Capitolo 40 (ultimo)

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VICTORIA

È passato un mese da quando Daren ha lasciato la base e non è più tornato.

Io ed Elmer non facciamo altro che sentirci in colpa per come sono andate le cose. Vogliamo a tutti i costi riappacificarci con lui.
Così, abbiano deciso di andare fino a casa sua a San Diego, in California.

Raggiungiamo San Diego in aereo.
Un taxi ci porta sino a casa sua.
Ora, ci troviamo davanti alla sua porta.

Elmer fa' un lungo respiro e poi, suona.

Daren ci apre la porta.
Ha la barba lunga e l'aspetto trasandato.
Ride di gusto e scuote la testa non appena ci riconosce.
-Avete un bel coraggio a venire fin qui!-
-Jacobs. Lasciaci parlare. Spiegarti come sono andate le cose-
Dice Elmer.
-Come sono andate le cose!- Esclama Daren, sbigottito.  -Basta guardarvi per capirlo. E ora andate via. La vostra visita non è gradita-
Prende e ci chiude la porta in faccia.

Io ed Elmer decidiamo di restare ancora a San Siego e di non arrenderci.
Non ce ne andremo sino a quando Daren non parlerà con noi.

Ci presntiamo a casa sua il giorno dopo ma non ci apre.
Poi il giorno dopo ancora, e ancora.
Stufo di sentirci suonare, ci apre il quinto giorno.
-Andate via cazzo!-
-Jackobs. Dannazione! Non era nostra intenzione ferirti-
Sbotta Elmer.
-Ma lo avete fatto-
Urla Daren, colmo di rabbia.
-Non credevo che mi sarei innamorato di Victoria. Credimi-
Si giustifica Elmer.
-E nemmeno io di lui-
Aggiungo io, con la voce straziata dal dispiacere.
-Oh! Ma che bella notizia!-  Eslama Daren, sarcastico.  -Adesso sì che mi sento meglio. Potete tornare tranquilli ad Arlington ora-
Prende, e ci chiude ancora una volta la porta in faccia.

Elmer mette le mani sui fianchi e mi guarda con aria rassegnata.
-Lasciamo perdere. Non c'è niente da fare-
Io stringo forte le labbra e trattengo a stento le lacrime.
-Stai scherzando spero! Avevamo deciso di non andarcene fino a quando non avremmo parlato con lui-
-Non vuole più saperne di noi. Rassegnati maledizione!-
-Non voglio rassegnarmi-
-Vicky... ti prego-
-Bene. Rassegnamoci allora!-
Replico, nonostante non sarei mai voluta andar via senza prima chiarire con Daren.

Quando io ed Elmer torniamo in albergo non facciamo altro che duscutere e litigare a causa di Daren.
Andiamo avanti per ore.
-Non va' bene così...-  Mormora Elmer, esasperato. -Tutte le volte che ti bacerò, che ti stringerò tra le mie braccia, che farò l'amore con te, mi sentirò in colpa nei confronti di Daren. Non ce la faccio a stare con te e a vivere con questo peso sul cuore-
Dice.
Così, mi lascia.

Torniamo ad Arlington in aereo, nel pomeriggio, e le nostre strade, si
dividono lì.

Col cuore infranto, torno al mio lavoro.
Riesco a distrarmi, ma non abbastanza.
Elmer e Daren sono sempre nella mia mente.
Non riesco ad accettare il fatto di averli persi per sempre.
Sono distrutta. Devastata dal dolore.

Torno nel mio alloggio, chiudo la porta, mi butto sul letto e comincio a piangere.
Senza di loro, sento un gran vuoto dentro.
Mi mancano terribilmente.

.

Passa una settimana.

È venerdì pomeriggio quando sento bussare alla porta del mio alloggio.
Apro la porta e rimango come impietrita.

È Daren.

-Hey. Ciao. Elmer è con te?-
Mi chiede all'istante, dando una sbirciata all'interno dell'alloggio.
-Q-quando sei tornato?-   Gli domando e lo lascio entrare.  -E comunque lui non c'è, ci siamo lasciati-
Daren mi guarda con aria sorpresa e incredula.
-È stato lui a lasciarti?-
-Sì. È stato lui-
Replico.
-Che razza di codardo!-
Esclama adirato, lasciando l'alloggio.
Lo seguo.
Gli sto dietro, mentre cammina a passo svelto fino alla camera di Elmer.
Giungiamo dinanzi alla sua porta e Daren inizia a bussare con insistenza.

