Naerys era stata cresciuta come una Principessa, le erano state inculcate le storie del suo casato e le valorose imprese compiute dai suoi antenati, per cui quando apprese da Septa Rosey i compiti che avrebbe dovuto svolgere a partire da quel giorno fino alla fine di essi, ebbe una morsa allo stomaco. Il rimorso, per qualche breve secondo, la colpì dritta in pieno. Fu il pensiero di sua madre ad Approdo del Re, in territorio nemico, a farla rinsavire.
«La prima cosa che dovete sapere, mia signora, è che uno dei compiti fondamentali di una Lady è l'amministrazione del castello: dovrete occuparvi di gestire le risorse, supervisionare il personale e assicurarvi una buona manutenzione delle strutture,» nel frattempo, il ghiaccio scricchiolava sotto i loro piedi, a ritmo costante. Naerys non vedeva l'ora di poter godere di un po' di calore, ora che le mani le si erano gelate. Non passò altro secondo che la sua septa avanzò nell'impartirle nozioni «Voi sarete protettrice del popolo e rappresentante politica. E non dovete dimenticare inoltre di tenere fede alle tradizioni di Grande Inverno..»
L'argentea esalò un respiro, e una nube di vapore si espanse brevemente attorno al suo viso. Naerys credeva che le responsabilità di una Principessa fossero ben più complicate, almeno fin quando non aveva udito ciò che una Lady del Nord avrebbe dovuto svolgere, ovviamente. Come si fa a guidare un popolo che non si conosce? Si domandò, quando finalmente giunsero alla Serra di Vetro. Un calore piacevole ma umido le imperlò la pelle, mentre Septa Rosey la guidava verso le coltivazioni di fiori e frutta. « Questa modesta serra potrebbe recarvi un po' di sollievo, mia signora. Vi mancherà casa, immagino» ed ella si ritrovò d'accordo con le parole della vecchia donna. Nessun profumo fruttato e tanto meno il calore di una sorgente sotterranea avrebbero mai potuto ridarle la felicità che le procurava casa. Chissà quanto stesse soffrendo il suo drago, dopo essere stato rilegato in una grotta troppo umida. «Posso venire qui ogni volta che voglio?» domandò la giovane Lady, cominciando a camminare per la serra con leggera malinconia. «Certo mia signora, ma non prima di aver svolto i vostri compiti»
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All'esterno della Torre della biblioteca, vi era una scalinata di pietra che vi serpeggiava, e che fungeva da ingresso. La piccola Raya, accompagnata da Septa Rosey, avrebbe presto incontrato Naerys. Non sembrava molto propensa a nuove conoscenze, quando la vecchia le lasciò la mano. « Raya, quando incontrerai Lady Naerys dovrai comportarti bene. Lei adesso è la signora di questa grande casa» aveva detto autoritaria, facendo sbuffare la bambina. Infatti, non appena scorse Naerys fare il suo ingresso, Raya si innervosì. Eppure, in qualche modo, la chioma argentea e antica della Principessa, riuscì ad ipnotizzarla come la prima volta.
Naerys giunse al grande focolare, che teneva al caldo quella stanza zeppa di libri e odore di muschio, e si avvicinò cauta alla piccola, che se ne stava seduta proprio difronte il caminetto. Un libro più grande di lei sulle ginocchia. « Ciao Raya » si annunciò, spronando la Septa, con un cenno, a lasciarle sole. In un primo momento, la prima ed unica figlia di Cregan incrociò le braccia al petto e cercò di ignorare la nuova figura materna che d'ora in avanti avrebbe preso il posto di sua madre. « Sono venuta perché voglio conoscerti, me lo permetterai?» continuò la giovane Targaryen, sedendosi accanto a lei con circospezione e delicatezza. Non voleva certo spaventarla. Raya continuò ad ignorarla. «Io non mi imporrò mai su di te. E se non vuoi vedermi come la tua nuova mamma, non devi farlo: ma voglio che tu sappia che da oggi in poi mi prenderò cura di te» a quelle parole, la piccola Stark cominciò a sciogliersi e districò le sue braccia lasciandole cadere rilassate sui braccioli della poltrona. Voltò il proprio sguardo innocente, e i suoi occhi cioccolato si persero in quelli ametista della Principessa.
«Ti piacciono i draghi?» domandò Naerys, illuminandosi come quando era una bambina. All'accenno di assenso di curiosità della piccola, l'argentea si voltò completamente nella sua direzione e con occhi vispi e furbi avanzò. « Allora questa storia potrebbe piacerti! » esclamò. Poi Raya fece lo stesso, mise da parte il tomo vecchio e polveroso, e si protese verso la Lady, in attesa che il racconto cominciasse. «Mio padre mi raccontava sempre, quand'ero una bambina proprio come te, che i draghi provenivano dalla luna,»
« Dalla luna?» le fece eco Raya, illuminandosi. Naerys annuì. «Un giorno queste meravigliose creature decisero di esplorare il nostro mondo, ed uno alla volta, si palesarono agli umani. Fu la mia casata, e quella ancora prima, ad assicurarsi un legame con essi» Naerys non seppe come, ma quel giorno riuscì a conquistare il cuore della bambina, proprio grazie ai racconti sui draghi. Raya infatti poteva sembrare scorbutica e capricciosa, agli occhi di chi non sapeva guardare. Ma bastava davvero poco, per lasciare che entrasse in sintonia con un'altra persona. E lo fece proprio con una donna le cui caratteristiche le avevano fatto credere che esistessero gli spettri.
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𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐎𝐍𝐆 𝐎𝐅 𝐈𝐂𝐄 𝐀𝐍𝐃 𝐅𝐈𝐑𝐄 [𝐇𝐎𝐓𝐃]- 𝐂𝐫𝐞𝐠𝐚𝐧 𝐒𝐭𝐚𝐫𝐤
FanfictionLa Danza dei Draghi è ancora in stallo: si cominciano a sancire le prime alleanze, per la conquista del Trono. Neri e Verdi si schierano apertamente da una parte all'altra, entrambi fermi nelle loro convinzioni. Tuttavia la Delizia, un tempo amata d...