𝟐𝟓. 𝐏𝐨𝐰𝐞𝐫 𝐢𝐬 𝐚 𝐜𝐮𝐫𝐢𝐨𝐮𝐬 𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠

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Il resto del viaggio fu scandito da respiri e ruote di carrozze, nella notte più tenebrosa che gli occhi di Naerys avessero mai visto

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Il resto del viaggio fu scandito da respiri e ruote di carrozze, nella notte più tenebrosa che gli occhi di Naerys avessero mai visto. La minaccia era reale, e vicina più che mai. Sua madre la Regina doveva esserne al corrente quanto prima. Cosa Cregan macchinasse nella sua testa, la Lady non seppe dirlo con esattezza, ma dopo avergli rivelato cosa aveva visto, si era incupito e aveva preso Daenerys per cullarla tra le braccia. «Jory suggerisce di fermarci ad una locanda poco dopo le Torri Gemelle, all'alba..» ruppe il silenzio il Lord di Grande Inverno, ma Naerys Targaryen scosse categoricamente il capo. «E' fuori discussione, non c'è più tempo. Gli Estranei sono la vera minaccia, Creg. E pensare che la guerra fosse la cosa che temevo di più..-» scosse la testa con occhi lucidi, ancora terrificata da quegli occhi lucenti e blu, quegli scheletri con pelle secca e cadente, e il pianto del suo drago. «Come tu comandi mia Signora. Ho giurato di proteggervi, e lo farò: giungeremo ad Approdo del Re il prima possibile»

 Ho giurato di proteggervi, e lo farò: giungeremo ad Approdo del Re il prima possibile»

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E mentre Aegon l'usurpatore si nascondeva con la propria moglie-sorella, figli e madre, e il fratellino Daeron a Vecchia Città, Otto Hightower fu fatto prigioniero da Rhaenyra insieme a Larys dal piede caprino. Lo interrogò, ed inaspettatamente il vecchio e calcolatore – forse ancora con un po' di raziocinio in corpo – decise di cedere alla spada puntata della Regina nera, tradendo la sua famiglia che per anni aveva manipolato come un burattinaio. Fece un solo nome, che bastò a smuovere le truppe di Rhaenyra. «Vecchia Città, Vostra Maestà» Ma la Regina di certo non avrebbe mostrato clemenza per la sua confessione.

Poi venne il turno del Maestro dei Sussurri, un uomo che da giovane aveva sempre inquietato Rhaenyra. Non per il suo aspetto insolito, ma per le sue parole e per il suo modo di porsi. «Il potere, Mia Signora, è una cosa curiosa..» cominciò, seduto nel lerciume della sua cella. Occhi vispi, quelli di Larys, lo stesso che aveva tradito suo fratello facendolo perire tra le fiamme ad Harrenhal. «Ogni sciocco, con un po' di fortuna, può nascere con il potere nelle proprie mani, ma per guadagnarselo da soli ci vuole un duro lavoro. E questo voi lo sapete bene,»

Rhaenyra increspò le labbra. Era stanca della parole, degli intrighi, dei misteri e degli indovinelli. «Larys Strong, io sto per condannarti a morte per tradimento verso la corona» dichiarò la Regina, stringendosi le braccia al petto. Ma il volto dell'uomo non cambiò d'espressione. «Oh» annunciò atono. «Il mio unico augurio è che il potere non offuschi la vostra mente, Mia Signora. Come tu comandi.»

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𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐎𝐍𝐆 𝐎𝐅 𝐈𝐂𝐄 𝐀𝐍𝐃 𝐅𝐈𝐑𝐄 [𝐇𝐎𝐓𝐃]- 𝐂𝐫𝐞𝐠𝐚𝐧 𝐒𝐭𝐚𝐫𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora