GORDON
Sono le undici di sera quando decido di passare a trovare Victoria nel suo alloggio.
Spero non stia già dormendo.Busso alla porta e mi apre pochi secondi dopo con indosso soltanto una canottiera bianca.
Mi eccito solo a guardarla.
-Hey! Spero di non averti disturbata-
Dico.
-Non mi hai disturbata-
Replica lei con tono fiacco.
-Non mi fai entrare?-
Le domando.
Lei si lecca le labbra e si rattrista.
-Mi spiace, ma ho il ciclo. E poi, sono piuttosto stanca-
Io scrollo le spalle.
-Certo. Non c'è problema. Ci tenevo solo a salutarti e a darti la buonanotte-
Victoria mi guarda con aria sorpresa e sorride, inarcando le sopracciglia.
-È stato molto carino da parte tua, grazie-
-Allora, ci vediamo. Buonanotte-
-Buonanotte, Gordon-Saluto Victoria e vado dritto in piscina a farmi un paio di vasche.
La vista di lei con indosso soltanto quella canottiera, mi ha eccitato.Faccio giusto qualche vasca ed esco.
Ora che il mio pene si è finalmente ammosciato, posso tornare nella mia stanza e mettermi a dormire..
La settimana scorre veloce.
Oggi è già venerdì.
Non sono riuscito ad avvicinarmi a Victoria nemmeno una volta.
Daren le sta sempre appiccicato.Tutte le volte che Victoria inizia e finisce il suo turno di lavoro in cucina, Daren la accompagna e la va' a riprendere.
Tutti i santi giorni.
Quando va' a riprenderla poi, fanno sempre qualcosa insieme, ed io, non vado più nemmeno all'alloggio a cercarla, perché temo di trovarci lui.Quindi, torno nella mia stanza rassegnato.
Credevo che senza Elmer tra i piedi, sarei riuscito a passare più tempo con lei.
E invece... è tutto più complicato.Sbuffo e lascio la mensa.
Riuscirò ad avvicinarmi a Victoria, prima o poi. Ne sono certo.Ricevo un messaggio sul cellulare.
Chino lo sguardo sul display e lo leggo.
È di mia madre.
Anche questo week end vuole che lo passi a casa, in famiglia, e non mi sento di dirle di no.
Come sempre.
Raggiungo la mia camera, preparo il solito borsone e ci metto dentro solo dentro ciò che mi serve.Esco dalla stanza.
Prima di lasciare la base, voglio vedere Victoria.
Mi avvicino alla cucina e chiedo a Charlie di farla uscire un'istante, per poterla salutare.Victoria viene verso di me e mi guarda con aria preoccupata.
-Gordon. È successo qualcosa?-
Vorrei dirle che Daren le sta sempre appiccicato e non mi da' mai modo di avvicinarmi a lei e di parlarle.
Ma siccome vado di fretta, preferisco lasciar perdere.
-Torno a casa, per il week end. Ci tenevo a dirtelo-
Mormoro.
Victoria arriccia le labbra e scrolla le spalle.
-Ok. Allora divertiti-
-Ti va', se quando torno ci vediamo?-
Le chiedo, di punto in bianco.
-Certo. Perché no!-
Assentisce lei.
Le punto il dito contro e dico.
-Hey! Non rimangiarti la parola-
Victoria alza gli occhi al cielo, mi mette una mano sul petto e mi spinge via.
-Non mi rimangerò la parola. Puoi partire tranquillo. E ora va'-
Mi chino verso di lei e la bacio sulla guancia.
-Allora a presto e, buon weekend-
-Buon weekend anche a te-Lascio la cucina e poi la mensa.
E mentre cammino lungo il corridoio, mi ritrovo Sharon davanti.Si ferma per salutarmi e noto all'istante che il suo viso è triste e sciupato.
Non l'avevo mai vista così.
-Hey! Perkins. Stai andando a casa?-
Mi domanda gentilmente.
-Già!-
Replico, guardando altrove per nascondere il disagio.
-Anch'io-
C'è un attimo di silenzio tra noi.
-Allora, vado-
Dico, allontanandomi.
-Perkins-
Sharon mi chiama, e mi volto a guardarla.
-Ecco... io... volevo dirti che mi dispiace per tutte le cose cattive che ti ho detto, ma ero fuori di me-
-Non devi scusarti. Posso capirlo-
La rassicuro.
-Ti va', se restiamo buoni amici?-
La richiesta di Sharon mi sorprende, ma non riesco a dirle di no.
Arriccio le labbra e scrollo le spalle.
-D'accordo. Nessun problema-
-Allora a presto-
Dice.
-A presto- Replico, sollevando leggermente la mano per salutarla.Riprendo a camminare.
Raggiungo il garage e salgo sulla mia macchina.È giunto il momento di tornare a casa.
.
VICTORIA
Subito dopo aver salutato Gordon, sospiro torno a lavoro.
Sono talmente concentrata sui miei pensieri da sussultare nel momento in cui squilla il cellulare.
Bestemmio a voce bassa.
Guardo il display e sgrano gl'occhi colma di gioia.
È il nonno.
Gli rispondo all'istante.
-Nonno. Finalmente!-
Esclamo, uscendo momentaneamente dalla cucina.
-Ciao piccola. Tutto bene?-
Domanda lui, dall'altra parte del telefono.
-Si, tutto bene-
-Scusa se ti chiamo solo ora ma, ero piuttosto impegnato-
-D'accordo. Non importa-
Mormoro. Anche se sono certa che non era poi così impegnato.
-Vicky. Ho due notizie da darti- Dice. -La prima, è che io e il capitano Tucker torniamo domenica sera-
-Sì! Finalmente!-
Esclamo, colma di gioia. -E la seconda?-
-Beh. La seconda, riguarda te. Appena torno, sarai libera di lasciare la base quando vuoi-
Le sue parole mi riempiono inevitabilmente di gioia.
-Oh nonno! Grazie-Non appena finisco di parlare al telefono col nonno, mi precipito in cucina e mi pianto davanti a Graig.
Lui mi guarda con aria strafottente e dice:
-Che vuoi, cenerentola-
-Solo darti questo-
Replico.
Gli sferro un pugno e lo colpisco dritto sulla faccia. Lui barcolla, perde l'equilibrio e cade a terra, sotto gl'occhi increduli di Charlie e Selma.Selma trattiene una risata, mentre Charlie borbotta qualcosa.
Ma non mi interessa cosa.
Gli faccio la linguaccia e vado via..
Avevo già pensato a tutto, prima di colpire Graig.
Domani è sabato, ed essendo il mio giorno libero, non dovrò lavorare.
Domenica invece, tornano Elmer e mio nonno e potrò andare via.
Quindi, direi che il mio lavoro alla mensa, è finalmente terminato.E Graig, non mi fa' più paura.
Cammino lungo il corridoio per raggiungere il mio alloggio e ricevo un'altra chiamata.
Stavolta è di Faith.
Esito un'istante prima di risponderle, ma poi, lo faccio.
-Ciao Faith-
Dico con tono freddo e distaccato.
-Vicky! Hey! Tutto bene?-
Mi domanda, festosamente, come se nulla fosse.
-Si. Tutto bene-
Replico.
Lei sospira profondamente e poi dice:
-Cazzo Vic. Mi sei mancata-
Le sue parole mi addolciscono il cuore e non posso fare a meno di sorridere.
-Mi sei mancata anche tu-
-Puoi chiedere a Daren di farmi entrare alla base? Così possiamo vederci e parlare-
La sua richiesta mi spiazza.
Non posso farla entrare alla base!
Se il nonno la scoprisse, ci metterebbe un secondo a cacciarla via, ed io, rischierei di restare ancora chiusa qui dentro.-Vicky. Ci sei?-
Faith mi riporta alla realtà e le rispondo all'istante.
-Senti Faith. Ti richiamo io e ti faccio sapere-
Lei esita prima di rispondere, ma non mi fa' domande.
-D'accordo. Allora, aspetto tue notizie-
Chiudo la chiamata con lei e mi fermo davanti all'alloggio a pensare.Contatterò Faith non appena sarò di nuovo a casa e libera, a New York.
Poi, deciderò come e quando vederla, senza suscitare i sospetti di mio padre.Sospiro e mi guardo intorno.
Non mi sembra vero che da domenica lascerò questa base.
A parte Graig, devo ammettere non mi sono trovata poi così male.
Ma avrei preferito starci da persona libera, non da 'reclusa'..
Mi tornano in mente Gordon, Daren ed Elmer.
Non appena lascerò la base, non li rivedrò più.Si, certo, un pò mi dispiacerà lasciarli.
Soprattutto Daren.
Lui è stato gentile con me ma, essendo un gentiluomo, continuerà a donare la sua gentilezza a chiunque.
È così di natura.
Gordon, è un donnaiolo e mi ha solo usata. Non tarderà a trovare un'altra con cui divertirsi.
Quanto a Elmer, beh, lui è devoto a mio nonno e l'unica cosa che ha realmente a cuore, è il suo lavoro.In conclusione...
Nessuno dei tre, sentirà la mia mancanza, ne sono certa.Domenica me ne andrò in silenzio, senza dire niente a nessuno.
Mi lascerò tutto alle spalle e ricomincerò la mia vita, da capo.
...