𝟏𝟎. 𝐒𝐭𝐚𝐫𝐤 𝐇𝐨𝐮𝐬𝐞 𝐋𝐞𝐠𝐞𝐧𝐝𝐬

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 Cominciò a trascorrere del tempo

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Cominciò a trascorrere del tempo. Con i giorni che passavano veloci, come quando sfogli distrattamente le pagine di un libro, la nuova vita che Naerys portava in grembo iniziò a germogliare. Era ancora troppo presto per la principessa affinché se ne accorgesse, e in quel periodo di inconsapevolezza, Naerys cominciò ad abituarsi alla sua nuova casa. Al freddo, alle persone che ora facevano parte della sua quotidianità, e trovò un certo conforto nell'osservare il proprio riflesso nello stagno celato nel parco degli Dei. Si vedeva con chiarezza: occhi ametista ch'erano giunti ad una coscienziosa resa, i quali le avevano fatto scordare anche del sacrificio che era stata costretta a compiere.  Aveva cominciato ad accettare persino la freddezza di Cregan. Nonostante condividessero il letto e la tavola, durante la giornata erano completi estranei. Vivendo due vite separate, Naerys giungeva a curiose scoperte sulla terra del nord che adesso abitava, imparando preziose lezioni; il Lord di Grande Inverno, invece, preparava altri uomini alla guerra, ed ovviamente anche se stesso, che in qualsiasi momento si sarebbe ritrovato costretto a dover scendere in campo. 

Nemmeno quando i passi frettolosi di Raya scricchiolarono contro la neve, Naerys riuscì a ridestarsi. Troppo profondo era il torpore in cui era scivolata, che quando la bambina la chiamò a gran voce, l'argentea non batté ciglio. «Naerys? Vorrei che mi leggeste una storia- » incalzò infatti la piccola Raya, ma non ottenendo nemmeno un cenno da parte della Principessa, la bambina si chinò per scuoterle un braccio. «Vi sentite bene?» tuttavia ancora una volta ella non reagì. Vedeva lontano, attimi non ancora compiuti, speranze affievolirsi «Piccola Raya.. » mormorò con voce rauca. Nonostante quella spaventosa immobilità, Naerys aveva udito ogni cosa. Ogni suono, ogni passo, ogni increspatura nella neve. Ma non si mosse di un millimetro.

«Cosa vorresti che ti leggessi?»

La bambina si accucciò contro la spalla dell'argentea, con la speranza che questa decidesse di tirarsi su. Si sentiva spaventata da quella situazione. Mai aveva visto qualcuno così triste e arreso. Mai aveva dovuto consolare, dal momento che aveva soltanto sette anni, eppure imparò una grande lezione, quel giorno. «Quando mi sento triste Septa Rosey mi concede dei dolci. Vorresti forse un dolce? » propose Raya, cercando – nella sua innocenza – di consolare Naerys. Di tirarle su il morale. E per un breve momento, la bambina giurò di averla sentita ridere. Come uno scampanellio. «Sei gentile, piccola Stark. Ma non è di questo che ho bisogno» le rispose la Principessa, e finalmente si tirò sulle proprie gambe, riprendendo il controllo del proprio corpo. Si scrollò di dosso l'intorpidimento, ed ingoiò un groppo amaro giù per la gola. « Invece di leggere per te, oggi sarai tu a farlo per me. Una Lady avrà bisogno di tutta l'indipendenza possibile per evitare che qualcuno si prenda gioco di lei »

Così si diressero, mano nella mano, verso la Torre della Biblioteca. Ed inevitabilmente Raya si affezionò alla sua nuova tutrice, riponendo ogni briciola di fiducia in quella donna dalla chioma come la neve.  «Secondo le leggende.. » cominciò la bambina «Brandon il Costruttore fu il fondatore di Casa Stark, primo Lord di Grande Inverno e Re del Nord». Il fuoco scoppiettava con ardore nel caminetto, avvolgendo col proprio calore le due giovani che sedevano sulle poltroncine. La più piccola era china sul libro, scritto con caratteri abbastanza grandi affinché ella potesse vedere meglio. «Si dice che abbia costruito la Barriera, con l'aiuto dei giganti e dei figli della foresta..» tuttavia, prima che potesse continuare col suo racconto, Naerys la interruppe. «La Barriera non è stata costruita per caso, mi viene da pensare. Dovrebbe proteggerci..ma da che cosa?» rifletté dunque la giovane Targaryen, che di storie su Westeros ne aveva sentite parecchie. Eppure, della Barriera sapeva poco. Raya indicò il tomo che poggiava sulle sue gambe, e con ovvietà, continuò col suo racconto. «Questa maestosa struttura di ghiaccio separa il mondo civilizzato dagli Estranei al di là del Muro.»

«Estranei? » si interrogò nuovamente la Principessa, facendo crucciare la bambina che voleva soltanto terminare di parlare. «Sono creature spaventose, legate all'inverno e alla magia oscura. Se solo superassero il Muro, l'umanità sparirebbe » Raya smise di leggere, e osservò curiosa le possibili reazioni di Naerys, che tuttavia appariva nient'altro che confusa. «Mia madre mi aveva parlato di una Lunga Notte.. ma non ho mai compreso..Che si riferisse agli Estranei?» ma per quanto Raya avesse voluto risponderle, un'altra voce sopraggiunse al di là della porta. 

«Che cosa le stai raccontando, Raya?»

Lord Stark si fece largo in quella biblioteca col suo solito sguardo freddo. Avvolto in pellicce pesanti, e con la sua spada al fianco, Ghiaccio, attese con pazienza che sua figlia le desse una risposta. «Non starai certo raccontando le solite frolle alla Lady, spero- »

« Affatto, Lord Stark » intervenne Naerys in difesa della bambina. Era stanca di sentirsi sola. Era stanca di sentirsi invisibile, e avrebbe fatto qualsiasi cosa affinché Cregan la guardasse, anche soltanto per un secondo. «Mi raccontava le leggende della vostra casa, come io ho fatto con la mia, tempo addietro » aggiunse. E Cregan Stark affinò lo sguardo, alla sola ricerca di quell'accenno di gonfiore sul ventre della ragazza che, tuttavia, era coperta da spessi strati di pellicce. Gli importava soltanto di quell'erede. Ma presto avrebbe compreso che desiderare un altro figlio non gli sarebbe bastato più. «Sarà meglio che rientrate » terminò secco il Lord, provocando un fastidio così forte nelle viscere della Principessa, che questa scattò in piedi come una furia.

«Sarò io a decidere quando rientrare » e prima che Cregan potesse obbiettare, aggiunse «Adesso Raya è anche mia prerogativa, per cui ci penserò io ad occuparmi di lei. Torna pure nella tua ombrosa tana a progettare battaglie. »

𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐎𝐍𝐆 𝐎𝐅 𝐈𝐂𝐄 𝐀𝐍𝐃 𝐅𝐈𝐑𝐄 [𝐇𝐎𝐓𝐃]- 𝐂𝐫𝐞𝐠𝐚𝐧 𝐒𝐭𝐚𝐫𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora