𝟐𝟒. 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 𝐰𝐚𝐥𝐤𝐞𝐫𝐬

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Jory Poole e Torin Cassell obbligarono le carrozze a fermarsi in piena notte

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Jory Poole e Torin Cassell obbligarono le carrozze a fermarsi in piena notte. Ciò spaventò Naerys, le cui attenzioni accorsero immediatamente ai suoi due figli e a Raya, che dormivano nella culla sorvegliate da Rosey. Lord Stark scattò in piedi, scostando una tendina per osservare cosa stesse accadendo di fuori: ma era troppo buio per poter scorgere qualcosa. «No, Cregan.» pregò l'argentea, col cuore che batteva all'unisono con quello del suo drago, che volava nella notte sopra le loro teste. «Nēdenka è irrequieta, è da quando è calato il sole che ruggisce..Non siamo ancora giunti alle Torri Gemelle e temo.. Lascia che sia io ad andare»

«Se il tuo drago ruggisce vuol dire che c'è qualcosa che non va. Non vi esporrò ad alcun rischio..Prometto che tornerò presto» Lord Stark afferrò le mani della sua amata e se le portò alla bocca, baciandole ogni dita. Ma la natura della Lady zampillò fuori come sangue caldo. «Io sono Naerys Targaryen, non dimenticarlo. Sono una cavalcatrice di draghi e se voglio posso scendere da questa carrozza e salire in sella al mio drago!» Nel frattempo, l'ululato di Temeria si unì al canto di Nēdenka, svegliando Raya dal suo sonno profondo. «Cosa..cosa succede-» biascicò la piccola Stark, in chiara confusione. Si strofinò gli occhi e tentò di mettere a fuoco ciò aveva dinanzi. «Non preoccuparti figlia mia, tuo padre rimarrà qui con te» e con un'occhiata di fuoco, senza che Cregan potesse impedirglielo, Naerys scese dalla carrozza e richiamò il suo drago. «Nēdenka, māzigon arlī! » "Torna indietro!" Esclamò la Principessa, camminando a tentoni fino alla prima carrozza che si era fermata. Con gli stivali insozzati di fango, la veste da notte coperta da una pelliccia fin troppo leggera, Naerys si imbatté in qualcuno. Lo urtò. 

«Lady Stark..voi non dovreste essere qui!» esclamò sorpreso l'attendente Jory, tentando di convincerla a riportarla indietro. «Temeria sembra ululare con tutta l'aria che ha nei polmoni, e il mio drago ruggisce da ore! Non me ne starò ferma ad aspettare» e appena finì quella frase, l'Audace atterrò con una folata violenta. Naerys corse incontro al suo drago, ne baciò la testa cercando di rassicurarla, ma ella era così agitata che sembrò metter fretta alla sua cavalcatrice di salire in sella. Che volesse mostrarle qualcosa?

Allora l'argentea accontentò il proprio drago, e una volta in sella, senza doverle neanche ordinarle di volare, Nēdenka  spiccò il volo in una frettolosa corsa contro il tempo. Toccando le stelle con un dito, respirando l'aria gelida della notte, Naerys si rese conto del motivo per cui il suo drago era così spaventato. Raggirando boschi e fortini, ella notò che al di sotto delle Torri Gemelle, scheletri dagli occhi blu si arrampicavano per le mura di quei castelli con un'agilità tale da far invidia al miglior guerriero dei Sette Regni. E col cuore che le si gelava nel petto, la Principessa realizzò una terribile realtà: La lunga notte non era soltanto leggenda. La lunga notte stava arrivando per davvero.

 La lunga notte stava arrivando per davvero

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𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐎𝐍𝐆 𝐎𝐅 𝐈𝐂𝐄 𝐀𝐍𝐃 𝐅𝐈𝐑𝐄 [𝐇𝐎𝐓𝐃]- 𝐂𝐫𝐞𝐠𝐚𝐧 𝐒𝐭𝐚𝐫𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora