sospetti di mio padre.

Sospiro e mi guardo intorno.
Non mi sembra vero che da domenica lascerò questa base.
A parte Graig, devo ammettere non mi sono trovata poi così male.
Ma avrei preferito starci da persona libera, non da 'reclusa'.

.

Mi tornano in mente Gordon, Daren ed Elmer.
Non appena lascerò la base, non li rivedrò più.

Si, certo, un pò mi dispiacerà lasciarli.
Soprattutto Daren.
Lui è stato gentile con me ma, essendo un gentiluomo, continuerà a donare la sua gentilezza a chiunque.
È così di natura.
Gordon, è un donnaiolo e mi ha solo usata. Non tarderà a trovare un'altra con cui divertirsi.
Quanto a Elmer, beh, lui è devoto a mio nonno e l'unica cosa che ha realmente a cuore, è il suo lavoro.

In conclusione...
Nessuno dei tre, sentirà la mia mancanza, ne sono certa.

Domenica me ne andrò in silenzio, senza dire niente a nessuno.

Mi lascerò tutto alle spalle e ricomincerò la mia vita, da capo.

...

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