Non appena Elmer apre, Daren lo afferra per il colletto della mimetica e gli ringhia contro.
-Come hai potuto lasciarla!-
-Hey! Ti ricordo che ho perso la tua amicizia per lei-
Replica lui, prontamente.
-Rinunci a lei per me? Che ti passa per il cervello!-  Daren alza la voce. -È tutto qui l'amore che provi per lei? Io al tuo posto, non l'avrei mai lasciata-
-Jacobs. Perché sei qui?-
Gli domanda Elmer.
Lui sospira.
Guarda me, poi guarda Elmer.
-Ad essere sincero, mi siete mancati. Tengo tantissimo a voi due e... non voglio perdervi-
Le parole di Daren mi riempiono di gioia.
Lo abbraccio forte, senza esitare.
Al nostro abbraccio si unisce anche Elmer. Non riesco a trattenere le lacrime.
Finalmente Daren è tornato.
Ora sì, che sono davvero felice.

.

È sabato.
Io, Elmer e Daren siamo a New York per passare un week end insieme alla mia famiglia.
Anna prepara la cena, mentre io apparecchio la tavola.

Suonano alla porta.
-È Faith!-
Urlo, lasciando di corsa la cucina per andare ad aprire.
La stringo subito in un forte abbraccio e poi, la lascio entrare in casa.
La trovo davvero in forma.
Ha persino tinto i capelli di castano, il suo colore naturale.
Le danno decisamente un aspetto più semplice e sobrio rispetto a quel rosso vivo che aveva prima.

Appena entro in cucina con Faith, lei e Daren si scambiano uno sguardo d'intesa.
Qualche giorno fa', Faith mi ha confessato che lei e Daren hanno iniziato a frequentarsi.
La notizia mi ha resa davvero felice.
Poi, come si suol dire, se sono rose fioriranno.

Aveva ragione mio padre.
Una volta mi disse di aver fede.
Che Faith avrebbe chiesto aiuto per 'risolvere'  il suo problema. E lo ha fatto.
Ora, è seguita da uno specialista e sta facendo dei miglioramenti.

Subito dopo cena, si spostano tutti in salotto mentre io sono intenta a sparecchiare la tavola.
Entra il nonno.
-Tesoro-
Dice, mettendosi seduto su una sedia.
-Si, nonno?-
-Continuerai a vivere e lavorare ad Arlington?-
Mi metto a sedere ad una sedia di fronte a lui e dico:
-È l'unico modo che ho per stare vicino ad Elmer-
-E... se ti dicessi che ho acquistato una casetta tutta per voi proprio a pochi chilometri dalla base?-
-Oh! Mio Dio. Nonno!-
Mi alzo dalla sedia e lo abbraccio.
-Consideralo il mio regalo di nozze-  Dice. Poi, aggiunge  -E, mi raccomando. Voglio tanti nipotini-
Non posso fare a meno di sorridere.
-Li avrai-

Quando chiesi al nonno il motivo per cui voleva che tornassi alla base, mi rispose che lo avrei scoperto da sola.

Ora lo so.
Il motivo, era Elmer.

Il nonno ha sempre saputo che eravamo fatti l'uno per l'altra.
Mi ha sempre vista bene al suo fianco.
Sin dal primo momento in cui ho messo piede alla base.

Sì, è vero, mi ha allontanata da Faith, ma allo stesso tempo, mi ha avvicinata ad Elmer.
Non smetterò mai di ringraziarlo per questo.

.

Passato il week end, io ed Elmer torniamo alla base e lungo il corridoio incrociamo Gordon e Sharon.
Abbiamo saputo che si sposeranno presto.
-Congratulazioni. Vi siete decisi finalmente-
Elmer mette una mano sulla spalla di Gordon, mentre io mi limito a sorridere.
-I prossimi sarete voi due, immagino-
Replica Gordon, prendendo Sharon per mano.
Io, poggio la testa sulla spalla di Elmer
e dico:
-Immagini bene-

.

Alcuni giorni dopo, io ed Elmer ci siamo trasferiti nella nostra nuova casa e,Daren e Faith sono venuti a trovarci.

-Che ne dite di guardare un film?-
Propone Daren, dopo essersi seduto comodo sul divano.
-Buona idea. Cosa proponi?-
Domanda Faith.
Daren volge una rapida occhiata a me e ad Elmer, poi ferma il suo sguardo su Faith.
-Hai mai visto 'Powder'?-
-A dire il vero, no-
Replica lei.
Daren alza la mano e dice:
-Propongo di riguardarlo-
A me e ad Elmer, scappa da sorridere.
Poi, io alzo il dito pollice e dico:
-Vada per Powder-

Fine

.

Grazie per aver letto questa storia ^_^

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