GORDON
Ho visto che Daren e Victoria sono entrati alla mensa, ma preferisco far finta di niente.
La mia amicizia con Daren e Gordon è finita. Non voglio più avere a che fare con loro, dopo tutto quello che è successo.
Se non hanno fiducia in me, allora non ci tengo ad essere loro amico.Mi sono scopato Victoria perché mi andava, e anche un pò per far dispetto a loro.
Anche se in verità, il vero dispetto l'ho fatto a me stesso.Se il generale Burton dovesse scoprire che mi sono portato a letto sua nipote, sono certo che dovrò dire addio alla mia carriera nell'esercizio.
Avrei dovuto dar retta a Daren e lasciar perdere Victoria, ma è stato più forte di me. La desideravo terribilmente.Se mai la cosa dovesse trapelare e la mia carriera dovesse finire, beh, non andrò a lamentermi da nessuno.
Darò le colpe solo a me stesso.Nell'attesa, continuerò a fare ciò che ho sempre fatto, lavorare e divertirmi.
-Sei piuttosto pensieroso oggi-
Sharon mi guarda e sorride.
Meglio che non sappia nemmeno lei quello che ho combinato con la nipote del generale Burton.
-Sto pensando a cosa farò questo week end-
Replico.
-Andrai a trovare i tuoi?-
-Forse. Tu invece?-
-Anch'io... forse-
Sharon sorride, poi comincia a fissarmi in modo strano.
-C'è qualcosa che devi dirmi?-
Anche se faccio sesso con lei solo da tre mesi, so' bene ciò che dice il suo sguardo.
-Che ne dici se... passiamo un week end insieme. Io e te-
La sua proposta mi fa' ridere.
-Non siamo una coppia. Scopiamo e basta-
Le rammento, mentre non smette di guardarmi accigliata.
-Sei uno stronzo-
Mi dice. Si alza e se ne va'.I miei occhi tornano su Daren e Victoria mentre sono seduti al bancone del bar della mensa a far colazione.
I due sembrano avere un buon feeling.
Ridono spesso.Sbuffo e mi alzo dal tavolo.
Mi incammino verso l'uscita della mensa, e il mio sguardo si incrocia con quello di Victoria.
Non mi va di sorriderle. Tantomeno di salutarla.
Volgo lo sguardo altrove ed esco.
La mia giornata di lavoro come supervisore dei soldati, ha inizio.Sono le quattro del pomeriggio.
Un'altra settimana di lavoro è andata.
Faccio una doccia e decido di andare a trovare i miei genitori a Washington.
A pochi chilometri da qui.Oggi e venerdì, per cui, tornerò direttamente domenica notte.
Per due giorni potrò svagarmi e mettere da parte la vita militare.
Vivere da civile.Prendo un borsone e ci metto dentro giusto due cambi.
Esco dalla mia stanza e mi dirigo verso il garage.
Entro nella mia macchina.
Accendo lo stereo e l'aria condizionata.
Varco il cancello principale per uscire della base, e appena fuori, mi si accosta una tizia.
Capelli rossi, abiti succinti, borsetta, trucco pesante, tacchi a spillo, sorriso ammiccante.
Per un'istante, l'ho scambiata per una prostituta.Mi fa cenno di abbassare il finestrino.
E lo faccio.
-Ciao tesoro. Conosci Victoria Burton?
Sta lì dentro-
Dice, indicando la base con il mento.
Sgrano gl'occhi per l'incredulità, poi aggrotto la fronte.
-Victoria hai detto?-
-Si. Victoria-
Replica lei.
-Tu chi saresti?-
Le domando.
-Faith Springer. La sua migliore amica-
Trattengo una risata.
Stento a credere che una tizia del genere, sia davvero la migliore amica di Victoria.
-Scusa, Faith. Ma devo proprio andare-
-No! Aspetta!- Mi implora -Non posso entrare alla base senza pass o un regolare permesso. Aiutami! Ti prego-
Mi mordo il labbro e la guardo.
Non so se sto facendo la cosa giusta ma, decido di aiutarla ad entrare.
Apro la sicura, e con un cenno della mano le faccio capire di salire in macchina.
-Che Dio ti benefica!-
Esclama..
VICTORIA
Eccomi di nuovo a lavoro.
Ho passato la mattinata con Daren, al bowling, e devo dire che ci siamo divertiti parecchio. Anche se in quello sport sono davvero una frana.
Subito dopo, abbiamo mangiato qualcosa alla mensa.
Con noi c'era anche Elmer, ma è rimasto poco, visto che aveva delle cose da sbrigare.
Anche Daren è andato via.
Ora è Charlie che mi tiene d'occhio finché sono a lavoro.Vedo Gordon entrare in cucina.
Finora l'avevo visto solo in mimetica, mai in abiti civili.
Indossa una camicia blu e degli shorts lunghi sino al ginocchio.
Devo ammettere che è davvero carino.
Ma rimane comunque uno stronzo.
-Victoria. Vieni con me-
Dice.
Lo sguardo accigliata e rispondo in modo sgarbato.
-Con te non vengo da nessuna parte-
-Bene. Dirò alla tua amica Faith di andarsene allora-
Sgrano gl'occhi, incredula.
-Faith?-
Gordon sorride, e ordina a Charlie di farmi uscire prima dal lavoro.
Charlie non può obiettare, ma capisco dal suo sguardo che il fatto di farmi uscire prima, comincia a dargli sui nervi.Lascio la mensa insieme a Gordon e sul corridoio vedo subito Faith.
Mi viene incontro e ci abbracciamo all'istante.
-Dio! Sei proprio tu!-
Esclamo, colma di gioia.
Faith si volta verso Gordon e lo indica con il mento.
-Merito suo se sono riuscito ad entrare-
Non credevo che Gordon, sapesse essere anche altruista e gentile quando vuole.
Gli sorrido e sollevo la mano, in segno di gratitudine.
Lui accenna un sorriso, e poi va' via.Porto Faith nel mio alloggio, e non appena restiamo sole, cambia completamente umore e atteggiamento nei miei confronti.
-Sei una gran stronza sai! Non mi hai chiamata nemmeno una volta-
Faith mi rimprovera, e in effetti non ha tutti i torti a prendersela con me.
Ma è stata proprio l'ultimo dei miei pensieri, da quando sono alla base.
-Lo so. Hai ragione. E mi dispiace. Ma non hai idea di tutto quello che ho dovuto passare stando chiusa qui dentro-
Lei incrocia le braccia e si guarda intorno.
-Ok. Ti perdono- Si volta verso di me e sorride -Come si chiama quel bel fusto di prima?-
-Si chiama Gordon. Gordon Perkins-
-Accipicchia! Me lo farei volentieri-
-Perché sei qui. Faith-
-Ho il week end libero. Così, ho pensato di venirti a cercare-
-Sai che non puoi restare alla base?-
-Nessun problema. Ho già trovato un posto dove dormire. Un motel a pochi passi da qui-Bussano alla porta.
Vado ad aprire e mi trovo davanti Elmer.
Non appena Faith lo vede sgrana gl'occhi e sorride compiaciuta.
-Accipicchia! Questa base è piena di manzi!-
Elmer la sguarda da testa ai piedi con fare interrogativo, poi guarda me e aggrotta la fronte.
-Chi è questa... ragazzina che mi paragona a un manzo?-
-Lei è Faith. La mia migliore amica-
Replico, trattenendo una risata.
-Come è entrata?-
Mi domanda.
Gli dico solo un nome.
-Perkins-
-Allora? Dove andiamo? Discoteca? Pub? Disco pub?-
Mi domanda Faith.
Elmer si intromette, e parla con Faith, in modo schietto e sincero.
-Spiacente. Ma Victoria è sotto la mia tutela e di conseguenza, non può lasciare la base senza il consenso del generale Burton-
Faith scoppia a ridere e mi guarda.
-Davvero ti fai comandare da tuo nonno e da questo soldatino?-
-Modera il linguaggio-
Mormora Elmer, con voce calma.
Faith mi tende la mano e dice:
-Dài Vic! Usciamo da qui e andiamo a divertirci. Mentre ero sull'autobus ho adocchiato un localino niente male.
Non è molto lontano da qui-
Guardo la mano di Faith, poi guardo il volto duro e accigliato di Elmer.
Non so che cosa fare....